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Salto di qualità possibile allungando la vita dei bianchi

A Corno di Rosazzo il Consorzio agrario Fvg riunisce 150 viticoltori per un incontro formativo. La sfida: vini in grado di invecchiare anche 10-15 anni

 

 

 

Se c’è una regione che può definirsi al top per i suoi vini bianchi è il Friuli Venezia Giulia”. A dirlo Riccardo Cottarella, presidente nazionale di Assoenologi, ospite del Consorzio agrario Fvg a Corno di Rosazzo. Nella cornice di Villa Nanchini Cabassi, ai 150 produttori riuniti dal consorzio di Basiliano, ha teso una sfida: “Il Friuli Venezia Giulia produce una ricca gamma di ottimi bianchi, può fare un salto in più allungandone la vita, dando vita a vini in grado di invecchiare anche 10/15 anni “, ha detto Cottarella, sottolineando che oggi grazie alla scienza e all’approccio sempre meno empirico di chi lavora in vigna, si può fare.

 

A Corno si è parlato dell’importanza della fertilizzazione dei terreni. Non fatta come un tempo, a occhio, ma con i nuovi metodi dell’agricoltura di precisione, forte di strumentazioni 4.0 capaci di restituire con esattezza la composizione dei terreni, lo stato di salute delle piante, compreso quello dell’apparato radicale e definire quindi dove e quanto concimare, con mezzi di ultima generazione.

Una partita in cui la coop di Basiliano si propone di giocare una ruolo da protagonista. “Non solo vendendo i nostri prodotti e servizi, ma svolgendo un compito di accompagnamento e sostegno dell’agricoltura regionale che è alla base del nostro essere una società cooperativa”, ha detto il presidente del Consorzio agrario Fvg, Dario Ermacora.

 

 

Ricordo la degustazione di un Sauvignon del FVG datato 2008, in perfette condizioni, da brividi, ne ho scritto qui