Vino, Consumatori a De Castro: Garantire trasparenza 27/09/2006 – 15:34 Le associazioni dei consumatori hanno inviato una lettera al Ministro della Politiche Agricole e forestali, Paolo De Castro per esprimere dissenso in merito al decreto che ha affidato ai Consorzi di Tutela l’incarico dei controlli sui vini a denominazione di origine. Per i Consumatori i Consorzi non offrono le necessarie garanzie di terziet e indipendenza e di trasparenza. Ministro De Castro firma decreto su controllo vini di qualit |
Le associazioni dei consumatori (Assoutenti, Adoc, Adiconsum, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Legaconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino) hanno inviato una lettera al Ministro della Politiche Agricole e forestali, Paolo De Castro per esprimere dissenso in merito al decreto che ha affidato ai Consorzi di Tutela l’incarico dei controlli sui vini a denominazione di origine. Per i Consumatori i Consorzi in quanto enti privati di diretta emanazione dei produttori non offrono le necessarie garanzie di terziet e indipendenza e di trasparenza. Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera: “Signor Ministro, Anche nell’ultimo incontro al Ministero del 15 giugno abbiamo ribadito che la riunione negli stessi soggetti delle figure di controllati e controllori viola i pi elementari principi di trasparenza. Inoltre, riteniamo il provvedimento contrastante sia con l’orientamento della Commissione europea, la quale anche di recente si espressa per un maggior rigore attraverso un ravvicinamento della materia dei vini a quella delle DOP/IGP (si veda la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 22.06.2006), sia con la stessa legge attualmente in vigore, la n. 164 del 10.02.1992, la quale (art. 19), accanto ai compiti di tutela e di valorizzazione, assegna ai Consorzi in materia di controlli semplici funzioni propositive e consultive nei confronti delle Regioni e Camere di commercio interessate. Oltre a queste considerazioni di sistema abbiamo ragione di ritenere che il tutto si tradurr, oltre che in controlli meno attendibili, anche in pi alti prezzi dei prodotti, visto che le strutture di controllo non saranno pi soggetti pubblici capaci di assicurare costi contenuti ma organismi di diversa dimensione e consistenza che dovranno replicare gravi oneri di personale, attrezzature e costosi software dedicati, che saranno i consumatori a pagare. E’ evidente quindi che nel vivace contenzioso che si profila non potremo fare a meno di schierarci contro il Ministero. Francamente la decisione ci sembra inspiegabile nel merito, nei tempi (era cos urgente emanare il decreto a Ferragosto?) e soprattutto nel metodo, per il quale abbiamo seri motivi di disappunto e di profonda delusione rispetto alle nostre aspettative. |
( Fonte helpconsumatori )