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CONTESA : DEGUSTAZIONE VERTICALE DI PECORINO

Occupandomi di vino , da molti anni, a memoria ricordo due produttori che possiamo definire “ capostipiti “ per il recupero e la valorizzazione del vitigno “ pecorino “.

Vi sto scrivendo del produttore marchigiano Guido Cocci Grifoni, di cui ne ho scritto a piu’ riprese qui : https://www.winetaste.it/?s=cocci+grifoni

e del produttore abruzzese Rocco Pasetti dell’azienda Contesa, di cui a piu’ riprese ne ho scritto negli anni qui : https://www.winetaste.it/?s=contesa

Vista la curiosità che questo “ nuovo “ vitigno attirava da parte dei consumatori, si sono poi interessati alla creazione di nuovi impianti centinaia di aziende sparse tra le Marche e l’Abruzzo, terre d’elezione del vitigno, a tal punto che nel 2010 il censimento ampelografico citava 1114 ha di coltivazione del vitigno.

Tra le diverse ipotesi sull’origine del nome “Pecorino” troviamo quella che fa risalire il significato alla forma “allungata” dei grappoli dell’omonima uva. I grappoli del vitigno “Pecorino” sono infatti costituiti da un corpo centrale più massiccio e due propaggini laterali.

 

Questa conformazione dei grappoli, come si può notare dall’immagine, sembrerebbe ricordare la forma della testa di una pecora.

 

Azienda Contesa

Strada delle Vigne, 28 –

C.da Caparrone Collecorvino, Italia

info@contesa.it

Web : https://contesa.it/

T +39 (0) 85 8205078
F +39 (0) 85 8205902

L’ interessante storia aziendale è riportata al link 

 

VERTICALE PECORINO DOC CONTESA ANNATE 2012- 2016- 2019

ANNO 2012 PECORINO ABRUZZO DOC GR.13

 

Nove anni di invecchiamento incominciano ad essere tanti per un bianco, ma questa bottiglia ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, la capacità di tenuta negli anni di queste tipologie di vino, se prodotte come si deve.

E’ teoria consolidata che, almeno il 75% della qualità di un vino, si ottenga direttamente dalla vigna, poi un bravo produttore / enologo ( come in questo caso ), non deve fare altro che conservare e mantenere quanto ottenuto in vigna, senza cercare scorciatoie e/o aggiunte in cantina.

La scheda tecnica di questo vino recita :

VITIGNO Pecorino 100%

ZONA DI PRODUZIONE Vigneto al Lago, Collecorvino (PE) / 200 mt

TERRENO Argilloso limoso

ALLEVAMENTO Filare; guyot semplice

DENSITÀ 5400 ceppi / ha

RESA100 q.li / ha

VENDEMMIA Fine settembre

VINIFICAZIONE Le uve sono pigiate e lasciate per circa 8 ore in

macerazione pellicolare, a bassa temperatura

AFFINAMENTO 6 mesi in bottiglia

ANALISI Grado alcolico 13,00% vol.

Acidità 5,50 gr./lt.

Zuccheri residuali 1,15 gr./lt

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Colore paglierino di bella tonalità, intenso con riflessi dorati ;

naso intenso, integro, impeccabile, note leggermente tostate, mandorla amara ;

in bocca è in perfetta forma a 9 anni dalla vendemmia, impeccabile, equilibrato, intenso nel centro bocca, fa salivare a lungo.

Una bella sorpresa lo stato di conservazione di questo “ pecorino “, da classificare  Ottimo/Eccellente 90/100

ANNO 2016 PECORINO DOC GR.13

 

Paglierino in bella tonalità : naso intenso, franco ed integro, con note di frutta a pasta gialla ;

bocca armonica, invitante, sapida, tipica del vitigno, medio/lunga la persistenza palatale finale. Ottimo/eccellente 89-90/100

ANNO 2019 PECORINO DOC GR.13

 

Paglierino chiaro ; naso intenso, pulito, franco, con note di frutta a pasta bianca ; bocca equilibrata, molto invitante e gradevole, ritornano le note intercettate al naso : pera, gelsomino. E’ sapido ed emerge nel centro bocca una leggerissima e quanto mai piacevole nota “ tannica “, ci fa salivare a lungo nel finale di bocca.

Stappato a pranzo e ridegustato alla sera è migliorato in maniera sorprendente, per cui consiglio di aprirlo almeno 20 minuti prima del consumo, in quanto si è allungato in maniera notevole.  Eccellente 94/100

Una bella carrellata di questo vino che bene si conserva anche a distanza di molti anni, che si esprime al meglio nei primi 3 anni di vita, in quanto non tutti i consumatori o appassionati vanno alla ricerca delle note terziarie dovute all’invecchiamento, ma preferiscono note fresche, floreali e fruttate !

Complimenti a Rocco Pasetti ( enologo ) ed a tutto il suo staff !

Roberto Gatti