Liberamente tratto dal sito consortile Colli Orientali
Siamo in Friuli Venezia Giulia a pochi chilometri da Udine e da località balneari ben note ai turisti italiani e stranieri, come Lignano e Grado, è possibile dedicarsi a un tipo di turismo diverso, adatto a quanti vogliono scoprire le tradizioni e la storia di terre ricche di bellezze naturali e di tesori artistici.
Dalle pendici del monte Bernadia, a nord, fino allo Judrio che segna il confine tra le province di Udine e di Gorizia, c’è solo l’imbarazzo della scelta: scoprire i ruderi di castelli medievali nei dintorni di Attimis, visitare monumenti religiosi come la Pieve di San Gervasio a Nimis o l’Abbazia di Rosazzo, Cividale con le sue vestigia romane e longobarde…
Per gli sportivi, o per chi più semplicemente ama la natura, un’infinità di sentieri da percorrere in mountain-bike o tranquillamente a piedi, in un paesaggio dove armoniosamente si alternano boschi e vigneti.
Vigneti che, inevitabilmente, ci riportano al vino. Gli oltre 2000 ettari vitati di questo territorio sono stati ribattezzati “Parco della vite e del vino”, felice sintesi di un progetto che vuole garantire alla vitivinicoltura il massimo dello sviluppo nell’ambito di una gestione integrata delle risorse economiche ed ambientali; una integrazione nella quale il turismo enogastronomico ha una parte importante.
In questo progetto di sviluppo, è importante far conoscere le risorse del territorio; un compito al quale, con questo sito, il Consorzio tutela vini “Friuli Colli Orientali e Ramandolo” che dal 2014 ha sede a Corno di Rosazzo presso la storica Villa Nachini-Cabassi, vuole certamente contribuire.
Il Consorzio riunisce circa 200 soci, dei quali circa i 3/4 sono imbottigliatori. Dai loro vigneti (2.000 ettari iscritti all’albo) producono oltre 80 mila ettolitri di vino DOC, dei quali almeno il 30 per cento viene commercializzato all’estero. Un’esportazione destinata prevalentemente ai paesi europei, ma che non esclude paesi quali gli Stati Uniti o il Giappone.
DUE AZIENDE IN EVIDENZA
Ho scritto in passato di queste due aziende dei Cof, leggi qui : https://www.winetaste.it/?s=scubla+roberto
ed anche qui : https://www.winetaste.it/?s=la+viarte
ancora oggi le ripropongo all’attenzione, perchè sono una garanzia di qualità costante nel corso degli anni.
AZIENDA ROBERTO SCUBLA
Via Rocca Bernarda, 22 – 33040
Ipplis di Premariacco, Udine
Tel. +39 0432 716258 – Cell. +39 335 6919043
Fax +39 0481 99153
web : https://www.scubla.com/contatti/
Email : info@scubla.com

Le notizie aziendali qui : https://www.scubla.com/azienda/our-history/
VINO “ POMEDES “ bianco Friuli Cof Doc 2017 gr. 13,5
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Un blend di 60% Pinot Bianco, 30% Friulano e 10% Riesling Renano, dalle migliori selezioni dell’anno. Fermentato in barriques e tonneaux di legno al 50% nuove, subiscono frequentemente “batonage” manuale per 7 mesi, poi il vino viene assemblato e affinato in vasche d’acciaio per un altro anno.
Colore paglierino di buona intensità, limpido e brillante ; naso intenso, netto e franco, con note di frutta a pasta gialla, in sottofondo emergono note eleganti di fiori di campo, erbe mediterranee ; il sorso è pieno, di bella soddisfazione, equilibrato ed intenso, invitante. Lungo nel finale di bocca da classificare Eccellente 92/100
Complimenti a Roberto Scubla per questa realizzazione !
AZIENDA LA VIARTE
Via Novacuzzo, 51 –
33040 Prepotto (UD)
Telefono +39 0432 759 458 Fax +39 0432 753 354
E-mail : laviarte@laviarte.it
Web : https://www.laviarte.it/contatti/
Le notizie aziendali qui : https://www.laviarte.it/campagna/
VINO “ COF FRIULANO 2017 LIENDE“ GR.14
Friulano non è altro che il nostro Tocai, ma avendo noi italiani “ brava gente “ perso una causa intrapresa circa 20 anni fa, nei confronti dell’Ungheria sulla primogenitura del nome tocai, ci siamo mossi male e tardi, per cui la Ue ci ha “ vietato “ di usare il nome “ Tocai “.
Sappiamo benissimo che le due tipologie di vini non hanno nulla in comune, essendo quello ungherese tipo passito dolce, mentre quello friulano secco ; addirittura, da ricerche accurate anni fa, sembra che le prime barbatelle di tocai siano partite proprio dal Friuli Venezia Giulia per essere poi impiantate in Ungheria.
SCHEDA TECNICA QUI : https://www.laviarte.it/prodotto/friulano-liende/
