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TAURASI DOCG, L’ANNATA 2003 CONQUISTA LE TRE STELLE

 





 


TAURASI, Avellino – Un giudizio praticamente compatto sulla nuova annata del Taurasi Docg. Tre stelle su un massimo di cinque stata la valutazione della commissione composta da circa quaranta giornalisti del vino provenienti da tutta Italia e anche dallestero, che dopo aver degustato 43 campioni dell’annata 2003, commercializzabile dal 10 dicembre 2006, hanno espresso la propria opinione, che risultata unanime. Se alcuni vini in degustazione si sono collocati ad un livello di eccellenza, la qualit media dei Taurasi 2003, anche alla luce delle valutazioni ottenute dalle annate vicine, ha suggerito a quasi tutti i giornalisti presenti di optare per le tre stelle, vale a dire annata buona. Un dato sintetico, da interpretare come sempre in maniera dinamica e che verr verificato nel tempo, che sembra essere figlio soprattutto della difficile vendemmia di riferimento. Il caldo e la siccit dell’estate 2003 si sono fatti sentire anche in Irpinia e non si poteva probabilmente fare di pi. Alla luce di quanto assaggiato in altre zone, molti rappresentanti della stampa specializzata avevano aspettative non particolarmente incoraggianti e le tre stelle vanno interpretate come un risultato estremamente positivo. Nel corso dell’incontro-dibattito tra giornalisti e produttori stato pi volte sottolineato come l’annata 2003 in Irpinia si sia dimostrata, nonostante i limiti, una delle migliori opzioni disponibili in Italia rispetto a questo millesimo. Tutti d’accordo sul fatto che non sono presenti, come invece viene rilevato in altre zone, sensazioni di surmaturazione e cottura in vini che evidenziano inoltre strutture di tutto rispetto. Ci che quasi per tutti mancato, invece, stata l’impressione di una piena complessit e di un elevato potenziale di invecchiamento, soprattutto in rapporto ad annate pi equilibrate e austere come la 1999 o, come sembra, la 2004 e la 2005. La valutazione della commissione stata espressa durante il convegno in programma per la quinta edizione di Anteprima Taurasi – promossa ed organizzata dal Consorzio di tutela Vini dIrpinia, in collaborazione con Regione Campania Assessorato allAgricoltura e Attivit Produttive, Provincia di Avellino, Comunit Montana Terminio Cervialto, Camera di Commercio di Avellino, Comune di Taurasi, Terre Antiche del Nocciolo, Borgo Terminio Cervialto, Banca della Campania, Matos, Ais Campania Delegazione di Avellino – che ha visto il proficuo confronto tra operatori del settore e giornalisti specializzati, che non hanno fatto mancare i propri suggerimenti per migliorare sempre pi un prodotto che viene per ancora una volta confermato come uno dei migliori rossi dItalia. Giudizio positivo anche per il comprensorio e per la qualit che riesce ad esprimere, consolidando le realt produttive esistenti e dando il benvenuto a nuove aziende che contribuiscono a rafforzare la filiera. Straordinario anche il successo della parte aperta al pubblico della giornata, che ha visto oltre mille persone in fila per partecipare alla degustazione e visitare il Castello di Taurasi. Al di l delle stelle ha affermato il sindaco di Taurasi e presidente del Consorzio di Tutela dei Vini dIrpinia, Antonio Buono dietro il nostro migliore prodotto c il grande entusiasmo dei produttori, che si nota dal trend di crescita del numero di aziende che si registra negli ultimi dieci anni. Il territorio si muove e ha voglia di esprimersi e affrontare con coscienza i mercati. La qualit media del prodotto continua ad elevarsi secondo il presidente della Comunit Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, chiamato in causa come sommelier e grande appassionato di vino. La valutazione sulla crescita del territorio ha affermato rappresenta un grande vantaggio competitivo, ed un riconoscimento a chi in questi anni ha lavorato per la crescita del comparto. Senza contare la certezza che questo dato fornisce allimprenditoria locale, sicura di poter lavorare in una cornice di grande tranquillit. Anche la Regione si sta spendendo per questo territorio, come ha sottolineato Alfonso Tartaglia, direttore dello Stapa Cepica di Avellino, attraverso gli investimenti dei Por che hanno messo in risalto la necessit di intercomunicazione tra settori produttivi. Altro dato interessante il lavoro che si sta facendo per la rifunzionalizzazione delle cantine e per la ristrutturazione dei vigneti. Non ha nascosto un pizzico di delusione Roberto Di Meo dellazienda Di Meo, primo produttore ad aprire gli interventi: Aspiravo alle quattro stelle, ha ammesso. E gli ha dato ragione Roberto Farchioni, direttore di Acqua Buona, uno dei due giornalisti ad assegnare le quattro stelle allannata. Nella mia terra, la Toscana, lannata 2003 stata un flagello, con cadute di profumi e blocchi della maturazione. In Irpinia mi sembra invece che questo non sia avvenuto. Limpianto generale del vino buono, fatta eccezione per qualche nuova cantina il cui prodotto tende a sbandare. Il limite una certa tendenza al finale corto, con vini che non si distendono bene e terminano in modo tronco, limite che, per lannata 2003, si registra praticamente in tutta Italia.


 ( FONTE : PRIMAPRESS)