L’industria che sta cambiando volto. Il Vecchio Mondo sta perdendo lo scettro anche nella produzione. In ascesa la Cina. Nuovi consumatori e cambiamenti climatici mettono a rischio il nettare degli dei.
Il nettare degli dei potrebbe essere a rischio carestia. Lo dice uno studio sull’industria id settore di JP Morgan.
Non solo, la stessa industria del vino sta velocemente cambiando volto. Ci sono più di un milione di produttori di vino nel mondo che producono 2,8 miliardi di casse di vino ogni anno. La domanda internazionale è di quasi 3 miliardi di casse l’anno, ed è in aumento. Rispetto a pochi anni fa, l’industria sta però cambiando volto, il vecchio mondo sta gradualmente perdendo lo scettro e stano emergendo nuovi Paesi sia sul fronte della produzione che del consumo. La Cina, tra questi, è in pole position. Francia, Italia e Spagna dominano ancora la classifica dei produttori, ma hanno perso qualche punto percentuale a favore dei nuovi Paesi emergenti nelle vigne. Tra questi anche la Cina che, lo scorso anno, ha prodotto 150milioni di casse di nettare geli dei. Pechino è ormai seconda solo agli Stati Uniti tra i nuovi produttori di vino del mondo, a seguito di un aumento astronomico da livelli prossimi allo zero a metà degli anni 1990.
Quanto al consumo, i nuovi mercati tra cui appunto la Cina insieme ai cambiamenti climatici rischiano di lasciare assetati i consumatori. Nel 2012, l’industria del vino ha registrato la sua carenza più marcata degli ultimi 40 anni: la domanda ha superato l’offerta di 300 milioni di casse circa. La produzione mondiale di vino, secondo quanto riporta JP Morgan, è in calo dal picco del 2004. “I dati suggeriscono ci può essere offerta insufficiente a soddisfare la domanda nei prossimi anni, come annate correnti vengono rilasciati” conclude il reparto il rapporto.
( Fonte www.professionefinanza.com )