Home News Vino: invecchiando si migliora e le Marche lo dimostrano

Vino: invecchiando si migliora e le Marche lo dimostrano

Invecchiando si migliora e i vini autoctoni delle Marche lo hanno dimostrano con le verticali organizzate, a Serrapetrona in contemporanea con “Appassimenti aperti” in cartellone anche domenica 15, dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini.

 

Calici alla mano, insieme al direttore Imt Alberto Mazzoni, vini bianchi come il Colli Maceratesi Ribona Doc e il Verdicchio di Matelica, comunemente considerati come calici da bere giovani, hanno invece ampiamente superato il test della longevità.

”Proprio grazie alla sua decisa mineralità – sottolineano dalle cantine Fontezoppa – il Maceratino nel corso dell’affinamento di almeno 5/8 anni sviluppa aromi sempre più complessi ed avvolgenti che uniscono frutta secca, agrumi e tanto anice, un’essenza porta-bandiera delle Marche”.

 

Per rafforzare questa espressione longeva, di un vino che in degustazione ha convinto critici e sommelier, il Consorzio sta studiano la modifica del disciplinare per la tipologia Colli Maceratesi Ribona con un invecchiamento di almeno 18 mesi, non in barrique, e l’innalzamento al 100% dell’impiego di uve Ribona rispetto all’attuale 85%.

 

Ha convinto anche l’excursus storico sulle ultime sei annate di Marche Igt Rosso “Petronio” dell’azienda agricola Alberto Quacquarini da Vernaccia Nera 100% passita, commercializzato dopo 5/6 anni della vendemmia in 30 ettari vitati a conduzione biologica a Serrapetrona (Macerata).

 

E ha ottenuto l’en plein dei consensi l’eccezionale verticale dei 25 anni del Cambrugiano, l’etichetta di punta delle cantine cooperative Belisario attive a Matelica dal 1971. Sono appena una dozzina le aziende produttrici Verdicchio di Matelica mentre sono circa 150 quelle di Verdicchio dei Castelli di Jesi. Da tutto il mondo, dagli Usa al Giappone, produttori ed esperti hanno mandato una lettera augurale per il primo quarto di secolo di questo bianco marchigiano. Dal debutto nel 1988, sotto le cure dell’enologo-direttore generale Roberto Potentino, il Cambrugiano, come sottolineato dal presidente delle Cantine Belisario Antonio Centocanti, ”è stato una locomotiva per tutti. I nostri soci conferiscono vigneti, non solo uve, e con 100 ettari da noi gestiti dalla cooperativa, è cresciuto tutto il terroir attorno a quello che, per tocco fumé, tantissimo estratto secco e lunghezza al palato, è il nostro rosso travestito di bianco”.

 

( Fonte ANSA).

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.