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Prosecco: incontro con Intergruppo Ue per tutela a 360°

(AGI) – Roma, 15 lug. – Far conoscere il territorio ed il patrimonio enologico delle denominazioni del Prosecco dimostrando come esso rappresenti un motivo di orgoglio per l’Italia.

 

 

Questo l’obiettivo dell’incontro con l’Intergruppo Vini del Parlamento Europeo, promosso da Giancarlo Scotta’ e da il Consorzio di tutela della Docg Asolo Prosecco Superiore, il Consorzio di tutela della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e il Consorzio di tutela della Doc Prosecco. “Quest’anno l’Italia festeggia il 50esimo anniversario della legge che tutela le denominazioni di origine – ha dichiarato Innocente Nardi, presidente del Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore – e questa storicita’ dimostra quanto sia importante per il nostro Paese salvaguardare la propria identita’. Il tema della tutela e’ per noi centrale non solo per offrire garanzie al consumatore ma anche per proteggere il lavoro dei produttori che con serieta’ ed impegno hanno costruito il successo di questo vino. Una protezione che deve essere garantita anche nei Paesi Terzi. Per ora e’ stato ottenuto un risultato straordinario grazie agli accordi bilaterali negli Stati Uniti ma il prossimo obiettivo saranno Brasile ed Australia, dove il nome Prosecco non e’ ancora tutelato”. “La riorganizzazione del mondo Prosecco, avvenuta nel 2009, rappresenta un risultato importante, reso possibile grazie alla collaborazione di tutti gli attori produttivi della filiera. Un risultato significativo che ci aiuta ora ad affrontare con forti argomenti la problematica Pro?ek – ha sottolineato il Presidente del Consorzio di tutela della Docg Asolo Prosecco Superiore Armando Serena – Sebbene questo vino croato non sia un’imitazione del Prosecco, esso non rappresenta certo una realta’ comparabile al Prosecco. Inoltre, poiche’ quest’ultima e’ una denominazione riconosciuta a livello europeo, non possiamo accettare la richiesta dei produttori croati perche’ creerebbe un precedente incoerente con la politica comunitaria finora perseguita.”

 

“Con il successo del Prosecco ottenuto in questi anni era necessario arginare e ridisegnare l’intera area di produzione, a tutela del consumatore e degli stessi produttori – ha messo in luce il Presidente del Consorzio Tutela Prosecco Doc Stefano Zanette – In questo senso il lavoro della Commissione Europea e’ stato fondamentale ed ha permesso di ottenere quella che oggi e’ la Doc composta dalle 9 province con le due Docg. Riteniamo necessario pero’ fare un passo successivo richiedendo all’Unione Europea che sia esteso anche alle denominazioni vinicole il regolamento 1151 del 2012, che tutela i prodotti agro-alimentari DOP e IGP. Dal canto nostro stiamo lavorando insieme alla creazione di una societa’ che tuteli in modo unitario e rappresentativo a livello internazionale le tre realta’ consortili del Prosecco. E abbiamo gia’ aperto un ufficio di corrispondenza a Bruxelles come presidio in seno all’Unione Europea contro le minacce intra e extra UE”. Secondo Astrid Lulling, Presidente dell’Intergruppo Vino presso il Parlamento Europeo, la tematica della tutela delle denominazioni di origine va affrontata in modo unitario a livello europeo: in questo modo si possono ottenere risultati di maggior rilievo come ad esempio nei confronti degli Stati Uniti.

 

( fonte Agi )