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Pubblicità su alcolici. Città del Vino scrive a Ferrero

Chiesta consultazione preventiva con il settore prima della riforma


 


Città del Vino chiede un incontro urgente con il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, per sollecitare una consultazione con i rappresentanti pubblici e privati del settore vitivinicolo prima dellannunciata riforma sulle limitazioni pubblicitarie degli alcolici. Va bene proibire la pubblicità per limitare gli eccessi di consumo tra i giovani, sottolinea lAssociazione Nazionale, ma il vino va tenuto fuori da questa campagna proibizionista, che rischia di trasformarsi in unazione che danneggia le imprese e il territorio. Comè possibile mettere sullo stesso piano il vino, un prodotto che se consumato moderatamente può far bene alla salute, e che è espressione di un territorio dorigine, con le altre bevande alcoliche e superalcoliche?  Comè possibile metterlo sullo stesso piano delle droghe, con un paragone impronibile e inaccettabile con la cannabis?


Limitare la pubblicità sul vino non risolve il problema della prevenzione, fa notare Città del Vino, perché parliamo di un prodotto che non viene bevuto in discoteca e che non è associato dai giovani allidea di sballo. Fa parte invece del bere mediterraneo, della cultura alimentare e della dieta quotidiana di milioni di italiani, anche perché, come dicono da anni molti studi scientifici, un consumo moderato e consapevole può solo far bene e non male alla salute.


 


Siamo daccordo con il Ministro quando intende limitare la pubblicità di alcolici, superalcolici e bevande senzanima e territorio, ma il vino deve assolutamente rimanere fuori da questa campagna proibizionista e dannosa per centinaia di territori e di imprese che fanno qualità e prodotti sani, sicuri e certificati, incalza Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino, firmatario della lettera con cui lAssociazione invita Ferrero a una consultazione immediata con i rappresentanti di settore prima della riforma. Il problema dellabuso insiste Valentini non si sconfigge con il proibizionismo ma con leducazione e linformazione. Motivo per cui lanciamo al Ministro la disponibilità dei Comuni Città del Vino a mettere in pratica il progetto del guidatore designato, su cui la nostra Associazione già due anni fa ha realizzato una sperimentazione alluscita di dieci discoteche italiane.


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.