Cotto o crudo, il più conosciuto “pissacan” si abbina a primi e secondi. È un’erba sfruttata dai boccioli (che possono essere conservati come i capperi) sino ai fiori per i dolci
Caratteristica inconfondibile del tarassaco (volgarmente chiamato “pissacan”) è il sapore amarognolo, diversamente intenso a seconda del luogo e della stagione di raccolta.
A Conco, Comune situato ai piedi dell’Altopiano di Asiago, si verifica una combinazione pedoclimatica ottimale che rende il tarassaco tenero e delicato, adatto ad essere consumato in svariati modi, sia cotto che crudo, tanto da conquistare la De.Co. – Denominazione Comunale. I boccioli, inoltre, possono essere conservati sott’aceto come fossero capperi e i fiori vengono impiegati come ingredienti in dolci insoliti e saporiti, mentre il miele è fra i migliori in commercio e ottimo accompagnamento dei formaggi del territorio.
Un patrimonio culturale e gastronomico che ha convinto i ristoratori della zona ad organizzare una manifestazione a tema, “A tavola con il tarassaco di Conco”, quest’anno alla nona edizione e che si tiene in aprile e maggio, declinando in un apposito menu, dall’antipasto al dolce, quest’erba così particolare. “Per due mesi nei nostri ristoranti il tarassaco sarà il vero protagonista – conferma Elvis Pilati, ristoratore e presidente della delegazione Confcommercio di Conco – In questa rassegna, in linea di massima puntiamo sulla tradizione, ma c’è anche la voglia di trovare nuovi modi di utilizzo e nuovi abbinamenti ad altre tipicità territoriali.”
Le serate di gala iniziano venerdì 4 aprile al ristorante Rubens, che ha studiato dei piatti molto particolari, fra i quali si nota un crostone al burro casereccio con tarassaco marinato, spada affumicato e confettura di pere senapata. L’11 aprile è la volta della Rondinella, dove il tarassaco è protagonista di una nutrita serie di pizze al trancio, in abbinamento con sarde in saôr, asparagi e uova, pere e Asiago stravecchio oppure finferli e sopressa dop. Il giorno successivo, 12 aprile, al ristorante Milleluci, il “pissacan” viene proposto fra le altre pietanze in maccheroni grezzi al pesto di tarassaco e croccante di pane all’aglio e olio oppure in accompagnamento a pollo croccante al miele e battuta di tarassaco, terminando con crumble al tarassaco e grappa con gelato alla viola e cioccolato bianco. Sabato 19 aprile e 10 maggio, il bar pasticceria Cortese dalle 17 in poi offrirà spritz e “spunciotti” al tarassaco. Alla trattoria Al Tornante, il 3 maggio, i sapori di quest’erba si combinano con le dolcezze dei formaggi nel risotto con il Vezzena e le crespelle all’Asiago, in un variegato menu che termina con la mousse e biscotti al tarassaco. Termina infine la rassegna, il 23 maggio, la serata di gala al ristorante pizzeria Da Maino, dove varie sono le proposte per gustare questo prodotto: fra tutte, lo gnocco di patate ripieno di tarassaco e tastasale su fonduta di Castelgrotta e speck croccante e il tiramisù rivisitato al tarassaco.
( Fonte www.ilgiornaledivicenza.it )