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PECORINO: AUTOCTONO MARCHIGIANO PIACEVOLMENTE SORPRENDENTE

Con piacere ricordo di essere stato il primo giornalista italiano a scrivere di pecorino, del vitigno/vino pecorino. Correva l’anno 2003 quando ho scritto questo primo articolo, ripreso cinque anni dopo dagli archivi prima che venisse eliminato :


http://www.vinit.net/vini/Le_Mie_Degustazioni/Un_Pecorino___solo_da_bere___186.html


L’azienda Contesa di Rocco Pasetti stata tra le prime in Abruzzo, mentre l’azienda Cocci Grifoni stata sicuramente la prima nelle Marche, come risulta da questo video interessante riprodotto in calce.


Roberto Gatti


PECORINO: AUTOCTONO MARCHIGIANO


PIACEVOLMENTE SORPRENDENTE


 


Un piccolo viaggio alla scoperta del Pecorino, un vitigno marchigiano autoctono, recentemente riscoperto grazie allimpegno profuso da Guido Cocci Grifoni. Unuva che dona un vino piacevolmente sorprendente per il suo carattere forte e fiero, tanto da valergli lappellativo di Rosso vestito di Bianco.


 


Cos il Pecorino?


Il Pecorino un vitigno autoctono marchigiano a bacca bianca, diffuso soprattutto nella


zona del Piceno. Si tratta di un vitigno di quelli chiamati italici, che nel passato sono stati relegati in territori sempre pi ristretti a causa della ridotta produttivit. Questa variet risulta iscritta nel Catalogo Nazionale delle variet: la documentazione storica conferma che era conosciuta in molte aree viticole del Centro (umbre, marchigiane, abruzzesi) e del Sud Italia (pugliesi).


 


Dove nasce?


Nelle Marche, sua terra dorigine, al Pecorino sono stati attribuiti numerosi sinonimi, come Pecorino dArquata, o Pecorina Arquatanella, Arquitano, che traggono origine dalla zona di Arquata. Altri si rifanno allattivit prevalente della pastorizia, e gli sono valsi i nomi di Uva pecorina o Pecorina (zona di Perugia) o Uva delle Pecore. La coltivazione del Pecorino gi diffusa dal 1876 nella provincia di Ancona, tanto che si annovera un Pecorino a grappolo stretto che veniva impiantato su terreni collinari esposti a Sud-Ovest, dove dimostra la sua resistenza alle intemperie, dando luogo alla produzione di mosti zuccherini e di alte acidit.


 


Come viene riscoperto?


Nella sua parte pi recente, la storia del Pecorino si intreccia in maniera indissolubile con quella della Tenuta Cocci Grifoni. lazienda vitivinicola fondata da Guido Cocci Grifoni, personaggio storico e lungimirante nel mondo del vino, tanto che, mosso dalla sua passione per la viticoltura e dallamore per il territorio, ha dedicato tempo ed energie alla riscoperta e alla valorizzazione di questo vitigno anticipando di oltre 20 anni linteresse del pubblico pi ampio. La sua ricerca si concentrata, in particolare, su vitigni autoctoni a bacca bianca che permettessero di ottenere dei vini meno standard del Trebbiano, della Malvasia e di altri vitigni minori a bacca bianca. Nei primi anni 80 parte cos la ricerca bibliografica con altri amici-colleghi per verificare la presenza storica nel territorio Piceno di antichi vitigni autoctoni a bacca bianca.


 


Dalla ricerca emerse che, a nord del corso del Tronto, sulla sponda destra, a 1000 metri sul livello del mare, vicino ad Arquata del Tronto, cera un vigneto piccolissimo, praticamente abbandonato, di propriet allora di un ottantenne, dove era presente un antico vitigno denominato Pecorino. Lo stesso Guido Cocci Grifoni ricorda: Nel 1982, un mattino di Settembre, prima della vendemmia, io, il dottor Giuseppe Frascarelli (Segretario della CCIAA di Ascoli Piceno) e il geometra Piergiorgio Liberati ci recammo ad Arquata del Tronto, in frazione Pescara. Liberati mi aveva informato che qui, il signor Cafini era proprietario di una vecchia vigna coltivata a Pecorino; arrivati sul luogo Cafini stesso ci indic alcuni tralci di 2-3 generazioni. Quel mattino non prelevammo i tralci, ma ci limitammo a segnarli con del nastro adesivo. Nel febbraio successivo tornai a prendere i tralci e li portai in azienda. Per effettuare gli innesti mi avvalsi della collaborazione di Bernardo Lanciotti, proprietario di un podere in Offida [tratto da: La Riscoperta del Pecorino: storia di un vitigno e di un Pecorino. Editore Tecniche Nuove, Milano 2009].


 


Nel febbraio del 1983 furono quindi effettuati i primi innesti su alcuni filari di viti in differenti esposizioni geografiche: 50 viti a nord e 50 a sud. Dal 1984 fino al 1990 vennero fatte varie sperimentazioni per verificare se era pi adatto il territorio a nord o quello a sud. Due anni dopo furono prodotti i primi litri di questo vino. Considerate le caratteristiche fisiologiche del vitigno, si giunse infine alla determinazione di collocare le piante nel territorio pi a nord. Oggi esiste ancora il primo vigneto di piante madri realizzato nel 1983. Nel 1984 le marze furono inviate ai Vivai Cooperativi Rauscedo di Pordenone, che realizzarono le prime barbatelle. La prima vendemmia quantitativamente rilevante risale al 1990. A questi anni risale la prima produzione di vino ottenuto da uve Pecorino vinificate in purezza; il prodotto inizi a essere imbottigliato come vino bianco da tavola senza indicazione n dellannata n del nome Pecorino. Vista la buona qualit del prodotto ottenuto, Guido Cocci Grifoni impiant il primo ettaro.


 


La valorizzazione e la tutela del Pecorino


In questa situazione, Guido Cocci Grifoni, ha dimostrato una lucidit e una lungimiranza unici, andando in totale controtendenza rispetto al mercato: mentre tutti utilizzavano i vitigni a bacca bianca internazionali quali Pinot Chardonnay e cos via, egli proponeva un vitigno completamente sconosciuto, ma fortemente legato al territorio e alla sua storia, con delle peculiarit uniche. La perseveranza e le caratteristiche del prodotto hanno premiato questa coraggiosa scelta.


 


Da vino da Tavola, il Pecorino diventa IGT quando la Regione inizia ad essere coinvolta nel progetto di rivalutazione del vitigno. Questo strano vitigno ha incuriosito i tecnici della Regione che verso la met degli anni novanta avviano dei campi di sperimentazione presso alcuni produttori del Piceno, tra cui, naturalmente, la Tenuta Cocci Grifoni. La storia dalla met anni novanta sino allottenimento della DOC ancora in salita: lesplosione dei vini rossi, il crollo dei vini bianchi; la moda dei vitigni internazionali e delle barriques, porta pochi soggetti tenaci, tra cui un paio di ricercatori freemen, a continuare a lavorare scientificamente intorno a questo vitigno. Le sue peculiarit incominciano ad essere abbastanza chiare e interessanti dal punto di vista commerciale solo in tempi recenti, tanto che nellassociazione Vinea di Offida, si avvia un lungo dibattito tra gli operatori del settore. La definizione di questo processo culmina nella dichiarazione definitiva della DOC Pecorino nellAgosto 2001 per la medesima vendemmia 2001.


 


Ma il Pecorino, com?


Lespressione pi tipica del Pecorino secondo Cocci Grifoni sicuramente il Colle Vecchio, un Pecorino in purezza che costituisce il prodotto pi rappresentativo della tenuta. Il nome Colle Vecchio deriva dal toponimo dove questo vitigno autoctono situato. Il vino che nasce dal Pecorino espressione di un lavoro condotto con passione, frutto della Vite e del lavoro dellUomo, un vino che esalta al massimo grado la vocazione della Natura, dei Viticoltori e dei mastri cantinieri, diventando espressione di unautentica eccezione vitivinicola che gli valsa lattributo di Rosso vestito di Bianco. La terra Picena in generale e le colline del territorio di Offida in particolare sono la patria vocata di questo vitigno straordinario le cui vinificazioni danno vini molto profumati, longevi, con alta acidit e gradazione alcolica.


 


La vendemmia generalmente dai primi settembre fino al 20, definibile quindi precoce in considerazione del fatto che cresce a cavallo del 43 parallelo, per definizione il parallelo mediterraneo. Le colture di questa latitudine sono baciate da un sole che matura in modo dolce e non aggressivo, che scalda ma non brucia, che fornisce la giusta luce e il giusto calore necessario alla fisiologia del vitigno Pecorino. Nella notte, invece, le brezze che scendono dai Monti Sibillini rinfrescano la pianta quanto basta per bloccare il processo di degradazione metabolica degli acidi che avverrebbe in un ecosistema troppo caldo. Da qui ha origine lequilibrio peculiare che caratterizza il Pecorino, fatto di numeri esagerati per un vino nato da un vitigno a bacca gialla: un altissimo tenore in zuccheri, che si esprime in un alcol potenziale attorno ai 13, un contenuto di acidi superiore a 8g/l, un valore di pH intorno a 3 e un estratto secco netto superiore a 24 g/l. Un vino longevo, potente perch ricco di energia, piacevolmente sapido perch ricco di Sali minerali, ceneri e acidi. Ecco perch Colle Vecchio, nato dalla passione di Guido Cocci Grifoni, un vino cos particolare, che richiede attenzione e passione nel comprenderlo e degustarlo, cos da potersi offrire in tutta la sua unicit e complessit: si tratta di una sorta di genius loci del Piceno,


espresso sotto forma di vino, il segno di un attaccamento al territorio che oggi anche il simbolo di un successo che ha fatto storia.


 


Il vino si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Possiede note speziate allolfatto, sentori di frutta matura, mela renetta, liquirizia, fiori dacacia e gelsomino; in bocca si rivela con un gusto morbido, fresco, piacevolmente acidulo, intenso e lungo. La sua ottima persistenza in bocca e il piacevole lungo retrogusto lo rendono indicato non soltanto in abbinamento a primi saporiti, pesci e carni bianche ma anche ai salumi tipici del territorio ascolano come lonza, salame e prosciutto, oltre al caratteristico ciauscolo, una sorta di salame a pasta morbida, quasi spalmabile.


 



 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.