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SONO USCITE TUTTE LE GUIDE DEI VINI 2011

 


Per scelta personale ed editoriale non ho pubblicato questanno i risultati delle Guide cartacee di settore , perch pur comprendendo lo sforzo ed il grande lavoro che c alle spalle, dopo molti anni di letture anche loro hanno incominciato a perdere di interesse e smalto tra gli appassionati.


 


Dal momento che pure io mi ritengo prima di tutto un appassionato del vino, solo in un secondo momento un addetto ai lavori, non ritrovo linteresse dei primi tempi, soprattutto perch quasi sempre sono la riproposizione di quella dellanno precedente, in molti casi un copia ed incolla con pochissime new entry e novit sostanziali.


 


La mia non una critica fine a se stessa, ma vuole essere uno stimolo, e se posso permettermi vista lesperienza che ho sulle spalle di 25 anni di passione e frequentazione, fare emergere i punti deboli  oggi riscontrabili  nelle guide in generale.


 


Questo articolo lo avevo abbozzato ai primi di ottobre, ma poi nellindecisione lho tenuto al caldo in una cartella del mio PC, ma viste le polemiche e le giuste rimostranze a mio avviso, sorte in questi giorni di novembre, da parte di alcuni produttori dei Colli Bolognesi, ho pensato che fosse giusto pubblicarlo.


( leggasi qui : https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6359


e qui : https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6363 )


 


 


 


Mi sembra che le guide del settore enologico interessino piu ai produttori, che agli appassionati. Teniamo conto che negli ultimi cinque anni , per non allargarci oltre, stato tutto un proliferare di siti web, blog , forum, dove molto spesso troviamo persone preparate, a volte anche improvvisate, insomma ne abbiamo per tutti i gusti, non da ultimo Facebook che si sta rivelando uno strumento di comunicazione potentissimo.


Era un p di tempo che pensavo di uscire con queste riflessioni, ma poi per il pensiero di essere frainteso mi sono trattenuto dal farlo, anche perch ho diversi amici guidaioli che stimo come brave persone in primis, e bravi professionisti in secondordine e non vorrei mai incrinare il buon rapporto che ho con molti di loro, persone squisite, preparate ed oneste nel loro lavoro, ma considerandole persone intelligenti credo capiranno i miei miti consigli e/o suggerimenti.


Vediamo allora di analizzare quelle che, a mio avviso, sono oggi le criticit delle guide, i punti deboli , che con le prossime edizioni speriamo di vedere corrette :


 


1 ) molto spesso chi effettua le degustazioni per una regione una sola persona , al massimo due per le regioni piu blasonate ( leggasi Piemonte e Toscana ) , quindi con tutta la soggettivit del caso ecc. ; sar solo quella o quelle poche persone a decidere chi portare alle finali e chi no ;


 


2 ) le aziende presenti in guida con il massimo dei riconoscimenti, sono quasi sempre le stesse tutti gli anni, ben poche sono le nuove aziende segnalate ;


 


3) molto spesso non vengono recensiti i vini delle aziende che NON inviano i campioni alle redazioni delle guide, per cui il panorama enologico non esaustivo della realt territoriale ;


 


4) una affermazione da parte di un curatore,  che mi ha dato la spinta per segnalare i punti critici , stata questa :


 


Dichiarare noi assaggiamo alla cieca non significa niente, il difficile   avere la forza di attenersi ai risultati degli assaggi, questa la seriet.


La passione e la seriet di intenti sono caratteristiche che non possiamo quantificare, possono solo essere avvertite da chi ha la sensibilit per farlo, ed ha la libert per leggerci senza pregiudizi.


 


Troppo spesso mi capitato di assistere agli assaggi alle anteprime di alcuni curatori di guide. I vini vengono scelti prima dallelenco e vengono assaggiati solamente quelli di cui si conosce nome e cognome del produttore, ma cosi non potranno mai essere segnalati i nuovi produttori emergenti, ed il lettore non avr quelle nuove segnalazioni.


Ritengo invece di FONDAMENTALE importanza effettuare le degustazioni alla cieca , dove inoltre dovr essere una persona terza, magari un funzionario consortile e/o notaio, come nei concorsi, a garantire lanonimizzazione delle bottiglie. E di poche settimane fa il video che ripropone una degustazione effettuata a Bordeaux, con i migliori Chateau :


{youtube:yQ9umjZIL8I&feature}


 


Ogni altro commento sarebbe a questo punto inutile e superfluo !


 


 


 


5 ) trovo assurdo che aziende i cui vini emergono in contesti / concorsi enologici internazionali, non siano nemmeno segnalate, oppure segnalate con risultati risibili.


Qualche esempio :


a ) Azienda Fattori il cui Soave Motto Piane 2008 stato proclamato il miglior vino bianco del mondo, prodotto da monovitigno, link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6287


qualcuno ne ha trovato traccia tra i migliori su qualche guida ? Non mi risulta..


 


b) Azienda Lidia Matera che con il suo Alarico ha vinto la Gran Medaglia DOro allultimo Concours Mondial de Bruxelles, qualcuno ne ha visto una traccia.?


Potrei continuare allinfinito con i nominativi degli assenti, ma qualcuno lo devo ricordare :


 


c) Valle d Aosta Cave des Onze Communes con i suoi vini, leggasi al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6089


 


d ) Azienda Corteforte in Valpolicella con il suo amarone Vigneti di Osan :


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5847


 


e ) Azienda Dattilo-Ceraudo Roberto con il suo Grayasusi rosato etichetta argento, qui :


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6211


 


f) Azienda Milazzo in Sicilia con i suoi ottimi spumanti ;


 


g ) Azienda Baglio del Cristo


 


h ) Azienda Castellucci Miano, leggi qui :


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5836


 


i ) Azienda Cooperativa Pliniana con i suoi magnifici Juvenis e Suavis, qui :


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5942


 


l ) Ciavolich con il suo pecorino; Pasetti con Hariman; Pietrantonj con il suo magnifico rosato Cerano;


 


m) Zannotti con il suo Verdicchio Grestio ; Paoloni con il suo Sabbionare ;


 


n ) Chianti Rufina Selvapiana; e tutti questi toscani :


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4233


 


 


In questi giorni mi ha scritto un lettore, pregandomi di mantenere lanonimato per non incorrere in querele, assicurandomi che sono stati diversi produttori in persona a comunicargli quanto integralmente vi trascrivo sotto, dove ho volutamente omesso ogni riferimento riconducibile a persone e/o nome di guide :


 


LETTERA DI UN LETTORE


 


Arriva una mail al produttore che conferma che un suo vino ha preso il premio massimo e complimenti e blabla. Il produttore intanto fa uscire il vino in commercio e agli importatori da gi la notizia in anteprima. Esce poi la guida e si scopre che il suo vino non solo non ha preso il premio massimo ma non c’ neppure la schedaaaa!!!


Facendo un breve ragionamento, si capisce che il suo posto stato preso da qualche raccomandato di turno… Il produttore alza il telefono e chiede spiegazioni, gli viene risposto che per prendere il premio massimo bisogna essere premiati varie volte, non cosi facile ricevere il premio massimo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Come se per vincere uno scudetto di calcio si dovessero vincere 4 campionati, ha capito che storia?! Chiaramente si incazzato e dal prossimo anno non gli da pi i campioni. Sentendo la presa di posizione del Consorzio dei Colli Bolognesi, mi venuto da pensare che dietro ci fosse una storia simile… Da qui si capisce come mai le aziende premiate sono sempre le stesse, peraltro con vini perlomeno discutibili e molto spesso sono major (Banfi, Brolio, Fonterutoli, etc per riferirsi alla Toscana, tutte aziende dove il commercio va ben sopra all’arte da vignaiolo). Non di rado, si ritrovano queste aziende tra gli sponsor della…


Negli anni passati, su Montalcino, ad un produttore venne comunicato a voce che il suo vino aveva preso il premio massimo (conosco il produttore di persona, siamo amici e abbiamo passato parecchie serate assieme, non una voce di rinterzo). Bene, gli fu detto che prendere il premio massimo significava aderire ad una operazione promozionale/commerciale del costo di 15.000 euro. Insomma, una proposta commerciale. Il produttore ci riflette un attimo, ringrazia e dice che non gli conviene perch le bottiglie che fa sono poche. Bene, esce la guida e quel vino allinizio premiato ha preso il premio minimo !!! Non il massimo ma il minimo dei premi.!!  Quasi fosse una sorta di avvertimento mafioso… o paghi o sei declassato…


Adesso hai due belle storie in pi da raccontare. Chiaramente non hanno pezze di appoggio perch i produttori non vogliono impelagarsi in scontri legali, ma quando le storie aumentano e proseguono nel tempo, viene da pensare che dietro i premi ci sia una compra-vendita forsennata..


 


Le guide sono cataloghi commerciali, quello il concetto. Magari il lavoro di base, sopratutto di certi appassionati che collaborano e che conosco, ottimo. Ma nelle scelte dei premi finali intervengono certamente scelte di tradizione, convenienza, politiche, economiche, marketing, amicali, etc…


Non c’ niente di grave. Solo l’ipocrisia di dover tenere da parte loro nascosta la cosa per non sputtanare il marchio, che passa ingiustamente per autorevole. Lei capisce che se ti metti contro il loro marchio in maniera aperta, si va incontro ad una battaglia legale. Io non me la posso permettere, e la prego di non citarmi mai… Le consiglio ugualmente di non esporsi apertamente ma di essere pi sottile e sempre non attaccabile, essere fermo nei concetti ma senza dare la possibilit di essere controattaccato.


Deve colpire dove vede incongruenze critiche, perch questa azienda s e questa no, etc…


Per sono cose che vanno dette, de visu ma vanno dette al maggior numero di appassionati ignari possibile… Meglio non scriverle… verba volant, scripta manent.. anche per le querele…


 


 


Conclusioni


 


Non ho motivi per credere al lettore di cui sopra, daltro canto non ho nemmeno motivi per non credere, dico solamente che meglio sarebbe a questo punto essere piu chiari e trasparenti, se tutto quanto raccontato fosse vero :


Su 100 aziende che hanno vini di qualit equivalente, la nostra guida dar la preferenza per la  pubblicazione alle aziende amiche, che ci danno una mano a sopravvivere, con inserti pubblicitari e/o operazioni di marketing e/o commerciali.


 


Lo so che brutto scrivere questo, ma la realt ce lo imporrebbe, se  tutto ci risultasse vero.


Devo dire ad onore del vero che personalmente NON ho mai trovato un produttore che mi abbia confessato questi giri strani, per essere inseriti in guida, ma solamente voci di popolo.


Per concludere, ed la parte che al momento piu mi interessa, invito gli amici responsabili delle varie guide a tenere in debita considerazione i suggerimenti e/o consigli che ho elencato sopra, per il bene di tutto il mondo produttivo vitivinicolo italiano e non solo per la sopravvivenza delle guide stesse.


Roberto Gatti


19 Novembre 2010


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.