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Vino adulterato: chiesti 9 rinvii a giudizio

Ancora una volta dobbiamo registrare questo tipo di reati, ancor piu’ gravi perchè riguardano generi alimentari e bevande !

 

 

 

Questi truffaldini, commercializzavano vino di scarsa qualità, fortificandolo con l’aggiunta di alcol, poi lo vendevano come  vino pregiato quale Brunello di Montalcino, Chianti Docg ed addirittura Sassicaia, il supertuscan per eccellenza.

Al termine dell’inchiesta condotta dai carabinieri del Gruppo tutela della salute di Roma e del Nas di Firenze e coordinata dalla Dda fiorentina, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per 9 persone. L’inchiesta, avviata nel 2015, portò all’arresto di 3 persone ai domiciliari, mentre altre 7 vennero iscritte nel registro degli indagati. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere per frode in commercio, alla contraffazione di marchio e origine del vino, commercio e vendita di sostanze non genuine e riciclaggio.

Il vino dopo essere stato adulterato e fortificato con l’aggiunta di alcol, veniva imbottigliato in un’azienda di Empoli, apposte false etichette prima di inviarlo nei depositi in Lazio , dove sembra ci fossero agganci con l’organizzazione chiamata ” mafia Capitale ” ed in Emilia Romagna. Da qui veniva esportato all’estero, in special modo Costa Rica.

 

 

 

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