Ho scritto nel corso degli anni di “ Cagnulari “ , un grande vitigno a bacca rossa della Sardegna, leggi qui : https://www.winetaste.it/?s=cagnulari
Un vitigno un tempo molto coltivato nel nord della Sardegna, ma negli anni ’70 stava scomparendo, per lasciare spazio ad altri vitigni piu’ produttivi e/o alla moda ! Dobbiamo a Billia Cerchi, lungimirante viticoltore, la sua salvaguardia e rinascita. A questo proposito consiglio una lettura al link :
Sembra avere delle somiglianze genetiche con il mourvedre, coltivato nel sud della Francia, conosciuto in Spagna con il nome di monastrell.
Il vitigno rosso Cagnulari fu introdotto in Sardegna probabilmente durante la dominazione Spagnola.
Si coltiva, nella provincia di Sassari, prevalentemente nella Nurra, nell’Anglona e, in minor quantità, nella Gallura. È un vitigno che non ha particolari esigenze nei confronti del clima, anche perché germoglia tardivamente, né della composizione del terreno.
Viene allevato generalmente ad alberello. La produzione è abbondante e abbastanza costante.
La maturazione è tardiva e cade verso la fine del periodo di raccolta delle uve.
Il grappolo è piramidale, composto, molto serrato; acini medio rotondi, buccia pruinosa, molto sottile, di colore nero, polpa molle di buon sapore .
Vino Pinta Isola dei Nuraghi Igt “ Cagnulari 2022 Gr. 15,5
Consiglio l’apertura almeno 20 minuti prima, per fare evaporare i fumi dell’alcol.
Rosso granato con sfumature rubino sull’unghia ;
naso intenso, accattivante, frutta a bacca rossa, spezie in bella armonia ;
bocca calda, succosa, intensa, sapida, tannini fini in via di integrazione, fa salivare a lungo.
Un grande vitigno il cagnulari, un grande vino questo “ Pinta “, la famiglia Cherchi è una antesignana del vitigno “ cagnulari “ e questa realizzazione ne dimostra tutta la grandezza !
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok