Un vero grand cru classé di La Morra. 25 ettari di superficie, altitudine compresa tra 250 e 350 metri, esposizione sud/sud est, terreni appartenenti alle cosiddette marne di Sant’Agata, di tessitura calcareo/argillosa.
I vini che si ottengono sono contraddistinti da una spiccata personalità, pur mantenendo le caratteristiche di finezza ed eleganza quasi borgognone tipiche della maggior parte dei Baroli lamorresi.
Il vino si offre nel calice di un bel colore granato piuttosto carico con evidenti riflessi rubino; olfatto ampio di rosa appassita, lamponi e fragoline di bosco, effluvi balsamici (menta), caffè in grani, tabacco e anice; bocca corrispondente, tessitura tannica di tutto rispetto, dolce e polverosa. Sorso pieno , rotondo e avvolgente, lungo finale con retrolfatto che si ripropone nelle note mentolate e di anice stellato. Un grande Barolo dalla grande vendemmia 1999, già godibilissimo adesso ma che riserva grandi sorprese per i prossimi 7-8 anni.
Gustiamolo in una fredda serata davanti al caminetto e una casseruola di lepre in civet, dopo aver ovviamente assaporato delle ricche pappardelle con il suo sugo.
( Fonte Alessandro Megna )