Tragedia in cantina, muore strangolato dalla pressa dell’uva che stava ripulendo

Terribile incidente sul lavoro nella serata del 10 ottobre, a Castelcucco, all’azienda agricola Pat del Colmel, in via Costeselle. Medico e infermieri del Suem 118 non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il nucleo Spisal dell’Ulss 2

Matteo Forner aveva 44 anni

Tragedia sul lavoro nella serata di oggi, 10 ottobre, intorno alle 19.45 circa, all’interno dell’azienda agricola “Pat del Colmel” di Castelcucco, in via Casteselle. Un operaio, Matteo Forner, 44 anni, figlio del proprietario, Lino, ha perso la vita mentre stava ripulendo una pressa per torchiare l’uva. Il macchinario, per cause in corso di accertamento, si è azionato, bloccando il collo del malcapitato che è morto. Padre e figlio stavano eseguendo insieme la manutenzione della pressa, convinti che fosse spenta: in realtà era solamente mancata l’energia elettrica per qualche minuto e quando è stata ripristinata il macchinario è ripartito, schiacciando il 44enne. Intervenuti in azienda medico e infermieri del Suem 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.

Giunti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Montebelluna e i carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto, oltre agli ispettori del nucleo Spisal dell’Ulss 2. Sulla tragedia la Procura aprirà un’inchiesta. Matteo Forner è molto noto nella zona per ricoprire la carica di consigliere comunale nelle fila di Castelcucco nuova: è stato eletto nella tornata del 12 giugno 2022 che aveva portato all’elezione del sindaco Paolo Mares. Il 44enne lascia i genitori, Lino e Gabriella, un figlio di 15 anni avuto dalla relazione con la compagna, il fratello Roberto e una sorella.

«La scomparsa di Matteo Forner ha sconvolto tutta la comunità dei produttori dell’Asolo Montello in un momento che per noi doveva essere di festa, la celebrazione del Quarantesimo anniversario di fondazione del Consorzio di Tutela» afferma il Presidente del Consorzio Vini Asolo Montello Michele Noal «Non ci sono parole giuste in questo momento ma desideriamo esprimere la vicinanza alla famiglia Forner ricordando Matteo, un giovane che è stato di esempio per tanti colleghi e che con entusiasmo dedicava la propria vita alla terra e al vino assieme al padre Lino. Proprio Lino ha avuto e ha un ruolo fondamentale per l’identità della nostra denominazione, grazie all’intuizione di recuperare un vitigno per noi prezioso, la Recantina. In questo momento di grande dolore, tutti i produttori dell’Asolo Montello si stringono attorno alla famiglia».

Toigo (Uil Veneto): «Non ci arrendiamo e non vogliamo abituarci alle notizie sulle morti sul lavoro»

A poche ora dal 12 ottobre, Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro, il Veneto piange l’ennesima vittima: si tratta del 44enne Matteo Forner, schiacciato in una pressa nella sua azienda agricola. Una tragedia che ingrossa i dati diffusi recentemente dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro del Vega e che evidenziano come la morte sul lavoro rimanga una piaga difficile da debellare: da gennaio ad agosto 2025 – si legge – si sono registrate 681 morti bianche in Italia, delle quali 493 in occasione di lavoro (14 in meno rispetto ad agosto 2024) e 188 in itinere (15 in più rispetto ad agosto 2024). La maglia nera va alla Lombardia con 68 vittime.

Al secondo posto c’è il Veneto con 53 infortuni mortali sul lavoro. Ricordo che la Uil, proprio lo scorso anno in autunno, ha rafforzato la sua campagna di #zeromortisullavoro con una manifestazione silenziosa, ma di grandissimo impatto, a Venezia. – ha detto in questa occasione Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto – 101 bare, che simboleggiavano i morti sul lavoro in Veneto nel 2023, hanno sfilato nelle acque veneziane: partendo dall’isola del Tronchetto hanno navigato attraversando il canale della Giudecca, lambendo la Basilica della Salute e passando davanti a piazza San Marco e Palazzo Ducale fino all’approdo all’Arsenale, la ‘fabbrica’ di Venezia.

Abbiamo voluto con questa iniziativa risvegliare le coscienze perché, lo sottolineo, i più grossi nemici della sicurezza sono l’indifferenza, l’assuefazione, la rassegnazione. Non possiamo e non vogliamo abituarci a leggere notizie di infortuni e di morti sul lavoro, non lo accettiamo. Lavoriamo per un Veneto più lento, che vuol dire avere la capacità di fermarsi quando si percepisce un pericolo, la concentrazione necessaria, la cultura della vita al posto di quella del profitto. «I nostri Rls e Rlst (responsabile sicurezza sul lavoro e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) – ha aggiunto Toigo – sono costantemente impegnati nel diffondere la cultura della sicurezza, partecipano attivamente a momenti di formazione e ai tavoli con la Regione, nati con l’adozione del Piano per la Salute e Sicurezza sul lavoro. Deve essere un impegno e un lavoro corale, perché solo se ognuno si assume la propria parte di responsabilità, possiamo raggiungere risultati concreti e vincenti».

( Fonte  TrevisoToday )

ANNOTAZIONI A MARGINE

Queste notizie lasciano sgomenti, quando poi hai un figlio della stessa età rimani scioccato.

Durante una trasferta ad Asolo, era il 25 marzo 2017, sono entrato in contatto con questi lungimiranti viticoltori, in quanto hanno salvato dall’estinzione un antico vitigno dei luoghi, chiamato Recantina, ne ho scritto qui

Riposa in pace, caro Matteo, ed ora da lassu’ proteggi la tua famiglia, il vuoto che hai lasciato è incolmabile ! Condoglianze a tutta la Famiglia Forner !

Roberto Gatti