Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti con note di prugna, amarena e lampone a cui seguono aromi di mirtillo, mora, violetta, vaniglia, tabacco, liquirizia, ciclamino, carruba, macis, mentolo, grafite e un accenno di pepe nero. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e piacevole freschezza, comunque ben equilibrato dall’alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole. Il finale molto persistente con lunghi ricordi di prugna, amarena e lampone.
Non volevo scrivere questo articolo, per non dare limpressione di essere uno di quelli che sa tutto lui o passare per un saccente , no non nel mio carattere e nella mia persona, e chi in questi anni ha avuto modo di conoscermi da vicino, credo lo abbia colto bene : molte volte per non entrare in contraddittorio lascio perdere, facendo finta di niente o di non avere capito le provocazioni.!
Mi capitato qualche anno fa, accreditato ad un Concorso Enologico non in qualit di giudice di commissione, ma come giornalista del web, di essere invitato insieme ad altri 30 giornalisti enogastronomici, alcuni dei quali gi anziani, a pranzo in una agriturismo-cantina produttrice di vino. A tavola ci stato servito, in un bicchiere quasi dozzinale da osteria vecchio stampo, un vino rosso, che mi piaciuto molto fin dal primo sorso. Ho manifestato ad alta voce il mio apprezzamento ai colleghi presenti, ed alcuni tra i piu anziani, mi hanno quasi deriso, nel senso che uno mi diceva testualmente : per capire un vino e giudicarlo, bisognerebbe conoscere la zona di provenienza, la storia ecc., questo non un gran vino, un vino mediocre.!! . Per rispetto dellet non ho replicato ed ho incassato il colpo. Ho chiamato al nostro tavolo il produttore che era presente e gli ho chiesto come fosse stato vinificato ed affinato questo vino, chiedendogli se lo avesse presentato al Concorso che si stava svolgendo in quelle giornate, ed alla sua risposta affermativa gli dicevo che, secondo il mio naso ed il mio palato, quel vino avrebbe vinto una medaglia , non so di quale metallo ma una medaglia se lo meritava.
Bellissimo per me linizio della giornata successiva, quando sui quotidiani locali venivano riportati i vincitori del concorso, e tra le poche medaglie doro vi era proprio quel signore dellagriturismo, che ne aveva vinta una, secondo me meritatissima. Non ho aperto bocca, sempre per il rispetto dovuto allanzianit, ma a volte il silenzio piu efficace e tagliente di mille parole. Questo per dirvi che tutti vogliono sapere tutto, ed anche chi nella propria vita si sempre occupato di turismo, automobili ed altro, e solo negli ultimi anni si avvicinato al mondo del vino, ha la pretesa di saperne tanto. E questo invece un mondo, che piu lo conosci e lo approfondisci, e piu ti fa capire che c ancora molto da imparare e da conoscere.
Provate a leggere la descrizione riportata allinizio di questo articolo, riguardante la degustazione di un vino, che ho estrapolato da un sito internet ( solo a titolo di esempio , perch se ne trovano a decine, addirittura ho trovato una castroneria di questo tipo su una Guida di settore.), e vi potr sembrare tutto ok ??
No non cosi perch gli aromi si sentono in bocca, mentre al naso di sentono gli odori, i profumi, mentre quando parliamo di aroma, il vino gi nella cavit orale : quindi parliamo di aromi di bocca.
Laltra castroneria che la liquirizia non si percepisce MAI al naso, ma appunto un aroma di bocca, cio la sentiamo quando il vino in bocca.
Poi sempre piu spesso leggo descrizioni di colleghi che al naso riescono a captare una miriade di profumi, beati loro : vi posso assicurare e state tranquilli anche voi, cari amici lettori, che non piu di due/tre profumi nessuno in grado di captarli, altrimenti si sta improvvisando e si da sfoggio di una buona fantasia. Questo lo pu testimoniare la mia lunga esperienza, ormai ventennale, e lho verificato anche durante i miei corsi, che svolgo periodicamente, dove i piu bravi ( di solito sono le donne !! ) non arrivano ad identificare piu di tre/quattro odori.
Un altro esempio, provate a leggere questa descrizione di una degustazione: legno antico, fumo, rosa passita, sigari, note mentolate, uva passa, viola passita, noce, castagne, confettura, prugna sottospirito, pepe, fragole sottospirito, mora matura, ribes nero, cacao amaro, eucalipto, cannella, chiodi di garofano, tabacco, mandorle amare, incenso. Umanamente IMPOSSIBILE !
Ed allora quali conclusioni trarre da queste mie annotazioni : che molta gente, troppa, si improvvisata degustatore di vino , senza avere alle spalle nemmeno un diploma AIS o ONAV, senza esperienza e tante volte senza lumilt che alla base di ogni attivit svolta. Per ultimo , ma non da ultimo, voglio ricordare una qualit che a mio avviso alla base di questo meraviglioso ed impegnativo lavoro : la passione vera, e non il business, perch solo con la passione viscerale e genuina, che ci si impegna a leggere tanto, molto, e provare sempre vini nuovi ogni giorno, con la giusta umilt.
Dopo alcuni anni che ho incominciato a scrivere di vino, ho capito che era necessario comporre un Panel di addetti ai lavori ed anche di semplici appassionati, perch il mestiere di degustatore, lho capito strada facendo, molto piu difficile e delicato di quanto si possa credere.
Scrivere facile, troppo facile, degustare un vino piu difficile di quanto potr sembrare di primo acchito.
Roberto Gatti
Marzo 2007