Home Bianco Abruzzo IL TREBBIANO TRA I GRANDI VITIGNI ITALIANI

IL TREBBIANO TRA I GRANDI VITIGNI ITALIANI

Sono diverse le declinazioni del vitigno “ Trebbiano “ : sulle coste del Lago di Garda viene chiamato “ Turbiana o Lugana“, in zona limitrofa troviamo “ il Trebbiano di Soave “, spostandoci piu’ a sud troviamo il Trebbiano Toscano, il Trebbiano Romagnolo, il Trebbiano d’ Abruzzo ecc.

 

 

 

Resta il fatto che negli anni, come è successo per tanti altri vitigni, l’elevata produzione per ettaro non consentiva una grande qualità, infatti è un vitigno molto vigoroso ; negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una graduale e costante diminuzione delle produzioni/ha con un innalzamento considerevole del livello qualitativo, grazie anche alle piu’ moderne tecniche enologiche !

STORIA E DIFFUSIONE

Ancora una volta è l’instancabile Plinio il Vecchio che nel suo “Naturalis Historia” ci parla per primo del vinum trebulanum, vino a bacca bianca la cui etimologia deriverebbe da “trebula” (casale o fattoria) dunque “vino di paese”, o “vino casareccio”.

Qualcuno farebbe derivare l’etimo alla “ Val Trebbia “ nel piacentino, da qui il nome trebbiano, sarà poi nel 1595 che Andrea Bacci, nel suo “De Naturali Vinorum Historia de Vinis Italiae” farà riferimento a questo vino come proveniente da Trebula (Treglia) in Campania, nell’odierna Capua. Secondo altri sarebbe di origine etrusca e sarebbe poi diventato il vino dei legionari, grazie alle rese abbondanti che assicurava.

Una cosa è indubbia: il Trebbiano è un vitigno plurisecolare, molto diffuso sui colli romagnoli e dal ceppo del Trebbiano sarebbero nati differenti vitigni, tutti simili tra loro e coltivati in tutta la penisola. Certamente la zona di origine del trebbiano incide sensibilmente anche sui metodi di coltivazione delle viti. In base alle tradizioni locali e alle condizioni climatiche, il trebbiano viene quindi coltivato in base alla sua provenienza.

TREBBIANO VITIGNO PLASTICO

Quest’ampia diffusione del Trebbiano si deve alla sua spiccata adattabilità alle diverse zone climatiche e territoriali che ne hanno permesso una grande presenza non solo in Italia, ma anche in alcune aree di Francia e California.
Il Trebbiano romagnolo è il vitigno più diffuso in assoluto in Romagna, con oltre 15.500 ettari, ovvero il 28% del totale vitato. In Italia ne abbiamo più di 44.000 ettari.

Le differenti tipologie di Trebbiano.
Sono diverse le tipologie di Trebbiano che possiamo trovare in Italia:
1)Trebbiano di Soave: vitigno diffuso nella provincia di Verona e Brescia e sulle sponde meridionali del lago di Garda. Sia grappolo, foglia ed acino hanno una grandezza media. La buccia è abbastanza spessa e consistente.
La maturazione dell’uva e la successiva vendemmia avvengono nei primi giorni di Ottobre. Lo si può trovare citato anche con i seguenti sinonimi: Trebbiano di Lugana, Trebbiano di Verona, Turbiana…

2) Trebbiano Giallo: questo vitigno sembra derivare dall’antica zona dei Castelli Romani ed è particolarmente diffuso nella provincia di Roma. La foglia, abbastanza grande, ha forma pentagonale. Il grappolo è mediamente grande e composto da acini sferici con buccia particolarmente ricca di pruina e di colore giallo dorato, con macchie marroni. Lo troviamo con i sinonimi di Tosterello, Trebbiano dei Castelli, Trebbiano di Frascati..

3)Trebbiano Romagnolo: ha origini antichissime e attualmente è il vitigno più coltivato in Romagna. Trova la sua massima diffusione in provincia di Ravenna, minore invece la sua presenza sui colli emiliani. Il Grappolo, la foglia e l’ acino sono di medie dimensioni. La buccia è pruinosa, consistente, di colore verde-giallognolo e talvolta leggermente ambrata. I sinonimi usati per la sua identificazione sono: Trebbiano della Fiamma e Trebbiano di Romagna. Il Trebbiano romagnolo e’ adatto non solo per la produzione di vini fermi, ma anche per vini base per spumanti.

Adatto anche per la produzione di brandy. La maggiore concentrazione di vigneti di Trebbiano si trova in provincia di Ravenna, con circa il 70-75% della superficie vitata. Questa varietà non viene certo annoverata tra quelle di pregio, ma possiede delle caratteristiche di adattabilità a diverse destinazioni enologiche (appunto vino bianco fermo, base spumante, brandy..) che ne fanno il perno della viticoltura di pianura. Si tratta di una varietà con caratteristiche di produttività e tolleranza alle crittogame che le hanno consentito di insediarsi in maniera importante e duratura in questo ambiente, con una buona gradazione.

4)Trebbiano D’ Abruzzo: originario del XVI secolo, questo vitigno lo si può trovare in tutto il territorio abruzzese con una buona diffusione in tutte le province (Pescara, Chieti, l’Aquila e Teramo). Preferisce crescere in zone moderatamente collinari (500-600 m s.l.m.) e le condizioni climatiche abruzzesi sono ideali per risaltare al massimo le peculiarità di questo vitigno. Si presenta con grappoli e acini mediamente grandi e lo si può trovare citato anche con il noto sinonimo di “Bombino”.

In Abruzzo cito , tra i tanti, i due trebbiano piu’ conosciuti e particolari, nel senso che vengono prodotti e vinificati artigianalmente come accadeva 50 anni fa : Emidio Pepe ed Edoardo Valentini. Una recensione al link: https://www.winetaste.it/il-trebbiano-di-valentini-lartigiano-del-vino/

5)Trebbiano Toscano: tra i Trebbiani descritti risulta essere forse il più diffuso a livello nazionale, con una maggiore concentrazione in Umbria, Lazio Toscana. Foglia e grappolo sono di medio-grandi dimensioni. L’acino ha forma discoidale, con buccia più o meno pruinosa, di media consistenza e di colore giallo-verde o giallo-rosato. Sinonimi sono: Albano, Bobiano, Biancame.. E’ vinificato sia in purezza sia in blend con altri vitigni nella produzione di tantissimi vini, bianchi, bianchi passiti e perfino di importanti vini rossi come il Carmignano DOC

DEGUSTAZIONE ALCUNI TREBBIANI

1 ) Ditta Avanzi Lugana Sirmione Doc 2020 gr.13

 

Già avevo avuto modo di testare alcuni prodotti di questa azienda gardesana, leggi qui :

https://www.winetaste.it/la-eccellente-lugana-riserva-2017-di-avanzi/

Questa lugana ci dimostra e ci conferma, ove ce ne fosse bisogno, che il vitigno “ trebbiano o turbiana “ è uno dei migliori vitigni a bacca bianca presenti in Italia. Ottime le performances che questo vitigno raggiunge in Abruzzo, nelle Marche ed in tutto il centro Italia !

L’ASSAGGIO

Paglierino di media intensità, limpido e brillante ; naso intenso, fresco, invitante, con note di litchi, agrumi, frutta a pasta bianca ;

il meglio lo dona alla gustativa : entra in punta di piedi e si distende in maniera orizzontale fino a coinvolgere tutte le papille gustative, sapido, intenso, accattivante, ritornano gli agrumi e la frutta a pasta bianca.

Molto persistente nel finale di bocca, da classificare Eccellente 93/100 !

Complimenti per questa eccellente realizzazione !

2 ) TENUTA ROVEGLIA LUGANA RISERVA 2017 “VIGNE DI CATULLO “ VQPDR GR.13

 

 

 

Paglierino di media intensità ; naso pulito, franco, netto, con piacevoli note di frutta a pasta bianca, vaniglia ;

in bocca entra in punta di piedi, per poi espandersi a ventaglio nel centro bocca, sapido, fa salivare a lungo. Da classificare Eccellente 92/100

Grande vitigno il Lugana o Turbiana o Trebbiano di Lugana !

Complimenti

Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.