Home Curiosità Vino e solfiti. E’ possibile ottenere un buon vino senza solfiti?

Vino e solfiti. E’ possibile ottenere un buon vino senza solfiti?

La mia risposta è sicuramente si’…..oggi è possibile fare buoni vini senza solfiti aggiunti o perlomeno con bassissime quantità.

 

 

Ciò che non mi vede d’accordo con l’autrice dell’articolo è la seconda affermazione, ovvero :

 

“Nonostante scetticismi, questo tipo di vino riesce a conservarsi splendidamente nel tempo, sebbene vi sia un passaggio in botte. Un caso esemplare è quello del Barolo biologico.

Ma… lascio a voi giudicare!”

 

La mia esperienza diretta sul campo mi fa affermare che, specialmente per i vini bianchi, la loro durata difficilmente supera l’anno di vita !

Buona lettura

Roberto Gatti

 

 

” Arriva, un giorno, quel momento terribile in cui sembra che la chimica studiata allle superiori sia ritornata a tormentare le nostre serate: quando leggiamo per caso la scritta “contiene solfiti” sulla solita bottiglia di vino…

 

Le domande che nascono da questa etichetta possono essere le più varie, ma nessun allarmismo! I solfiti sono derivati dello zolfo e sono presenti in diversi alimenti come aglio e cipolla. E anche il corpo umano è in grado di produrli.Nel caso del vino, durante la fermentazione delle uve questi rappresentano un sottoprodotto naturale, in quanto vengono prodotti dai lieviti.

 

PER APPROFONDIRE: Vino biodinamico, che cos’è e quali differenze con quello biologico

 

Dobbiamo quindi accettare il fatto che vini senza solfiti non esistano; quando leggete la dicitura “senza solfiti”, in realtà fa riferimento all’assenza di solfiti aggiunti. Si, perché i solfiti possono essere aggiunti dal produttore nel mosto in quanto hanno degli effetti conservativi, sia per quanto riguarda l’aspetto visivo, mantengono infatti il colore brillante del liquido, che tattile, evitano alterazioni gustative indesiderate.

 

Occorre precisare che, nonostante l’uso dei solfiti a volte si renda necessario per la conservazione dei prodotti alimentari, non è da sottovalutare la crescente intolleranza del nostro organismo verso questa sostanza, comunque allergenica. Tanto che in alcuni soggetti particolarmente predisposti si possono sviluppare degli effetti collaterali.

 

Dunque, alla domanda: “E’ possibile bere una buona bottiglia di vino senza solfiti?”. La risposta è sì!

 

 

 

In questi anni l’enologia si è spostata verso la ricerca di una viticoltura sempre meno invasiva ed improntata all’esaltazione dell’identità territoriale, attraverso un impiego sempre maggiore di vitigni autoctoni. Porta- bandiera di questa “filosofia green” sono le aziende biologiche e biodinamiche, che hanno fatto del vino senza solfiti la propria nicchia di mercato.

 

Di recente emanazione è anche un rigido disciplinare, ma c’è chi fa da sempre un’agricoltura biologica senza additivi, dalla vigna fino all’imbottigliamento. Nonostante scetticismi, questo tipo di vino riesce a conservarsi splendidamente nel tempo, sebbene vi sia un passaggio in botte. Un caso esemplare è quello del Barolo biologico.

 

Ma… lascio a voi giudicare!

 

( Fonte  www.tuttogreen.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.