Aveva 102 anni, di origini istriane fondò azienda-simbolo del Collio
TRIESTE – All’età di 102 anni è morto nella notte tra mercoledì e giovedì colui che è stato soprannominato il ‘patriarca del vino’, Livio Felluga. La notizia è stata resa nota dai parenti soltanto dopo che sono state svolte le esequie, in forma privata. Livio Felluga è morto nella sua casa, a Brazzano di Cormons (Gorizia).
Nato a Isola d’Istria nel 1914, la storia di Livio Felluga è contrassegnata da più trasferimenti, come per tante famiglie di quella zona che hanno vissuto, e sono sopravvissute, ai due conflitti mondiali. Dall’Istria, sotto differenti bandiere, dunque a Grado (Gorizia) per poi stabilirsi nell’entroterra della stessa provincia, sul Collio. Qui, come ricorda anche il quotidiano Messaggero Veneto che alla sua figura dedica una intera pagina, con grande caparbietà risistemò i vecchi vigneti e ne impiantò di nuovi in una collina che all’epoca era in totale abbandono. Uno sforzo premiato, non fosse altro che per i meriti unanimemente riconosciutigli di “rifondatore” della tradizione enoica friulana.
Con il tempo Felluga imboccò la strada dell’alta qualità, una intuizione che gli ha consentito di far sviluppare una azienda che oggi è nota in tutto il mondo, si estende su un’area di 155 ettari e produce mediamente 800 mila bottiglie all’anno. Una intuizione e una attività sancite dalla Laurea honoris causa in Viticoltura che gli fu conferita dall’ Università di Udine nel 2009 e dal Premio Internazionale Vinitaly assegnatogli nel 2015.
( Fonte Ansa )
In ricordo di Livio Felluga
Circa una decina di anni fa, sono stato in visita alla azienda dei Felluga a Cormons e li ho incontrato il ” patriarca del vino friulano ” Livio ! Era una giornata di fine novembre, molto uggiosa, oltre alla cantina non si poteva andare in campagna per il maltempo ! Ricordo Livio innamorato delle ” sue vigne ” mi disse : ” Mi venga a trovare ancora in un giorno di sole, la accompagnerò a vedere le mie vigne ” !
In quelle poche parole era racchiuso tutto il suo amore e dedizione alla campagna ed ai suoi vigneti !
Riposa in pace e grazie per quanto hai fatto per la vitivinicoltura friulana ed italiana tutta !
Roberto