Ripropongo questo articolo del collega giornalista del vino Franco Ziliani, in quanto noi free lance del settore siamo tutti nelle stesse condizioni, per cui lo faccio mio onde evitare inutili perdite di tempo e/o malintesi con gli uffici stampa e consorzi vari !
Grazie e buona lettura
Roberto Gatti
“E se noi giornalisti e comunicatori del vino smettessimo di fare beneficenza?
Permettetemi l’autoreferenzialità, ma se non sfrutto il MIO blog per queste occasioni, quando devo usarlo? Voglio tornare, concedetemi solo poche righe, su una vicenda di carattere professionale.
Noi giornalisti free lance, ovvero sia non dipendenti da nessun giornale, viviamo delle nostre collaborazioni (qualcuno anche di consulenze per aziende e consorzi) e quando ci spostiamo per partecipare a qualche manifestazione lo facciamo totalmente a spese nostre. Benzina e autostrada (sempre più care) non ce le regala (ancora, e temo non accadrà mai) nessuno.
Succede, ed è singolare, che ad esempio alle anteprime toscane di febbraio invitino giornalisti stranieri provenienti dall’altra parte del mondo e invitarli comporti spendere per BIGLIETTI AEREI somme considerevoli, ed invitino nel contempo giornalisti italiani che vengono in auto.
Però i 1000 e più euro di aereo per il russo, il giapponese, l’americano, il coreano, vanno benone, il puro rimborso spese di benzina e autostrada a chi viene da Milano o Roma o da Palermo nada. Evidentemente considerano la presenza degli stranieri molto più importante di quella di noi italianuzzi…
Poiché vedo che questa prassi, complice la crisi e le restrizioni dei budget sta riprendendo piede, e continuo a ricevere gentilissimi inviti di uffici stampa che pretenderebbero che da Bergamo, dove vivo, partissi alla volta di Venezia, Trieste, Roma, per una cena, la presentazione di un vino, un’iniziativa il più delle volte tranquillamente perdibile, altro che must!, desidero informare, cosa che non fregherà niente ai lettori del blog, ma sarà indicativo per i tanti studi di p.r. e gli uffici stampa vari che leggono Vino al vino e Lemillebolleblog, che il sottoscritto, come ha già fatto in passato, ha deciso di adottare nuovamente una misura non solo di sopravvivenza economica, ma di rispetto verso me stesso ed il mio lavoro.
Ovvero di partecipare, nel caso di spostamenti di centinaia di chilometri, solo ad iniziative dove sia chiaramente compreso, senza doverlo “elemosinare” il puro rimborso (nessuno vuole farci la “cresta” o guadagnarci sopra) delle spese di trasferta (autostrada o km. percorsi e benzina) sostenute.
Altrimenti, cosa che non creerà alcun problema, perché nessuno è insostituibile, tanto più la mia trascurabile persona, a nessuno, – Sma almeno mi eviterà di ricevere telefonate inutili. Come si dice: patti chiari, amicizia lunga.
( Fonte Vinoalvino.org )