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Syrah, un vitigno che offre buone performances dalla Valle d’ Aosta alla Sicilia

Non è facile trovare vitigni che si esprimono ad alti livelli lungo tutta la nostra penisola, ero convinto che solo nelle regioni medio/calde il vitigno internazionale Syrah potesse esprimere buone realizzazioni ma mi sbagliavo.

 

 

 

Generalmente, fatte salve le dovute eccezioni, nei climi nordici le uve a bacca rossa fanno fatica a raggiungere una ottimale maturazione fenolica, per cui manifestano sentori di “ verde “, di peperone, con tannini spesso non maturi ecc., in questo caso i bravi allievi ed insegnanti dell’ Institut Agricol Regional della Valle d’ Aosta sono riusciti nell’impresa di produrre un prodotto eccellente.

 

 

 

Regione La Rochère 1/A

11100   AOSTA  (AO)  –  ITALIA

Tel  0165.215811   Fax  0165.215800


iar@iaraosta.it

http://www.iaraosta.it

 

 

Zona di produzione

 

L’attuale superficie vitata di 6,5 ha è frammentata in quattro località situate nel circondario di Aosta: Cossan, Moncenis, La Rochère e Ampaillan.

La dislocazione del “vigneto IAR” consente di posizionare i diversi vitigni nelle ottimali condizioni di esposizione, altitudine e pendenza, favorendo la migliore interazione varietà-terroir.

L’elevata qualità delle produzioni è favorita inoltre dal clima, di tipo endoalpino, caratterizzato da temperature invernali rigide (media 0-3°C) ed estive poco elevate (media 19-21°C) con una buona escursione termica tra il giorno e la notte. Tali caratteristiche unite a limpidezza del cielo, scarsa nuvolosità, ridotte precipitazioni e bassa umidità relativa, minimizzano le avversità bioclimatiche e favoriscono la coltivazione della vite.

Oltre alle varietà destinate alla produzione ve ne sono numerose altre coltivate a scopo sperimentale, come ad esempio i vitigni di recente introduzione, per una loro possibile “adozione” in Valle d’Aosta, o i vitigni di antica coltivazione, identificati e recuperati in vigneti storici valdostani per una loro conservazione e valorizzazione. I vigneti, inoltre, si prestano alla realizzazione di molteplici attività di ricerca quali la comparazione di tecniche colturali viticole e lo studio dell’interazione del vitigno con i diversi fattori pedoclimatici, per trovare soluzioni alle problematiche che impone la viticoltura di montagna.

 

 

 

 

SYRAH

 

Vallée d’Aoste D.O.C. – Valle d’Aosta D.O.C.

 

Il vigneto


Situato sulla collina di Aosta in località Cossan ad una altitudine di 640 m s.l.m., è esposto a sud, presenta una pendenza media del 55% ed una sistemazione a rittochino. Il terreno di origine morenica possiede una sufficiente dotazione in elementi nutritivi ed in sostanza organica, una tessitura franco-sabbiosa ed una ricchezza in scheletro che garantiscono un moderato drenaggio delle acque pluviali. Le viti appartenenti alla varietà Syrah (100%) sono allevate a Guyot semplice con una densità di impianto di 10.000 ceppi/ettaro.

Dall’uva al vino


Le uve vendemmiate nella terza decade di settembre sono state diraspate, pigiate e lasciate macerare per 17 giorni in fermentini a temperatura controllata. Il sistema automatizzato di follatura a pistone ha permesso di ottimizzare la gestione della vinificazione in funzione del vigore fermentativo. A seguito della svinatura i vini sono affinati per 12 mesi in botti di rovere francese, 3 mesi in vasche in acciaio ed almeno un mese in bottiglia. Produzione: 1.300 bottiglie.

Caratteristiche del vino ed abbinamenti


Colore rosso rubino intenso, bouquet complesso in cui spiccano sentori di confettura e pepe nero. Ben strutturato, morbido ed equilibrato è dotato di buona persistenza gusto-olfattiva. Si abbina con cinghiale in umido, petto d’anatra grigliato alle ciliegie e formaggi stagionati *. Temperatura di servizio: 18-20°C.

*Abbinamento consigliato dall’Associazione Italiana Sommelier della Valle d’Aosta

 

 

 

Note di degustazione di Roberto Gatti Syrah 2011-gr. 14

 

 

Colore rosso rubino intenso ; al naso è intenso, fragrante ed invitante con note speziate tipiche del vitigno di pepe nero

( dovuto alla sostanza “ rotundone “, consiglio una lettura ai link : https://www.winetaste.it/le-degustazioni-alla-4-edizione-del-nebbiolo-grapes/ ed anche :

 

 

http://www.enotime.it/zooms/d/un-po-di-rotundone-e-ogni-vino-diventa-un-campione#.Up87JG9PE6w )

 

 

 

 

ma anche frutta rossa di piccola pezzatura ; in bocca è intenso ed equilibrato, tannini bene integrati, beva invitante, ritorna il pepe nero intercettato all’olfatto, molto lungo nella sua persistenza finale.

Difficilmente in degustazione “ cieca “ lo si potrebbe collocare in Valle d’ Aosta, da classificare Eccellente ( 90/100 ).

Ricordo che questo stesso vino e millesimo si è aggiudicato il Trofeo della Douja d’ Or, concorso enologico che si svolge ogni anno in Piemonte, che viene aggiudicato solo a circa 40 vini sugli oltre 1.100 in concorso, ovvero a quei vini che superano il punteggio dei 90/100 !

( link : https://www.winetaste.it/la-douja-dor-premia-509-vini-italiani/)

 

Roberto Gatti