Home Concorsi CONCORSI ENOLOGICI Il Pinuàr di Tiare conquista The Global Pinot Noir Masters a Londra

Il Pinuàr di Tiare conquista The Global Pinot Noir Masters a Londra

Quando ha iniziato a vinificare il Pinot Nero alla sua maniera, robusto e intenso, Roberto Snidarcig ha ottenuto apprezzamenti nelle sue terre a cavallo tra il Collio e la Slovenia. E però quella forza tutta friulana in un vino complesso non riscontrava il gradimento di critici e palati internazionali.

 

Allora ha cambiato tutto, ha studiato l’eleganza dei grandi francesi e alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: il Pinuàr 2015 dell’azienda Tiare di Dolegna del Collio ha conquistato il The Global Pinot Noir Masters 2017 di Londra. Il vino firmato da Snidarcig è l’unica medaglia d’oro italiana al prestigioso concorso che da una quindicina d’anni vede competere i migliori Pinot Noir internazionali.

 

Un banco di prova internazionale

Erano circa 200 le etichette di tutto il mondo che partecipavano al concorso, giudicate da un qualificato panel di Masters of Wine, Master Sommeliers e senior buyers, che hanno assegnato medaglie di bronzo, argento e oro alle migliori.

Il Pinuàr dell’azienda friulana si è guadagnato l’ambiti riconoscimento nella categoria Oaked Red Pinot Noir. Prodotto con uve di Pinot Nero 100% provenienti dalle vigne di Dolegna del Collio, il Pinuàr è il frutto di un paziente lavoro di ricerca condotto da Roberto Snidarcig sul Pinot Nero.

“Nel nostro lavoro abbiamo un solo colpo in canna all’anno – rimarca Snidarcig, che anche del Pinuàr segue personalmente la vita dalla vigna alla cantina – Per questo lo studio enologico richiede tanta pazienza e un po’ di fortuna. Io mi sono intestardito a studiare i maestri internazionali, soprattutto i francesi, e alla fine ho capito quali note valorizzare per avvicinarmi al gusto internazionale”. Le uve, raccolte a mano all’inizio di settembre, vengono fatte macerare per una decina di giorni. Il 40% del mosto matura in botti di rovere per sei mesi, mentre il restante 60% si affina in acciaio. Ne deriva un vino molto fine ed elegante, dal colore rubino in trasparenza, con profumi speziati di frutti rossi e una presenza quasi impercettibile del passaggio in legno.

Dopo l’affermazione al Concours Mondial du Sauvignon di Bordeaux con il Sauvignon 2013, Tiare si è dunque presentato al recente Vinitaly con un altro asso nella manica e l’attenzione degli operatori non è mancata nel padiglione della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

L’azienda e i vini

L’azienda Tiare si estende su circa 10 ettari vitati e abbraccia due delle zone Doc più interessanti del Friuli Venezia Giulia: il Collio, vocato alla produzione di bianchi per il terreno marnoso e il microclima, e l’Isonzo, le cui ghiaie sono habitat ideale per i rossi.

Roberto Snidarcig interpreta il terroir di queste due Doc per produrre vini di spiccata personalità, al cui carattere concorrono la felice esposizione e la composizione geologica dei terreni dove ha impiantato le viti e la meticolosità del suo lavoro in vigna e in cantina.

La produzione di circa 100mila bottiglie annue. La gamma dei vini spazia dai bianchi Sauvignon (45% della produzione), Malvasia, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Friulano e Chardonnay, ai rossi Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Schioppettino e Pinuàr.

 

 

( Fonte Il Sole 24 Ore )

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