Quando un vino diventa Emozione…..!!
Arrivo , insieme ad un collega, in visita ad una cantina della Valpolicella classica, dopo avere fissato un appuntamento.
Il titolare , persona gentile ed accogliente, ci porta a visitare la bella cantina capiente, pulita ed in ordine, si parla di vino, dei problemi della viticoltura moderna, della sua “ conversione “ al biologico certificato dal prossimo anno. Ci troviamo in sintonia sul concetto di “ vino biologico “, secondo il nostro modo di vedere un vino prima di tutto deve essere “ buono “ e privo di difetti ( leggasi puzzette ) di sorta, dopodichè ben venga il biologico, solo gli stolti potrebbero non essere favorevoli a vini piu’ salubri e genuini, nei quali la chimica non ha fatto il suo ingresso piu’ o meno massicciamente in vigna prima ed in cantina poi !
L’azienda in questione è una azienda delle Famiglie dell’ Amarone d’Arte, Vi stò scrivendo della azienda :
Speri Viticoltori
Via Fontana, 14 – 37029 Pedemonte (Verona) Italia
Tel. +39 045 7701154 – Fax +39 045 7704994
web : http://www.speri.com
Contatti : http://www.speri.com/contatti_ita.php
Speri Viticoltori verso la certificazione biologica
Pedemonte, Settembre 2013 – Con oltre un secolo di esperienza di viticoltura e anni di pratiche di agricoltura sostenibile nel rispetto del proprio patrimonio territoriale, la famiglia Speri, divenuta un punto di riferimento nel panorama enologico nazionale, si avvia verso la certificazione biologica.
Azienda storica della Valpolicella Classica nata nel 1874 (anche se le prime coltivazioni di vite risalgono ai primi del 1700), Speri ha da sempre fatto della passione per la viticoltura e dell’attenzione alla biodiversità del terroir il valore fondante del proprio lavoro attraverso sette generazioni, in vigna e in cantina.
Da ciò deriva la decisione di rimanere fedele al tradizionale sistema di allevamento, la Pergola Veronese, innovando però con l’introduzione della pergoletta aperta, una variante che porta più luce, sole ed aria ai grappoli. Questo sistema, cui la famiglia Speri ha dato un grande contributo attraverso anni di sperimentazione, è tuttora ben diffuso in Valpolicella, poiché in questa zona viticola garantisce i migliori risultati in termini di maturazione e salute degli acini, in particolare per l’uva da Amarone.
Oggi l’azienda è pronta per fare il passo della certificazione biologica (a partire dalla produzione 2014): fortemente convinta che la qualità di un vino si determina in vigna, da sempre la famiglia lavora per conservare e promuovere la fertilità della terra implementando pratiche a basso impatto ambientale nel rispetto della fisiologia della pianta e dell’ecosistema. Ne sono esempi l’inerbimento permanente dell’intera superficie, il compostaggio dei residui di potatura e vinificazione o ancora il controllo del principale insetto della vite, la tignoletta, tramite la moderna tecnica della confusione sessuale.
Questo percorso comporta non solo la gestione in modo organico del vigneto ma anche la tracciabilità dell’intero processo, dall’imbottigliamento al confezionamento, da parte degli organismi di certificazione. Dal 2001 infatti Speri applica il sistema di tracciabilità Haccp ed ha ottenuto la certificazione Iso 9001-2000, che garantisce al consumatore che tutta la filiera produttiva rispetti gli standard di qualità definiti dall’ente di certificazione CSQA.
Un cammino virtuoso, quello verso la certificazione biologica, che Speri ha quindi intrapreso molto tempo fa, affinando tecniche e modus operandi all’insegna dell’eccellenza, come dimostrano i risultati positivi nell’attuale annata viticola, caratterizzata da un andamento climatico impegnativo (vedi approfondimento).
Non meno attenzione viene riservata alla vinificazione: la cantina dispone infatti delle tecnologie più avanzate secondo un programma di investimenti che ha portato, fra l’altro, al recente inserimento di nuovi vinificatori e botti di rovere di taglia media e grande per l’invecchiamento.
Speri Viticoltori – profilo aziendale
Con oltre 50 ettari di vigneti di proprietà e circa 350.000 bottiglie prodotte, distribuite in oltre 40 paesi, Speri è una delle famiglie storiche della Valpolicella Classica.
Pionieri nel vigneto con i primi terrazzamenti e l’introduzione della pergoletta aperta, e primi negli anni ’80 a sperimentare la tecnica dell’appassimento sul Valpolicella Superiore con il Valpolicella Superiore Sant’Urbano, Speri è fra le aziende simbolo della Valpolicella.
Già negli anni ‘70 i fratelli Speri iniziano la vinificazione separata delle uve provenienti dai singoli appezzamenti, dando vita ai primi Cru, concetto già noto a quell’epoca nelle rinomate zone di produzione francesi ma non in Italia, ancora poco attenta alla produzione di qualità.
I vini Speri sono interpreti autentici del terroir di provenienza e delle varietà autoctone e si distinguono per eleganza e classicità, naturalezza e freschezza, regalando emozioni, profumi e sapori tutti da scoprire. Simbolo del percorso di eccellenza che dura da oltre 100 anni è l’Amarone Classico Vigneto Monte Sant’Urbano, fra i più apprezzati in Italia e nel mondo, che ha ricevuto 12 volte i Tre Bicchieri della Guida “Vini d’Italia” e innumerevoli premi e riconoscimenti.
Note sull’annata viticola 2013
Il 2013 in Valpolicella è iniziato con clima abbastanza mite e buona distribuzione di piogge e neve, che hanno contribuito ad alimentare le riserve idriche dei terreni. L’andamento freddo e piovoso della stagione ha ritardato di 12 / 14 giorni lo stadio fenologico.
Alcuni fenomeni di peronospora hanno interessato le zone di pianura, ma solo marginalmente gli appezzamenti più elevati.
“I nostri vigneti si trovano tutti in pedecollina e collina e non hanno risentito delle condizioni climatiche sfavorevoli – spiega Paolo Speri – le poche infezioni sono state trattate utilizzando i mezzi consentiti in agricoltura biologica (micro dosi di rame, tecnica della confusione sessuale per la tignoletta), che hanno dato risultati migliori rispetto ai trattamenti tradizionali.”
La fioritura è avvenuta in un periodo di temperature fresche e la fecondazione è stata completa, con un numero di fiori per gemma leggermente ridotto a causa delle elevatissime temperature della stagione precedente.
A metà agosto un episodio di grandine ha colpito marginalmente il vigneto La Roverina, ma i danni sono stati contenuti. A fine agosto l’invaiatura era completata e l’apparato fogliare esente da malattie.
“In particolare nel vigneto Monte Sant’Urbano l’uva si presenta in condizioni ottimali per la conclusione del ciclo – interviene ancora Paolo Speri – i grappoli sono sani, con un’ottima gradazione zuccherina, contiamo quindi di raccogliere uve perfette per l’Amarone. Inizieremo nei prossimi giorni la vendemmia, prevediamo una produzione inferiore al 2012 di circa il 5%.”
Speri Viticoltori
Via Fontana, 14 – 37029 Pedemonte – Verona
Tel. +39 045 7701154 – Fax +39 045 7704994
speri.com info@speri.com
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Press office: VEDOSENTOPARLO
info@vedosentoparlo.com
Michela Ferrari (tel. 347 6227224) – Silvia Marinelli (tel. 328 0473094)
Le degustazioni in azienda
Valpolicella Classico 2012 gr. 12,5
Un Valpolicella classico che si “ lascia bere “ con naturalezza e piacevolezza, tradizionale e rispecchiante la tipologia ed il territorio :
rosso rubino chiaro alla vista, brillante ;
naso intenso e floreale di buon impatto, piccoli frutti rossi e ciliegia ;
alla gusto/olfattiva è godibile, gradevole e fruttato, bella acidità in sottofondo.
Un buon prodotto ( 83/84 )
Valpolicella Ripasso Classico 2011- gr. 13,5
Bello al colore di un rubino abbastanza scuro ; naso intenso con note fruttate eleganti , mai surmature ; in bocca tannini fini e vellutati ben fusi, equilibrato, giustamente caldo , buona acidità di fondo e persistenza lunga. Tutti i vini aziendali sono a residuo zuccherino praticamente vicini allo zero .
Da classificare molto buono ( 87/100 ) ;
Appassimento Sant’Urban0 2010- gr. 13,5- Valpolicella Classico Superiore
Questo vino viene prodotto dopo un appassimento delle uve di 15/20 gg., affinato in tonnaux x 18 mesi :
granato luminoso; naso fruttato; in bocca ha tannini presenti, bene integrati, ancora in evidenza in fase di assorbimento , giustamente caldo, note di liquirizia, buona la lunghezza. Da classificare ottimo ( 87/88 )
IL VINO DELL’EMOZIONE
Il produttore si reca da solo nella cantina privata, porta in sala degustazione una bottiglia, senza farci vedere l’etichetta, si tratta di un amarone, a noi il compito di indovinare l’annata.
Ricordo che l’amarone è un vino ottenuto da blend di piu’ uve e non già di piu’ vini, questo è possibile dal momento che pur venendo raccolte in epoche diverse, vengono poi lasciate appassire per circa 60 gg. e quindi vinificate insieme !
Visto il colore e degustato il vino nessuno (……. forse al mondo…. ) avrebbe potuto dire che quel vino avesse potuto superare i 13/15 anni di vita :
leggerissima nota “ riduttiva “ al naso, che nel giro di 10/15 minuti è scomparsa :
colore granato di media tonalità, con leggerissima e quasi impercettibile sfumatura aranciata sull’unghia ; naso con note terziarie che man mano si sono dispiegate su note complesse balsamiche e di macchia mediterranea, ma anche cuoio e cioccolato;
bocca elegante, finissima e sontuosa da brividi, tannini setosi, ritorna nel finale una liquirizia piacevolissima, ancora cacao. Spalla acida ancora presente, per un vino ancora pimpante, vivo, con tannini percettibili seppure setosi, facendoci preventivare ancora 10/15/20 ( ? )……anni di vita…..!
Molto difficile tradurre in parole scritte quanto abbiamo provato in quella mezz’ora, tra i migliori vini degustati nella mia lunga militanza nel campo enologico, un fuoriclasse planetario, vini da segnare sul calendario a memoria d’uomo, quasi impossibile assegnare un giudizio numerico, un vino da standing ovation, se obbligato lo posizionerei a 97/100, il massimo che io abbia mai assegnato ad un vino.
Dimenticavo, a fine degustazione il produttore ci ha messo la bottiglia sul tavolo, era dell’annata 1981 e si trattava di un amarone, 32 anni sulle spalle e dimostrarne forse 12/13……spettacolare !
Devo far notare che il produttore, per le bottiglie piu’ datate, periodicamente ( ogni 15/20 anni ) sostituisce il tappo, consentendo cosi’ al vino di conservarsi in maniera ottimale.
Questa bottiglia, ci ha dimostrato che, quando il vino viene “ pensato “ in vigna e vinificato con tutti i crismi, può sfidare il tempo, come in questo caso.
Non capita spesso degustare vini di 32 anni ancora vivi , vitali, in perfetta forma come fossero ancora dei ragazzini che si affacciano alla vita.
Chapeau a questi bravi e storici produttori della Valpolicella Classica, che ringrazio sentitamente, insieme all’amico e collega Paolo Alciati della Fisar, per questa meravigliosa esperienza, che mi ha trasmesso , oltre al piacere degustativo, emozione allo stato puro !
Roberto Gatti
P.S. ) Un produttore francese della Provenza cosi’ diceva a proposito dell’amarone :
https://www.winetaste.it/un-francese-quasi-italiano/