Da vino di ricaduta a prodotto versatile, contemporaneo e rock. Il Rosso di Montalcino compie 40 anni e, in occasione dell’evento celebrativo in programma alla Fortezza del borgo senese, afferma la propria identità uscendo definitivamente dall’ombra del Brunello.
È quanto emerso nel talk-preview riservato alla stampa di Red Montalcino in cui sono intervenuti Enzo Tiezzi, past president del Consorzio del vino Brunello di Montalcino e ‘padre putativo’ del giovane Rosso, Andrea Costanti tra gli artefici del successo commerciale di questo vino e Francesco Ripaccioli, produttore e nipote del primo presidente l’ex Consorzio del Rosso poi confluito nell’ente consortile unitario a metà degli anni ‘90, Primo Pacenti.
Un compleanno che ingloba passato e futuro e che traccia nuovi obiettivi in uno scenario di evoluzione dei consumi particolarmente sfidante, soprattutto per i vini a bacca rossa, che richiede nuovi sforzi in termini di posizionamento sia sul mercato domestico che su quello internazionale. Per questo Consorzio e produttori puntano sempre più sulla versatilità stilistica e di consumo del Rosso di Montalcino, espressione giovane e nello stesso tempo longeva di un territorio tra i più vocati al mondo.
A seguito del talk-preview sono stati sottoposti in degustazione alla stampa i magnifici 8 “ Rosso di Montalcino “, alla quale ho preso parte con molto interesse. Il Consorzio nelle settimane precedenti aveva chiesto, ad ogni socio, una bottiglia di rosso che poi è stata sottoposta in forma anonima, ad apposita commissione di degustazione, tra le tante sono state selezionate queste 8 da presentare alla stampa.
Sono state servite in ordine dalla piu’ datata alla piu’ giovane, e questo per un “ nuovo approccio “ di alcuni degustatori del settore, che può avere una sua valenza !
Devo anticipare che mi ha stupito la longevità del rosso di Montalcino, non ero a conoscenza che anche questo vino potesse avere una durata nel tempo cosi’ lunga, quasi al pari del fratello maggiore !
NOTE DI DEGUSTAZIONE DI ROBERTO GATTI
( in ordine di servizio ed assaggio )
1 ) POGGIO ANTICO 1993
Rosso aranciato, data l’età di 31 anni ; al naso esprime note terziarie, di spezie, di cuoio, tabacco, cenere ; bocca sontuosa, integra, senza alcun cenno di ossidazione e cedimento, godibile, di grande impatto gustativo.
Lungo nel finale questo campione di conservabilità, da classificare Eccellente 97/100. Complimenti
2 ) CAPRILI 2006
Colore granato , con leggere sfumature aranciate ; note terziarie al naso; bocca succosa, fruttata, integro, di classe. Lungo nel finale, da classificare Eccellente 95/100
3 ) POGGIO DI SOTTO 2009
Granato con riflessi aranciati ; note di cuoio, tabacco, cenere, con ancora effluvi di floreale ; bocca pimpante, energica, tannini integrati, buona acidità ancora evidente. Lungo ha ancora un radioso futuro avanti a se, Eccellente 96/100
4 ) UCCELLIERA 2014
Aranciato al colore; al naso note in terziarizzazione, sfumature floreali ; bocca piacevole, equilibrata, lungo nel finale. Eccellente 93/100
5 ) FATTORIA DEL PINO 2015
Granato scuro, con leggera sfumatura aranciata sull’unghia ; al naso note speziate, floreali di bella eleganza ; fresco, pimpante e caldo al gusto, succoso e lungo, tannini in integrazione.
Eccellente 94/100
6 ) SESTI 2016
Granato scuro con leggerissima “ nuance “ aranciata ; naso intenso, speziato ; bocca calda, acidità in evidenza, tannini in integrazione, succoso e lungo.
Eccellente oggi da 93/100 in divenire 95/100
7 ) BANFI POGGIO ALLE MURA 2016
Granato scuro ; note di leggera volatile al naso ; in bocca è ancora giovane, acidità in evidenza, tannini da integrare, lungo nel finale.
Eccellente da 90/100 in divenire 92/100
8 ) VOLIERO 2017
Granato scuro, limpido e brillante ; al naso emergono spezie gradevoli di buona qualità ; bocca sontuosa, tannini pimpanti, di bella espressione. Lungo nel finale, Eccellente 94/100 in divenire 95/100