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Riciclaggio tra le vigne: arrestati il “re del vino” e altri 6, maxi sequestro da 20 milioni

Riciclaggio tra le vigne: arrestati il “re del vino” e altri 6, maxi sequestro da 20 milioni

 

 

Un’operazione, denominata “Malavigna”, iniziata all’alba di venerdì mattina, che ha portato all’arresto di sette persone e a un maxi-sequestro da 20 milioni di euro

 

( foto Massimo Argnani )

Un’operazione, denominata “Malavigna”, iniziata all’alba di venerdì mattina, ha portato all’arresto di sette persone e a un maxi-sequestro da 20 milioni di euro. La Direzione Investigativa Antimafia di Bologna, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Ravenna Alessandro Mancini e dal Sostituto Lucrezia Ciriello, ha individuato e disarticolato un gruppo criminale ritenuto specializzato nel riciclaggio di ingenti capitali di provenienza illecita e nelle frodi fiscali perpetrate mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

 

L’attività di venerdì ha portato all’arresto in carcere del noto imprenditore vitivinicolo faentino Vincenzo Secondo Melandri, risultato per le accuse a capo del sodalizio e catturato a Manduria (Taranto), nonché dei cerignolani Gerardo Terlizzi (56 anni), fratello del più noto Giuseppe, reggente dell’ex-clan Piarrulli-Ferraro, e dei fratelli Pietro e Giuseppe Errico (55 e 66 anni), anch’essi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti vicini al clan operante nella provincia di Foggia. Tra gli arrestati, posti ai domiciliari, anche Roberta Bassi, 53enne compagna e socia in affari dell’imprenditore faentino, Rosa D’Apolito, 56enne di Monte Sant’Angelo e Ruggiero Dipalo, 50enne di Cerignola, considerati stabilmente al servizio dell’associazione e delle sue esigenze operative, col ruolo del cosiddetto “testa di legno”, ovvero una sorta di prestanome.

 

( Fonte Ravennatoday )

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