Hanno primeggiato i vini rossi e delle medaglie dâoro assegnate le prime 4 sono state attribuite a: Azienda Agricola Trabucchi di Illasi (VR) per il vino âValpolicella superiore doc – Terre del Cereolo” â 2002â?; Azienda S. Marziano di Asti per il vino âBarbera d’Asti Superiore doc â 2003â?; Azienda Conti Prampero di Manzano (UD) per il vino âCabernet Colli Orientali Friulani doc â 2003â?; Azienda Agricola Antonio Cossentino di Partinico (PA) per il vino âSicilia Igt Cabernet Sauvignon â 2003â?. Sono state assegnate altre 4 medaglie dâoro per le categorie âVini Rossiâ?, âVini Rosatiâ?, âVini Bianchiâ? e âVini Passitiâ?, 20 medaglie dâargento e 68 âGran Menzione BiodiVinoâ?, che completano il quadro delle premiazioni 2006. Anche nelle medaglie dâargento la prevalenza è andata a vini rossi (16 premiati), mentre ai bianchi sono andate 4 medaglie. Erano rappresentate tutte le regioni italiane e sono stati 205 i vini ammessi alla Rassegna, 4 le Commissioni di valutazione coordinate da Roberto Zironi, Prof. di Enologia allâUniversità di Udine, che si sono riunite nei giorni scorsi allâEnoteca Regionale del Monferrato a Vignale. Per il mondo del vino è un momento di riflessione e non solo nel nostro paese. Se le esportazioni di vino italiano all’estero hanno registrato un incremento del 9% nel valore, con i Paesi emergenti che stanno dando grandi soddisfazioni, risultano stagnanti le vendite nei Paesi dell’Unione Europea (-2%). Si ricercano nuovi sbocchi commerciali, ma si deve sostenere anche la concorrenza dei nuovi paesi produttori, che propongono una qualità media ad un prezzo competitivo. Lâindirizzo per lâItalia appare obbligato: un deciso orientamento alla qualità , valorizzando il patrimonio di vitigni autoctoni di cui lâItalia dispone, stretto legame con il territorio, esaltando le caratteristiche di ogni terroir. Ma la qualità deve essere rispettosa della salute dellâambiente e dei consumatori e deve considerare anche i valori sociali. Al riguardo è importante considerare la positiva esperienza dellâagricoltura biologica, che vede il nostro paese leader europeo e terzo produttore mondiale, che della qualità , dellâattenzione allâambiente e del rispetto dei principi etici, ne ha fatto i propri tratti distintivi. LâAgricoltura biologica, ed il vino bio, possono a tutti gli effetti ben rappresentare lâItalia nel mondo ed esserne il più autorevole ambasciatore. ( Fonte : Agenfax.it ) |