Home News Un vino rosso d’estate? Perchè no! Basta rinfrescarlo. Ma attenzione…

Un vino rosso d’estate? Perchè no! Basta rinfrescarlo. Ma attenzione…


Sono un goloso e ne sono cosciente. Durante lestate, anche con il caldo opprimente, sento a volte la mancanza di piatti invernali: la mia gola solletica, ma il resto del mio fisico suda al solo pensiero, e quindi non se ne fa nulla, a meno di un rinfrescante acquazzone Per il bere vale lo stesso: destate solo vini bianchi/rosati leggeri e freschi, o birra. Ma a volte


La tentazione del rosso a volte forte, ma come la si pu adattare alle temperature proibitive? Rinfrescandolo (lo accennavo anche un paio di settimane fa, ricordi?). Certo, non tutti i rossi possono essere bevuti freschi e allora vediamo quali sono quelle bottiglie che non fanno a pugni col frigorifero.











 


 


 


Hai una qualche idea del perch si dica di servire il bianco fresco e il rosso a temperatura ambiente (intendo circa 20C, non i 40C di questi giorni)? La ragione che le basse temperature mettono troppo in risalto il tannino, contenuto comunemente nei vini rossi. Il tannino quellelemento che procura la sensazione astringente sulle gengive (comunemente detta allappamento)  e che pu virare fino allamaro se esacerbata da una temperatura troppo bassa. Visto che il tannino ceduto al vino dalle bucce durante la fermentazione e che i bianchi di solito fermentano senza bucce, si assume che i bianchi non abbiano solitamente tannino, anche se non sempre vero. Proprio come non sempre vero che lo abbiano tutti i rossi.


 


Le bucce delle uve non sono tutte uguali (e meno male!): ce ne sono alcune pi ricche di tannino ed altre che sono decisamente carenti. Tralasciando su andamento climatico, microclima, terreno e forma di allevamento (che sono comunque, si, importanti), la principale discriminante che decide sulla quantit di tannino contenuta in un rosso la variet duva con la quale prodotto.











 


 


 


Il mio amato Nebbiolo, ad esempio, unuva estremamente tannica e non raccomanderei di servire un vino ottenuto da questa a basse temperature.
Il mio (altrettanto) amato Pinot Nero unuva che solitamente non molto carica di tannino: un bel Pinot Nero dellAlto Adige (ad esempio quello di Gottardi) servito fresco (fra i 15C e i 16C pu andare, non esagerare col freddo) un gran bel bere nelle sere destate.


Altri esempi italiani? Qualche Barbera piemontese leggero e giovane (non barricato per cortesia), o un Grignolino, o una bella Bonarda dellOltrep Pavese. Scendendo per lItalia geografica, i Sangiovesi di Romagna, molto pi leggeri dei toscani, ma anche qualche toscano pu andare (il Governo di Castellare di Castellina per esempio), una Vernaccia di Serrapetrona marchigiana o un bel Piedirosso campano (guarda che sia giusto dellanno scorso per evitare di incappare in un esempio magari invecchiato in legno e pi strutturato). Sempre in Campania, un buon Lettere o un Gragnano della penisola Sorrentina, come quelli dellazienda Grotta del Sole, sempre molto buoni.


Vedi, il rosso servito fresco non un miraggio, limportante il capire perch di certi usi e costumi. Tipo quello di bere bianco con il pesce. Perch? Perch lo iodio contenuto in quantit variabile nei pesci, reagisce malamente conIl tannino, sempre lui. Quando iodio e tannino si incontrano nella tua bocca, ne risulta uno sgradevole gusto metallico.
Ma se si tratta di un rosso senza (quasi) tannino alloraBuon divertimento.


Salute!


( Fonte : Affariitaliani )







 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.