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Vino, siccità e gelo fanno crollare la produzione ai livelli del 1961

 

 

 

AGI – Nel 2023 siccità estrema, gelo e piogge hanno fatto crollare la produzione mondiale di vino del 10%, che ha toccato così il suo livello più basso dal 1961, ma non tutti i paesi sono stati colpiti allo stesso modo. I cali produttivi maggiori sono stati registrati in Italia e in Spagna, mentre in Francia è cresciuta, facendo dell’Hexagone il primo produttore di vino al mondo. Nel contempo, anche i consumi di vino non sono mai stati così bassi da 30 anni a questa parte. I dati, resi noti dall’Organizzazione mondiale del vino (OIV), indicano che in tutto i viticoltori hanno prodotto 237 milioni di ettolitri, il risultato più basso degli ultimi 62 anni.

 

 

 

Ma è difficile stabilire con precisione in che misura il recente calo dei consumi sia un riflesso del mercato nel breve o nel lungo periodo”, ha sottolineato Barker. Su base pro capite, i maggiori consumatori sono i portoghesi, i francesi e gli italiani. Le esportazioni di vino sono diminuite del 6% in termini di volume, raggiungendo il livello più basso dal 2010, con un calo di bottiglie, cubi e vini sfusi usciti dal Cile, dal Sudafrica e dalla Francia.

 

 

( Fonte Agi.it )