Home News L’Unione Europea finge di voler salvare i viticoltori moldavi

L’Unione Europea finge di voler salvare i viticoltori moldavi

Il “conflitto vinicolo” tra la Russia e la Moldavia è diventato politico. I funzionari dell’UE, infatti, accusano Mosca di stare esercitando una pressione economica sul Chișinău, e sostengono che la Russia stia cercando di incolpare la Moldavia per il suo tentativo di integrazione europea.

 

Le dure dichiarazioni da parte dei politici europei non possono però compensare la perdita subita dai produttori moldavi, che sono stati completamente isolati dal mercato russo. Gli enologi moldavi e la Chișinău ufficiale hanno già iniziato a chiedere che la Commissione europea passi dalle parole ai fatti e, e condanni la Russia per il suo “comportamento imperialistico”. I funzionari rumeni, che si considerano i “fratelli maggiori” dei politici moldavi, e che vedono la stessa Moldavia come una provincia della Romania temporaneamente secessionista, hanno dato inizio ad una campagna a sostegno dei vini moldavi. Oltre ai cittadini rumeni che devono aiutare i “fratelli moldavi” a liberarsi dalla necessità di entrare nel mercato russo, nella campagna è inclusa anche la politica europea. Nonostante le forti dichiarazioni di sostegno, è evidente che i viticoltori moldavi non avranno aiuti concreti, e che questi si limiteranno a gesti decisamente vistosi, ma poco significativi.

 

Così, lo scorso martedì la stampa rumena e moldava hanno felicemente informato di “una svolta nel mercato del vino europeo”, che dovrebbe presumibilmente accadere presto. Motivo di ottimismo è stato la decisione della Commissione europea di abolire le quote sulle importazioni di vino moldavo verso l’UE. Il Commissario europeo per l’Agricoltura Dacian Cioloș ha dichiarato che da ora i produttori moldavi potranno consegnare i loro prodotti al mercato dell’Unione Europea in quantità illimitata. I media rumeni hanno definito questa decisione “un duro colpo per i piani imperialistici di Mosca”. Le trionfanti reazioni degli “europeisti” moldavi e rumeni hanno strappato un sorriso agli esperti, che hanno familiarità con la situazione economica attuale. Tutte le previsioni sul fatto che il vino moldavo potrà affluire nel torrente nel mercato europeo, sono solo bugie, ed ecco spiegato il perché.

 

Per il 2013 la quota sulle importazioni di vino moldavo verso l’UE era pari a centottanta milioni di litri. Per i primi tre mesi del 2013, gli esportatori moldavi sono riusciti a vendere all’interno dell’Unione europea solo 5,6 milioni di litri. L’esperienza degli anni passati dimostra che i produttori moldavi non sono mai stati in grado di utilizzare più del 30% della quota esistente. Ovviamente, la mancanza di vino moldavo sugli scaffali d’Europa non ha nulla a che fare con la dimensione di questa quota. La sua abolizione non avrebbe cambiato nulla, e questo dimostra ancora una volta la correttezza del presidente Putin, che ha sottolineato l’impossibilità per il produttore moldavo di inserirsi nel mercato europeo. Molti analisti rumeni sono consapevoli del fatto che l’Unione europea non voglia realmente aiutare la Moldavia, ma la censura interna al paese non permette di ammetterlo pubblicamente.

 

La Moldavia continuerà a perseverare fino alla firma dell’accordo di associazione con l’Unione Europea, a dispetto di tutte le conseguenze economiche negative che questo comporterà. Resta solo da capire se il popolo moldavo acconsentirà a vivere in povertà, solo per amore del sogno europeo dei politici moldavi.

 

( Fonte italian.ruvr.ru )