Home DEGUSTAZIONI VINO Graspaoro, il lambrusco che ha vinto la medaglia d’oro

Graspaoro, il lambrusco che ha vinto la medaglia d’oro

Sembra un segno del destino, un gioco di parole, ma questo è uno dei due lambrusco che al recente Concours Mondial de Bruxelles si è aggiudicato una Medaglia d’Oro.

Link :  https://www.winetaste.it/tutte-le-medaglie-italiane-al-concours-mondial-de-bruxelles-2013/

Che dire ? un bel risultato per un prodotto fino a pochi anni addietro snobbato e considerato “ Figlio di un Bacco Minore “.

 

 

 

 

Azienda Agricola Zanasi

Via Settecani Cavidole, 53

Castelnuovo Rangone (località Cavidole)

Modena ( Italia )

Web : http://www.zanasi.net

info@zanasi.net

tel. 059537052 fax.059536458

   

 

 

LA STORIA

 

Oltre cent’anni di passioni ed esperienza hanno portato la famiglia Zanasi a produrre vino per ben quattro generazioni.

 

Tutto iniziò nel 1883,quando venne alla luce Zanasi Luigi,un uomo servitore e schiavo della terra dei grandi proprietari  latifondisti di quel tempo, in un epoca segnata  da fame e miseria, dove mantenere una famiglia costava fatica, e fu così che  nel 1900, Luigi si dilettò,oltre al lavoro nei campi,anche alla produzione del vino ,trasformando  la sua piccola abitazione contadina in una umile  “cantina” costituita da otto piccole botti in legno  per circa 50HL di vino ,che distribuiva nelle osterie dei paesi vicini aiutato solo da un carretto trainato dal suo cavallo.

 

In seguito, nel 1919, nacque  Zanasi Bruno,che sin da giovanissimo,fu avvicinato al mondo dell’agricoltura, per insegnargli il mestiere ormai avviato da suo padre, ma che purtroppo si dovette interrompere all’età di diciotto anni con l’obbligo del servizio militare. E’ l’inizio della II guerra mondiale!

Nel 1952, finita la guerra e la prigionia, si sposò. Da questa unione vennero al mondo due figli: Marinella nel 1954 e Luigi (per onorare il padre ormai scomparso) nel 1959.

Ma Bruno non si arrese, la sua passione è sempre stata l’amore per l’agricoltura,  e gli insegnamenti di suo padre lo portarono così, nel 1957 a comprare un fondo a San Vito di circa 10 ettari. Ma proprio in  quegli anni, ci fu l’origine delle fabbriche, e i giovani attirati dall’innovazione e da uno stipendio più sicuro abbandonarono  il lavoro nella campagna .

Ma l’istinto imprenditoriale di Bruno però non lo portò a rinunciare al sogno che aveva iniziato,anzi, nel 1978, con l’appoggio dei suoi figli, acquistò dal Conte Ranuzzi Dei Bianchi di Bologna, 11 ettari di terreno,fu l’inizio di una nuova azienda.

Nel susseguirsi degli anni la famiglia Zanasi ristrutturò la propria tenuta, acquistando nuovi terreni nella vicinanze di Castelnuovo, Castelvetro e Spilamberto.

 

Tutt’oggi, nell’azienda agricola Zanasi, lavora ancora Bruno, ormai novantenne ma con ancora la passione di una volta per l’agricoltura, i suoi due figli “Manager dell’azienda” Marinella e Luigi, quest’ultimo ora proprietario di un allevamento di suini per la produzione del prosciutto di Modena e di Parma e di una stalla, ove si genera il latte per la produzione del Parmigiano Reggiano.

E infine suo nipote Marco, oggi un vero professionista grazie agli insegnamenti di suo nonno Bruno, che gli ha insegnato con pazienza e passione tutti i processi necessari  alla lavorazione del vino. Lui stesso ora segue l’azienda, aspettando il giorno in cui, suo fratello minore Matteo, ancora giovane studente, per collaborare assieme all’evolversi dell’azienda e continuare ciò che i nonni hanno costruito con fatica e sacrifici.

Questa è  la storia che  si tramanda da anni e anni entrando nelle case della gente per assaporare e condividere ciò che la famiglia Zanasi è riuscita a creare con innovazione  e genuinità … il capolavoro di una vita ,  che continuerà  a tramandarsi  in generazioni e generazioni…

 

 

SCHEDA TECNICA

 

 

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.O.P. Secco

Classificazione: Vino frizzante rosso secco
Area di produzione: Castelvetro di Modena (MO)
Vitigni:

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro,  esclusivamente di collina.

Sistema di coltivazione: Cordone speronato .
Colore: Rosso rubino intenso, brillante, perlage fine e persistente; con spuma vivace ed evanescente, dal colore rosso violaceo.
Profumo: Particolarmente profumato di frutta rossa, amarena, mirtillo e confetture di ciliegie.
Gusto: Rotondo. Sapido, pieno ed armonico.
Contenuto alcolico: 11,5% vol
Zuccheri totali: 12gr/lt
Acidità totale: 7 gr/lt
Temperatura di servizio consigliata: 10- 12 °C

 

 

Note di degustazione di Roberto Gatti

 

Il tipico lambrusco di Modena, con la prerogativa che l’acidità seppure elevata non si percepisce come tale, ma in maniera equilibrata e piacevole, mitigata come risulta dal residuo zuccherino, che lo rende rotondo ed accattivante :

colore : rosso rubino scuro, con abbondante schiuma violacea, che scompare immediatamente ;

olfatto : naso abbastanza intenso, in cui l’effervescenza aiuta molto i profumi a salire verso le narici ; profumi netti, puliti e gradevoli di piccoli frutti rossi, fragoline di bosco, ribes, mirtilli e rosa canina ;

gusto/olfatto : in bocca ha una calibrata effervescenza, mai sopra le righe, acidità bilanciata dal residuo zuccherino, abboccato, piacevole, scorrevole ed invitante. Media la Pai finale

 

Un lambrusco tipico e caratteristico, dove la tradizione secolare si è sposata a meraviglia con le nuove tecniche agronomiche ed enologiche, gradevole e di beva scorrevole, il residuo zuccherino credo abbia coinvolto meravigliosamente i giudici che lo hanno esaminato al recente Cmb 2013. Un vino da considerare molto buono, da consumare specialmente nelle calde serate estive, abbinato al classico prosciutto di Modena.

Ricordo che questa azienda è proprietaria di allevamenti di suini e produce ottimi salami, prosciutti, pancette e coppe estive, da abbinare ai suoi tipici e piacevoli lambruschi !

 

Roberto Gatti