Nasce il pinot grigio del Delta

Un Pinot grigio doc che arriva dal Delta del Po.

La certificazione l’ha ottenuta un gruppo di aziende del Delta, e la racconta Pasqualino Simeoni, agricoltore, titolare dell’omonima azienda. “Noi siamo riusciti, con il supporto di Confagricoltura, a ottenere questa certificazione attraverso operazioni mirate. Siamo un piccolo gruppo, cinque aziende agricole, che hanno rivendicato impianti specifici per la produzione di uva da vino. Nel 2017, grazie a una breve finestra legislativa aperta dalla Regione Veneto, abbiamo colto l’opportunità di ottenere quote viticole tramite autorizzazioni. Un po’ per passione, un po’ per cogliere un’opportunità di business, abbiamo fatto domanda e ora contiamo su una quindicina di ettari di Pinot Grigio”.

Nonostante la scarsa notorietà di questa realtà produttiva, Simeoni sottolinea che tutti i produttori coinvolti sono soci della cantina sociale di Cona. Per il momento, non hanno ancora deciso di vinificare in proprio, anche se l’idea di una produzione indipendente rimane un’opzione concreta per il futuro. “Io stesso ho tentato una piccola microvinificazione a casa mia, con i miei due ettari di Pinot Grigio”.

 

 

 

Un altro tema interessante è la possibilità di una ripresa viticola nella zona del Delta: “Andremo sicuramente a vedere cosa succede, ma credo che sia una novità importante per Porto Viro e il Delta del Po. Vedremo cosa ne potrà uscire in termini di qualità del vino. Per ora, l’uva viene venduta bene e rappresenta un esempio virtuoso di come un marchio, una produzione specifica e un regime normativo ben strutturato possano spingere il prezzo verso l’alto”.

 

calice di pinot grigio ramato

Simeoni evidenzia però alcune criticità politiche legate alla regolamentazione della viticoltura nella provincia di Rovigo. “Il gruppo di Rovigo ha perso una grande opportunità quando si trattava di investire su questa coltura. La politica polesana avrebbe dovuto essere più autorevole per ottenere il riconoscimento della produzione di Prosecco anche a Rovigo. Attualmente, il territorio di riferimento per il Prosecco si estende fino alla provincia di Padova, ma esclude Rovigo per ragioni politiche. A noi è stato concesso il Pinot Grigio, ma la normativa che ne regola la produzione risulta molto complessa. Se un’azienda vuole crescere, può farlo solo di pochi ettari all’anno”.

 

( Fonte Polesine24.it )