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Cozza di Scardovari

Per chi non ci fosse mai stato, Scardovari è un paesino di pescatori in provincia di Rovigo, sito nel territorio del comune di Porto Tolle.

 

Si trova nel cuore del Delta del Po ed è completamente circondato dalle acque del Po e del Mare Adriatico. Inoltre è attraversato da vari rami del Po, che hanno determinato un territorio composto da tre isole: l’isola di Cà Venier, l’isola della Donzella e l’isola di Polesine Camerini.

In questo territorio troviamo ” La Sacca degli Scadovari ” una insenatura naturale dove da anni vengono allevate le vongole veraci e le ” cozze ” chiamate nel dialetto locale ” Pioci “, le piu’ buone e gustose che abbia mai mangiato nella mia vita !

Una telefonata per prenotare un pranzo a base di buon pesce dell’adriatico e di ” pioci ” di Scardovari alla Locanda con alloggio :

 

La Locanda degli Antichi Sospiri:

Località Santa Giulia

Via L. Longo, 13 Porto Tolle (RO)

Tel.: 0426 388328

Fax: 0426 388804

info@antichisospiri.it

 

Roberto Gatti

 

 

Cozza di Scardovari

 

Descrizione

La Cozza di Scardovari corrisponde alla specie alloctona Mytilus galloprovincialis, mollusco bivalve dalla forma allungata con conchiglia di colore nero-violaceo; le valve sono bombate, di forma quasi triangolare e presentano sottili striature concentriche. La raccolta delle Cozze di Scardovari avviene dal momento in cui il prodotto raggiunge la taglia minima commercializzabile di 5 cm; sono abbastanza frequenti esemplari di lunghezza superiore a 10 cm. L’intero processo di produzione è gestito dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, una delle maggiori realtà italiane ed europee nell’allevamento e commercializzazione dei mitili.

 

 

L’area tipica

La Cozza di Scardovari è prodotta con allevamenti su pali all’interno di un’area di 12 ettari data in concessione all’interno della Sacca degli Scardovari, vasto specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po delle Tolle. Si tratta di un ambiente lagunare di transizione dove la mitilicoltura viene praticata dalla fine degli anni ’60, raggiungendo oggi elevati livelli di produttività, grazie alla concomitanza di fattori ambientali che rendono quest’area particolarmente idonea a questa attività.

In mare aperto, al largo delle zone di Rosolina e Scardovari, viene allevata su un’estensione complessiva di 1600 ettari, in impianti galleggianti (off-shore) con sistemi di allevamento in sospensione (long-line).

 

 

Parametri nutrizionali

Si tratta di un alimento ad alto valore nutritivo, ricco di proteine e di acidi grassi polinsaturi, importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Garantisce inoltre un buon apporto di sali minerali, in particolare sodio, potassio e fosforo e di vitamine. La peculiarità dell’ambiente delle lagune del Delta del Po conferisce alla cozza di Scardovari una qualità decisamente superiore, e un sapore molto delicato.

 

 

Stagionalità e mesi suggeriti per il consumo

Ne viene consigliato il consumo nel periodo che va da aprile a settembre.

 

 

Da sapere

La qualità del prodotto è strettamente collegata alla particolarità della zona d’origine, che presenta caratteristiche uniche e peculiari, permettendo livelli di produttività molto elevati. Concorrono in particolare fattori climatici, come condizioni meteorologiche, radiazione solare, temperatura media annuale dell’acqua, fattori idrodinamici,come correnti in laguna, torbidità, apporti fluviali, maree, fattori biotici, come interazioni con comunità esistenti in laguna. Tutti questi aspetti caratterizzano l’ambiente lagunare e conferiscono al mitilo una qualità superiore e un sapore particolarmente delicato, apprezzati e riconosciuti anche in ambito europeo. Anche per la Cozza di Scardovari, come per la Vongola Verace, il processo produttivo e il sistema di gestione, l’ambiente naturale tipico del Delta del Po nell’area polesana, la corretta e attenta gestione dei vivai, le specifiche tecniche di raccolta e depurazione, determinano le eccezionali caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto, che risulta meno stressato, integro e conserva maggiore freschezza. Infatti, l’attività viene gestita nell’ottica della sostenibilità, con l’obiettivo di conservare le pratiche tradizionali e di rispettare e salvaguardare l’ambiente naturale, risorsa preziosissima per lo sviluppo economico dell’intero territorio polesano.

 

 

La commercializzazione

Il prodotto viene sottoposto a depurazione, pulizia e cernita prima del confezionamento; successivamente viene confezionato in un sacchetto a rete di plastica su cui viene apposta l’etichetta identificativa. Il prodotto confezionato è stoccato in cella ad una temperatura di 6°C e viene avviato direttamente alla spedizione in giornata, o al massimo il giorno seguente, a seconda delle ordinazioni. Il Consorzio, certificato UNI 10939, usa un sistema di tracciabilità on line che consente al commerciante e al consumatore finale di verificare l’origine del prodotto. La Cozza di Scardovari può essere acquistata presso i mercati ittici del territorio polesano o presso il punto vendita diretto del Consorzio Cooperative Pescatori a Scardovari.

 

Gastronomia

 

Cozze fritte

Ingredienti per 4 persone

• 1 kg di cozze

• ½ bicchiere di vino bianco

• olio extra vergine

• prezzemolo tritato

• aglio a piacere

• 100 g di farina

• 100 g di pane grattugiato

• 1 uovo

• pepe e sale

 

Preparazione

Pulire le cozze togliendo la barba e lavarle diverse volte. Metterle sul fuoco aggiungendo il vino, l’olio di oliva extravergine, un po’ di prezzemolo tritato, aglio e pepe a piacere. Una volta che le valve si saranno totalmente aperte, le cozze saranno pronte.

Sgusciarle, passarle nella farina, nell’uovo e infine nel pane grattugiato, immergerle nell’olio bollente e cuocerle fino a quando non saranno dorate. Servirle con una fetta di limone..

 

 

Cozze alla marinara

Ingredienti per 4 persone

• 2 kg di cozze fresche

• 30 g di olio extra vergine d’oliva

• 20 g di aglio

• 2 dl di vino bianco

• 30 g di prezzemolo tritato

• pepe q.b.

 

Preparazione

Dopo aver pulito e sbarbato le cozze, lavarle in abbondante acqua fresca per due, tre volte. In una casseruola capiente, versare l’olio, l’aglio e far rosolare; versare le cozze, bagnare con un buon vino bianco, coprire con un coperchio e lasciar cuocere a fuoco vivace per circa cinque minuti.

Controllare la cottura e, quando le cozze saranno aperte, aggiungere il prezzemolo e un po’ di pepe. Servire caldo con fette di limone.

 

( Fonte www.consvipo.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.