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Il mondo del vino è in lutto, scomparso Umberto Cesari

Il giorno dell’inaugurazione della 53° Edizione del Vinitaly di Verona, è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia e di quanti lo hanno conosciuto, Umberto Cesari produttore di ottimi vini a Castel San Pietro Terme (Bo ).

 

Una passione che si tramanda di generazione in generazione. Approdato al vino per passione, all’inizio degli anni ’60, ha dedicato la sua vita alla vitivinicoltura, in particolare specializzandosi sui vitigni autoctoni. Partito con pochi mezzi e molto entusiasmo, in un momento in cui la qualità e la tipicità erano concetti lontani dalla Romagna, è riuscito negli anni a conquistare il ruolo di ambasciatore del Sangiovese nel mondo.

Sono otto i poderi di proprietà : Miravalle, Tauleto, Liano, Laurento, Parolino, Claterna,  Casetta e Cà Grande per un totale di ben 355 ha vitati, protetti da una serie di rocce di argilla, chiamati in loco i Calanchi Azzurri. Siamo nella primissima Romagna, al confine con l’Emilia, una zona che ha fatto conoscere la forza e qualità del sangiovese se ben coltivato e vinificato, Cesari ne è stato un pioniere nei primi anni ’70.

 

Pochi altri sono stati i pionieri della viticoltura emiliano-romagnola, ricordo Mario Pezzi della Fattoria Paradiso di Bertinoro, Stefano Ferrucci di Castelbolognese, Enrico Vallania e Carlo Gaggioli di Zola Predosa che per primi impiantarono barbatelle di Cabernet Sauvignon, portate direttamente da un viaggio a Bordeaux.

 

 

 

Oggi l’azienda produce 4 milioni di bottiglie, di cui un 80% vola all’estero, è rimarrà salda nelle mani della moglie Giuliana, del figlio Gianmaria (già da anni ai vertici) e della figlia Ilaria, ai quali vanno le nostre piu’ sentite condoglianze. Il mondo del vino oggi è piu’ povero, perchè ha perso un pioniere della qualità, uno dei suoi migliori interpreti.