Azienda Agricola Gall
via San Daniele 23,
34071 – Cormons (Gorizia)
Tel. 048162043
email : [email protected]
Web : https://www.aziendaagricolagall.it/contatti.php
LA STORIA
( liberamente tratto dal sito aziendale )
Tradizione e passione caratterizzano l’azienda agricola Gall. Una lunga storia familiare e l’amore per il territorio si riflettono in vini schietti e autentici. Era il 1932 quando Luigi Gall avviò l’azienda nel cuore del Collio, lungo i pendii del monte Quarin. Era sicuro che da queste parti vi fossero “terra e aria buone”. E con questa convinzione, con l’aiuto della moglie Ermenegilda, e poi dei figli Ugo e Silvana, si dedicò con cura e attenzione alla campagna e alla cantina. L’obiettivo? Ottenere vini di eccellenza da uve di qualità. Da sempre, quindi, la produzione è stata orientata al rispetto della natura e al miglioramento della qualità, con metodi di lavorazione tradizionali nei vigneti e con tecnologie moderne in cantina. Portando avanti l’esperienza tramandata da nonno Luigi e padre Ugo, il pronipote Stefano ha assunto le redini dell’azienda. Nel 1995 arrivano i primi vini imbottigliati con etichetta. E nel 1996 viene attrezzata la nuova cantina con macchinari all’avanguardia. Nel corso degli anni la superficie vitata è stata ampliata e oggi comprende 10 ettari a bacca bianca e 3 a bacca rossa. I vigneti si estendono a cavallo tra due zone Doc, Collio e Friuli Isonzo, particolarmente adatte alla viticoltura di pregio. Grazie al favorevole microclima, alla tradizione enologica e al carattere dei vignaioli Gall, i vini esprimono sapori, profumi e colori inconfondibili.
Il Territorio
I vigneti dell’azienda Gall sono situati tra due zone Doc: Collio e Isonzo, vocate alla produzione di grandi vini fin dall’antichità. Soprattutto a partire dall’epoca romana ci fu una importante diffusione della cultura della vite da queste parti. Ci troviamo nelle zone più orientali dell’Italia a ridosso del confine con la Slovenia, in provincia di Gorizia. Il Collio (chiamato Brda in sloveno) comprende il territorio collinare che si estende tra il fiume Isonzo ed il suo affluente di destra, fiume Iudrio , delimitato a sud dalla pianura friulana e a nord dalle frazioni di Mernico , Cobaler e Lasizze , è diviso tra Italia e Slovenia. Le condizioni microclimatiche sono qui particolarmente favorevoli, grazie alla presenza della Prealpi Giulie, che proteggono dai freddi venti provenienti da nord, e alla prossimità della costa adriatica, con correnti calde dal sud che mantengono le uve asciutte. Il terreno, chiamato in friulano ponca, è formato da marne ed arenarie stratificate di origine eocenica ( tutta l’area era sommersa dal mare). Queste formazioni rocciose si disgregano facilmente sotto l’azione degli agenti atmosferici, dando origine ad un terriccio ideale per la vite, in grado inoltre, di trasmettere ai vini quel tratto distintivo di mineralità e salinità che li rende unici. La zona Doc Isonzo si estende nella zona pianeggiante della provincia di Gorizia ed è attraversata dal fiume Isonzo. Sulla riva sinistra i terreni sono poco calcarei, ricchi di argille nobili impastate a ghiaie rosse, mentre sulla riva destra la composizione è molto calcarea per la presenza di ghiaie bianche. L’azione termoregolatrice delle montagne e del mare contribuisce a mitigare il clima e garantisce una temperatura ottimale soprattutto per i vini rossi.
VINO COLLIO DOC PINOT GRIGIO 2024 GR.15
Il Pinot grigio è una mutazione genetica del grande vitigno Pinot Nero, le uve si presentano con una buccia colore rosa o ramata, e se vinificati a contatto con le bucce danno origine a vini che sembrano “ rosati “
Questo è un vero Pinot Grigio, cosi’ come dovrebbe sempre essere, ma le mode anni ’90 hanno stravolto il modo di vinificare queste uve, consegnandoci vinelli bianco carta.
Come ricordavo sopra il pinot grigio è una mutazione genetica del pinot nero, i grappoli sono di colore rosa/rosso tenue.
Ricordo come un tempo, i primi pinot grigio che andavo a degustare fossero tutti di colore “ ramato “ o a “ buccia di cipolla “, infatti come sappiamo le sostanze aromatiche sono proprio nelle bucce delle uve, per cui se andiamo a vinificare “ in bianco “, i vini che ne usciranno saranno “ anemici “ e privi della parte migliore !
NOTE DI DEGUSTAZIONE

Rosa tenue al colore, virante al classico “ ramato e buccia di cipolla “,
limpido e brillante ; naso impeccabile con note che ci ricordano fiori essicati,frutti tropicali ;