Home News Sole, vino e tradizioni a Cipro, l’isola greca dell’amore cantata da Omero

Sole, vino e tradizioni a Cipro, l’isola greca dell’amore cantata da Omero

Non solo mare e sole a Cipro: l’isola vanta un prestigioso vino che risale all’età omerica.

 

E dopo il festival della Commandaria d’inizio agosto che ha celebrato il “grande” vino Commandaria e l’antica tradizione vinicola isolana presentando anche musica, danze e delicatezze gastronomiche cipriote, la “linfa di Bacco” torna protagonista nel festival del vino a Lemesos.

Nato nel 1961 è diventato un evento annuale della tradizione di Cipro, gioioso, coinvolgente per i locali ed i visitatori e ha col tempo allargato la sua reputazione oltre i confini nazionali isolani. Ogni anno la città diventa il polo d’attrazione per migliaia di ciprioti e turisti che si danno appuntamento ai Giardini municipali al cui ingresso sud viene posta una gigantesca statua di un produttore vinicolo cipriota nel suo costume tipico.

Fino a domenica prossima (7 settembre) si celebra dunque la ricca e millenaria tradizione vinicola isolana: i cavalieri Templari e i cavalieri di St. John che acquisirono Cipro da Riccardo Cuor di Leone nel 1191, aprirono un’epoca nuova per l’industria vinicola dell’isola e per l’eno-commercio. Divisero Cipro in feudi (commandarias) e costruirono il proprio Castello, il “Gran Commandaria” a Kolossi, vicino a Lemesos, arrivato fino a noi praticamente intatto.

 

In degustazione per tutti le etichette dei quattro principali consorzi vinicoli di Cipro: Etko, Keo, Sodap e Loel e delle molteplici piccole case vinicole artigianali. La produzione vinicola si sviluppa sempre di più con la Hadjipavlou creata nel 1844, nome che si é distinto per aver prodotto il primo brandy a Cipro.

 

Sempre a Lemesos, oltre alla zona della Commandaria, ci sono altre due aree rinomate per la produzione di vini da tavola di qualità: Krasohoria e Pitsilia. La festa prosegue con il Grape Feast nei villaggi di Lofou, Vasa Kilaniou e Arsos che nelle giornate del 14, 21 e 28 settembre organizzano svariati eventi dedicati al vino e dintorni. In queste domeniche settembrine, in cui la Grecia è più magica che mai, è possibile anche assistere a performance musicali, spettacoli folcloristici e conoscere in diretta i metodi di produzione del palouze, budino di mosto d’uva e del shoushouko, la tipica collana di mandorle rivestite da golose colate di mostro d’uva.

Occasione (e stagione) ideale per scoprire i mille affascinanti aspetti di Cipro, dall’ospitalità “colta” e particolare nella Cipro più green presso il Library Hotel: antica casa di pietra tradizionale cipriota magnificamente restaurata situata nel pittoresco villaggio di Kalavassos (regione di Larnaka), sulla piazzetta principale fino alle lezioni di cucina improvvisate da signore e contadini nei locali più tipici. La casa risalente al 19° secolo ha solo 11 camere suite, tutte con nomi di poeti, intellettuali e scrittori di tutto il mondo che si aprono su una corte interna e sulle vedute del villaggio e delle montagne circostanti.

 

Il punto di maggiore attrazione di questo resort é la sua accogliente e calda biblioteca: una vera a propria lounge con camino ed una collezione d’interessanti volumi di vario genere, su storia, filosofia, cultura e civiltà. Gli ospiti possono rilassarsi anche con i trattamenti per il corpo e lo spirito al Potamonde Wellness Baths, piccola spa che invita poi a gustare i piatti gourmet al Mitos Mediterranean Restaurant.

 

E per parlare di ricette da gustare in loco e poi rifare tornati a casa eccone una per tutte ideale nel mese di settembre: Koupepia (involtini di foglie di vite).

 

Ingredienti: 70 – 80 foglie di vite, 1 tazza d’olio, cipolle tritate finemente, 1 Kg. di carne tritata di maiale, ½ Kg. di pomodori passati o in polpa, 1 tazza di succo di pomodoro, ½ tazza di riso bianco a chicco corto, ½ tazza di succo di limone, metà mazzetto di prezzemolo, tritato finemente, ½ tazza di olio d’oliva, sale, pepe, menta a piacere

 

Preparazione: fare rosolare le cipolle nell’olio. Aggiungere la carne tritata , i pomodori, il succo di pomodoro e portare a bollore; continuare a mescolare fino a cottura ultimata. Aggiungere il riso precedentemente sciacquato, il sale, il pepe, la menta, il prezzemolo ed il succo di limone; lasciare cuocere. Sbollentare le foglie di vite e metterle da parte. Prendere parte del ripieno, metterlo sulla foglia di vite e arrotolarlo come fosse un involtino, ben chiuso. Mettere le koupepia in una pentola o in una teglia, coprire completamente con acqua o brodo. Aggiungere succo di limone e olio d’oliva, mettere il coperchio e cuocere a fiamma molto bassa o in forno. Info: www.turismocipro.it

 

Infine, qualche curiosità legate alla mitologia ma che spiegano anche l’attualità: Cipro può vantare di aver dato i natali alla dea dell’amore e di essere perciò l’isola di Afrodite, innamoratasi del ricco mosaico di montagne, delle foreste e delle pianure soggiogate dalla malia di un’incantatrice che la indussero a soggiornare sull’isola quando, incoronata d’oro e bellissima, emerse dalle acque di un mare color del vino. L’incanto che stregò Afrodite è evidente in più punti: le vette di due catene di monti, i Troodos a ovest e i Besparmak a nord, si protendono verso il cielo; tra di esse si estende la pianura di Mesaoria, che termina in aspre colline a ridosso delle montagne, mentre ampie baie contraddistinguono la costa generalmente bassa e sabbiosa. L’altra faccia dell’isola dell’amore racconta dei decenni di odio e conflitti tra la comunità greca e quella turca, ancora divise culturalmente e geograficamente dalla grande barriera innaturale rappresentata dai territori-cuscinetto delle Nazioni Unite. I greco-ciprioti ritengono che il problema sia nato con l’invasione turca del 1974, e che i 180.000 profughi che abbandonarono le loro case nella parte settentrionale dell’isola non avessero molta scelta di fronte ad una “operazione di pace” i cui strumenti erano carri armati e missili.

 

Attualmente la situazione racconta di un’isola divisa in due, con i due terzi della superficie complessiva occupati dalla Repubblica di Cipro, dal 2004 Stato membro dell’Unione europea, ed il restante territorio sotto il controllo della Repubblica Turca di Cipro Nord, autoproclamatasi nel 1974. Nonostante i tentativi di mediazione, a dire il vero sporadici e poco convinti, le due fazioni non sembrano vicine a trovare un accordo in grado di soddisfare le richieste di entrambi. Non a caso l’Ente nazionale per il Turismo di Cipro s’impegna da anni tramite la voce dell’ambasciata, ad informare i turisti, gli operatori e la stampa italiana sulla meta Cipro Nord. Si consiglia pertanto di leggere quanto dichiarato sul sito dall’ambasciata della Repubblica di Cipro e il comunicato ufficiale di Viaggiare sicuri della Farnesina.

 

( Fonte huffingtonpost.it )