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Vino e pesticidi: condanna a Bordeaux

Un’operaia francese, Sylvie Sorneau, ha vinto dopo sette anni la sua battaglia contro i pesticidi usati nei vigneti.

 

Il suo caso è destinato ad essere un punto di riferimento giudiziario importante per i produttori di vino. Sylvie lavorava per Château Monestier La Tour. Nel giugno del 2007, dopo aver lavorato 12 ore spargendo pesticidim , si era sentita male ed era stata ricoverata: vomito e vertigini. La diagnosi: intossicazione da pesticidi. Aveva citato in giudizio l’azienda (26 ettari sulla Côtes de Bergerac), davanti al Tribunale di Bordeaux. Nell’ottobre scorso, il Tribunale le ha dato ragione. L’azienda ha impugnato la sentenza. Poi, dopo un cambio nella proprietà, ha rinunciato all’appello e la sentenza è quindi diventata esecutiva.

 

“Questa è la prima sentenza in Francia su settore agricolo e pesticidi – ha detto l’avvocato di Sorneau, Stephane Cottineau, a Decanter.com – è molto importante in quanto stabilisce la scala delle responsabilità, e apre la strada ad altre vittime in situazioni analoghe”. In questo caso è stata riconosciuta la “colpa grave e imperdonabile del datore di lavoro”.

 

 

Château Monestier La Tour

In Francia era già stato riconosciuto il legame tra la sindrome di Parkinson e l’Alzheimer nei viticoltori e l’uso di pesticidi. Ora il passo avanti consiste nell’attribuire all’imprenditore agricolo responsabilità precise, in caso del mancato rispetto delle regole che limitano l’esposizione dei lavoratori ai fitofarmaci. La Francia Usa in modo massiccio queste sostanze in agricoltura: 62.700 tonnellate l’anno, secondo i dati del 2011. E in Italia? Secondo Coldiretti “siamo il primo paese al mondo per la sicurezza delle nostre produzioni ortofrutticole rispetto alla presenza di antiparassitari grazie alla formazione professionale dei nostri agricoltori ed a fitofarmaci che hanno caratteristiche sempre meno impattanti per la salute e l’ambiente”. Siamo anche il secondo paese in Europa per le produzioni biologiche. Anche se ogni tanto si scoprono aziende bio non proprio corrette, come ha scoperto Angiolino Maule di VinNatur.

 

 

( Fonte divini.corriere.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

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>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.