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Ue-Cina: Pechino apre inchiesta antidumping su vino europeo

Bruxelles, delusi per decisione, vedremo se coerente con Wto

 

BRUXELLES – La Cina ha ufficialmente aperto un’indagine antidumping e antisussidi nei confronti delle importazioni di vino europeo, annunciata l’indomani dei dazi Ue sui pannelli solari cinesi. E’ quanto comunica la Commissione Ue, che si e’ detta ”delusa”, secondo quanto si legge in una nota del portavoce del commissario al commercio Karel De Gucht, ”di apprendere di questa azione da parte della Cina”.

 

Bruxelles esaminera’ ”in dettaglio” se il caso cinese e’ ”coerente con il quadro del Wto”. L’inchiesta della Cina e’ stata avviata dopo i reclami di alcuni produttori cinesi – il vino europeo e’ sempre piu’ diffuso nel paese tra le classi medio-alte, soprattutto quello francese, italiano e spagnolo – e questa, riferisce il ministero del commercio di Pechino sul suo sito internet, ”seguira’ strettamente le leggi cinesi e le richieste delle rilevanti norme del Wto”.

 

Durante il processo d’investigazione, assicura ”il Ministero – assicura ancora quest’ultimo – seguira’ i principi di apertura, trasparenza ed equita’, rispettera’ pienamente i diritti legali di tutte le parti, ed emettera’ una decisione su fatti oggettivi e le rilevanti norme e regolamentazioni”. La Commissione europea lo scorso 6 giugno ha imposto dazi dell’11,8% sui pannelli solari cinesi, che saliranno in media al 47,6% dopo 60 giorni – quindi dal 7 agosto – se non verra’ trovato prima un ”accordo amichevole” per risolvere la disputa, in attesa della decisione finale attesa il 5 dicembre. I piu’ colpiti da eventuali dazi cinesi sul vino europeo sarebbero proprio quei pochi paesi – Francia, Italia e Spagna – espressisi a favore della decisione di Bruxelles di tassare il fotovoltaico ‘made in China’.

 

( Fonte Ansa )