L’Italia registra un -12% per i vini fermi, la Francia -36% e la Spagna -9%. In contro tendenza la Nuova Zelanda con + 40% ed il Cile con + 53%.
Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor
L’ osservatorio Vinitaly-Nomisma, che ha elaborato i nuovi dati delle dogane statunitensi per il 2019, ha rilevato che : «I dazi aggiuntivi statunitensi mettono nel caos l’export del vino. E a farne le spese, a dicembre, non sono solo i Paesi penalizzati in dogana ma anche l’Italia».
Secondo l’Osservatorio, la guerra commerciale Usa-Ue ha creato negli ultimi mesi una serie di dinamiche negative, e a farne le spese è stata anche l’Italia che a dicembre ha perso il 7% a valore rispetto al pari periodo dello scorso anno, con un -12% per i vini fermi. In questo circuito i produttori Ue segnano il passo, con la Francia che negli ultimi 2 mesi vede i propri fermi cadere a -36% e la Spagna a -9%. Per contro, volano le forniture da parte del Nuovo Mondo produttivo, con la Nuova Zelanda che sale a +40% a valore e il Cile, a +53%.