Home Arrabbiature Arricchimento vini, Francia: no al saccarosio

Arricchimento vini, Francia: no al saccarosio

Nella Regione del Languedoc-Roussillon si potrà usare solo il mosto d’uva concentrato: la decisione è stata presa dal prefetto lo scorso 9 settembre. Marco Bertagni, Ad di Bertagni Consulting srl e direttore di FederMosti e Must: “Siamo molto soddisfatti”

 

(Bertagni: ‘Ci siamo battuti per l’evidenziazione in etichetta dell’aggiunta di saccarosio’

Fonte immagine: © Minerva Studio – Fotolia )

 

“Siamo molto contenti della decisione presa il 9 settembre dal prefetto della Regione del Languedoc-Roussillon di continuare a consentire l’arricchimento dei vini nella propria regione solo con mosti d’uva concentrati e non anche con il saccarosio”. Marco Bertagni, Ad di Bertagni Consulting srl e direttore di FederMosti e Must, rispettivamente i network italiani ed europei dei produttori di mosti e succhi d’uva concentrati, esprime soddisfazione per quanto sta avvenendo nell’ultima Regione francese roccaforte del vino “fatto con derivati dell’uva”.

 

“Come Must” – prosegue Bertagni – “in agosto, proprio per osteggiare l’iniziativa dei produttori di vino della Languedoc, abbiamo promosso una campagna stampa sui media specializzati italiani, francesi e spagnoli. Abbiamo denunciato le distorsioni competitive generate dall’assurda e iniqua decisione presa a livello europeo nel 2008 di continuare a consentire l’uso del saccarosio e di togliere al contempo, dal 2012, i sostegni al mosto concentrato rettificato. Ritenendo difficile e forse anacronistico il ripristino dei sostegni all’Mcr, ci siamo battuti per l’evidenziazione in etichetta dell’aggiunta di saccarosio ma abbiamo incontrato un certo ostracismo soprattutto, e paradossalmente, tra i produttori di vino, anche di quelli italiani che, non potendo per legge usare saccarosio per arricchire, avrebbero avuto solo vantaggi nel vedere la dizione ‘sugar added’ sui vini francesi e tedeschi additivati con una sostanza di basso costo ed estranea alla filiera dell’uva”.

 

“E’ evidente – conclude Bertagni – che se la decisione del Prefetto della Languedoc si consolidasse nei prossimi giorni e avesse addirittura un effetto-domino su altre Regioni francesi che da molto tempo o solo dal 2012 consentono l’uso del saccarosio, la politica di qualità del vino perseguita dall’Unione europea compirebbe un importante passo avanti. I cinesi nel 2006 hanno emanato una legge nella quale si dice che ‘il vino va fatto con l’uva’, forse anche l’Europa sta finalmente andando in questa direzione”.

 

( Fonte agronotizie.imagelinenetwork.com )

 

Annotazioni a margine

Oltre ad essere ” concorrenza sleale ” consentire l’aggiunta di saccarosio in alcune regioni del nord europa ed in altre no, trovo quanto mai inconcepibile ed assurdo aggiungere al mosto d’uva ( vino ) un prodotto derivante dalle barbabietole ( saccarosio ) che nulla ha in comune con il vino. Ben venga, quando necessario, l’aggiunta di mosto d’uva rettificato ( MCR ) almeno avremo aggiunto succo d’uva ad altro succo d’uva. Tra due mali sempre meglio scegliere il minore.

RG