La Umberto Cesari presenta “Solo”, vino frutto della lungimiranza dell’azienda e nato dalla nuova varietà di vite Merlese
La Umberto Cesari presenta “Solo”, un nuovo vino, 100% Merlese, che trae origine dalla passione, dall’amore per la terra dell’azienda, che da sempre esalta e valorizza l’eccellenza del territorio romagnolo e la ricchezza delle sue forme espressive.
Un territorio ricco di sfumature, generoso, che merita cura e attenzione e su cui l’azienda si adopera costantemente per far progredire la qualità dei suoi “frutti”.
Intraprendenza e lungimiranza hanno guidato la creazione di qualcosa che non c’era, qualcosa di diverso e di unico. La nuova sfida enologica della Umberto Cesari inizia anni fa, in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, (una relazione quella con l’Ateneo che dura da ben 40 anni) ed è stata ispirata dal nuovo contesto climatico che si sta delineando.
Questa nuova varietà di vite, più tollerante agli stress ambientali rispetto ai genitori (sopporta meglio di Merlot la siccità e resiste meglio di Sangiovese alle piogge tardive), è stata abbinata a pratiche agronomiche innovative e sostenibili, nell’intento di ottenere quella resilienza che sta diventando condizione necessaria per la viticoltura di oggi.
Merlese arriva quindi da lontano, come aspirazione di Umberto Cesari, il fondatore, condivisa fin dal nascere con suo figlio Gianmaria, che ha portato a compimento il progetto con determinazione e tenacia e che ora presenta con soddisfazione il primo vino prodotto da queste uve: “Solo”, la cui radice etimologica indica totalità, integrità, completezza.
“Solo” è l’espressione di Merlese, un vitigno nuovo, autentico ed essenziale, frutto di un matrimonio tra due genitori importanti: il Sangiovese e il Merlot. È quindi un incrocio di due varietà appartenenti alla stessa specie: Vitis vinifera.
I vitigni nascono quasi tutti da incroci spontanei, ovvero per uno scambio fortuito di polline tra due soggetti, ma se l’uomo agevola l’arrivo del polline di una varietà ben precisa (Merlot) sull’ovario di un’altra di interesse (Sangiovese) si ottengono dei vinaccioli che seminati danno origine a una nuova varietà. Uno di questi vinaccioli ha dato vita al Merlese.
Le vigne di Merlese, coltivate in terreni calcarei con matrice argillosa, offrono un’uva a bacca nera che gode di una leggera precocità ereditata dal Merlot, affiancata a una capacità di resistenza superiore, rispetto al ‘genitore Sangiovese’. Il Merlese matura prima del Sangiovese, ma dopo il Merlot; le foglie assomigliano a quelle di Merlot, coperte di tomenti, il grappolo è più piccolo del Sangiovese, ma più grande del Merlot. Il peso medio è una via di mezzo tra quello dei genitori, ma l’aspetto interessante è il colore che le bucce regalano al vino.
Il Merlese vanta infatti una buccia ricca di polifenoli oltre che maggiori livelli di acido e di concentrazione zuccherina. Un’uva che porta con sé i profumi del Merlot e la forza del Sangiovese, con un tocco più gentile e meno spigoloso.