Home DEGUSTAZIONI VINO QUANTI GIOCHI DI POTERE DIETRO LE QUINTE !!

QUANTI GIOCHI DI POTERE DIETRO LE QUINTE !!


 


Ho letto questo articolo, che vi trascrivo integralmente, in quanto io sarò ancora un beato ingenuo, ma questi giochi di potere proprio li detesto. Sarà perché, per quanto mi riguarda, il vino è una pura ed autentica passione e tale voglio rimanga. Ad oggi non sono iscritto a nessuna associazione, non ho contratti in essere con nessuno, e finchè lo potrò, tale voglio restare : voglio le mani libere di scrivere quello che penso, con la massima obiettività ed imparzialità,  senza subire Diktat da nessuno, specialmente dopo aver letto questo articolo.


 


ARTICOLO  INTEGRALE


Dopo luscita degli italiani il presidente della sommellerie internazionale parla a ruota libera. Finalmente Ais è fuori .Ora i sommelier italiani potranno avere una nuova rappresentanza.


Il pres idente della ASI lAssociazione della sommellerie internazionale, Kostas


Touloumtzis, è un greco che, oltre a parlare perfettamente litaliano, conosce anche molto bene il nostro Paese, dove ha vissuto a lungo.Arrivato come studente di informatica alluniversità di Pisa, dopo la laurea restò per 15 anni nella città toscana gestendo il suo ristorante.Tornato in patria, ha fondato lassociazione greca dei sommelier, e ha proseguito nella sua professione di ristoratore-sommelier aprendo


un ristorante dal nome italiano: «LEnoteca». Ristorante dove, coerentemente


con la missione che Touloumtzis, si è dato, cioè di diffondere per quanto possibile la cultura del vino, i clienti sono obbligati a scegliere prima di tutto un vino dominante e poi il piatto che lo accompagna. È proprio nel suo ristorante di Atene che lo raggiungiamo telefonicamente. «Voglio ringraziare pubblicamente Franco Ricci & company », ci dice con ironia. Perché ringraziarli, presidente? «Perché fi­nalmente lAssociazione italiana sommeliers si è dimessa dallAsi e quindi ora potremo intervenire


per far nascere in Italia una vera associazione professionale di sommelier».


Andiamo con ordine. Perché lAis si è staccata dallassociazione internazionale?


«È una storia che parte da lontano, dal 1999, quando fu eletto presidente dellAis Giuseppe Vaccarini, che era già presidente dellAsi. Non appena insediato, Vaccarini si rese conto di comportamenti scorretti del gruppo di Roma, cercò di fare un pò di pulizia e in questo modo si procurò un grande nemico, Franco Ricci. Così nel 2002, Vaccarini perse  le elezioni. Come perse sarebbe tutto da vedere ma, insomma, perse e fu eletto Terenzio Medri che è sempre stato un uomo di Ricci, come tutto il resto del Consiglio nazionale».


Il cambio al vertice in Italia ebbe ripercussioni anche per lAsi? «In sé la cosa ci interessava poco perché non possiamo intervenire nelle questioni interne di un Paese.


Ma Ricci aveva deciso di eliminare Vaccarini dalla scena internazionale e creò uno scompiglio mai visto. Convinse il presidente spagnolo, il presidente francese di allora e quello dellassociazione degli Stati Uniti a fare di tutto per togliere a Vaccarini


la presidenza dellAsi e sostituirlo con Medri».


Cosa fecero concretamente? «Durante lassemblea ordinaria dellAsi di Andorra, nel maggio 2003, si presentarono con un giudice. Un giudice francese, dato che lAsi è stata fondata in Francia ed è soggetta alla legge di quel Paese. I quattro volevano che decidesse se Vaccarini poteva legittimamente continuare a tenere la presidenza o no. Il magistrato, una donna molto simpatica e intelligente, fece la cosa più ovvia: chiese allassemblea, che è lorgano supremo dellassociazione, di decidere con un voto a scrutinio segreto se ritenevano valida la presidenza di Vaccarini. Su 40 voti, uno per Paese, 36 furono a favore di Vaccarini, solo i promotori delliniziativa gli votarono contro». Una vittoria schiacciante…


«E anche una implicita condanna delliniziativa. Così si mosse anche la commissione deontologica che propose sanzioni contro le associazioni nazionali che avevano partecipato a questa azione destabilizzante, a partire dallAis che ne era stata promotrice». Che tipo di sanzioni? «Fu proposta la sospensione per un anno di Francia, Spagna e Stati Uniti e di due per lItalia, oltre a sanzioni pecuniarie e al pagamento di


tutte le spese, che erano state ingenti. Alla ­ne però la Spagna chiese ufficialmente scusa e in Francia arrivò una nuova presidenza che condannò immediatamente quellazione.


Quindi subirono la sospensione solo lassociazione degli Stati Uniti, che poi è stata espulsa defi­nitivamente, a chiedere scusa». Come mai è stata espulsa lassociazione


americana? «Dovevano organizzare il concorso per il miglior sommelier del mondo nel novembre 2003. Il concorso mondiale è uno dei momenti centrali nella vita dellAsi.


È un grosso evento che si tiene ogni tre anni e richiede un importante sforzo organizzativo a carico del Paese ospitante. Nel mese di luglio 2003 gli americani non ci avevano ancora presentato un programma di sponsorizzazioni né altra documentazione


che ci desse la certezza che in autunno sarebbe davvero stato possibile fare questo concorso ad Atlanta. Tenendo conto di quello che era appena successo nellassemblea


di Andorra e altri tentativi striscianti di destabilizzazione, fu convocata unas