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Vini Moser: «Oggi la qualità dei nostri prodotti ha superato la fama di Francesco»

La cantina produce ogni anno 170mila bottiglie. Carlo Moser, figlio di Francesco: «Lo “Sceriffo” non lo ammetterà mai ma è orgoglioso di noi. I nostri vini affermati per la qualità del prodotto»

 

a dx Carlo Moser, a sx Matteo l’enologo

«Dal 2011 a oggi abbiamo cambiato passo, mio cugino Matteo e io siamo finalmente riusciti ad affermare i vini soprattutto per la qualità del prodotto e non per il nome del campione sportivo, ovvero Francesco Moser, mio padre. Siamo riusciti a cambiare questo paradigma e ne siamo entusiasti: oggi il vino del ciclista è un plus, ma non è più la cosa determinante». A parlare è Carlo Moser, alla guida assieme al cugino enologo dell’omonima cantina di famiglia, che quest’anno festeggia 45 anni di attività, fondata nel 1979 dall’esperienza di Diego Moser e dalla passione dell’ex campione del ciclismo Francesco, cresciuti nella tradizione contadina della Valle di Cembra.

 

Trentodoc

«Quello che ci ha consentito di fare questo cambiamento – prosegue Carlo – è il fatto che da una ventina di anni abbiamo lavorato sulla viticoltura, sull’enologia, su investimenti in cantina e sulla comunicazione, scegliendo di puntare tutto sul Trentodoc. L’insieme di queste cose finalmente stanno pagando. Ci abbiamo messo dedizione e costanza, un impegno che finalmente ha portato i suoi frutti». Così, dalle 70-80mila bottiglie prodotte nel 2011 oggi la cantina Moser è arrivata a produrne circa 170mila all’anno, di cui 100mila di metodo classico (nel 2011 erano 10-15mila). Una scelta, fa sapere il direttore della cantina, «che ha portato anche a un aumento considerevole in termini di valore». Insomma, dopo 45 anni, i vini dello Sceriffo – questo il soprannome del ciclista, dovuto alle sue doti di leadership durante la corsa – oggi si spogliano della fama del campione per brillare di luce propria e lo dimostrano anche gli ultimi premi ricevuti: i Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il Trentodoc Nature 2018 e i 5 Grappoli di Bibenda per il Trentodoc Blauen Blanc de Noirs.

 

Ignazio il pr

Francesco è contento di questo cambio di paradigma all’insegna della qualità? «Non lo ammetterà mai, ma i suoi amici mi dicono che è orgoglioso», racconta il figlio Carlo, che per accreditare la qualità dei suoi vini ha dovuto scardinare non solo la figura paterna, ma anche quella del fratello Ignazio, personaggio televisivo arrivato alla ribalta nel 2017 con il Grande Fratello, dove ha conosciuto e si è innamorato di Cecilia Rodriguez, con cui è convolato a nozze la scorsa estate. «È tutta la vita che sono “figlio di” e poi anche “fratello di” – dice sorridendo Carlo -. Sicuramente anche Ignazio ci ha dato una certa visibilità, ma onestamente l’anno in cui ha fatto il GF non abbiamo avuto un’impennata delle vendite. Ignazio è un grandissimo pr e sarebbe bello che lavorasse a tempo pieno per noi, ha grandi doti. Gli piace promuovere e portare in giro i nostri vini, non perde occasione di crearci contatti e occasioni e sicuramente in questo ci aiutato tanto».

L’idea della bottiglia per Ignazio e Cecilia

Mai pensato di sfruttare la sua notorietà per creare un’etichetta dedicata a Ignazio e, magari, a Cecilia? «Certo, ne abbiamo parlato, ma alla fine Matteo e io abbiamo sempre voluto tenere la barra dritta, sulla strada della qualità e del posizionamento». In quest’ottica è nata anche l’ultima etichetta, Tracce Riserva Extra Brut, annata di debutto 2011, prodotto a partire dalle migliori uve Chardonnay dell’azienda e affina per undici anni in bottiglia su lieviti selezionati e un ulteriore anno post sboccatura.

Il percorso

«Ogni lavorazione, ogni nostra esperienza, ogni piccola innovazione tecnica lascia una traccia che affidiamo al tempo – conclude Carlo Moser -. Rispetto alle altre etichette dei nostri millesimati, che presentano un design elegante, netto e pulito, abbiamo esplorato forme differenti per creare un’etichetta coraggiosa, sincera e valoriale. Volevamo raccontare un percorso, la nostra filosofia, la nostra identità di vigneron. Sono queste le nostre “tracce”».

 

( Fonte  Corrieredeltrentino.corriere.it )

Annotazioni a margine

Sono stato in visita alla cantina Moser alcune volte, negli anni scorsi,

leggi qui ,  una azienda all’avanguardia, ben strutturata che produce ottimi vini bianchi, sia fermi che spumanti !

Cin cin con i vini di Francesco Moser e famiglia

RG