Il progetto nasce dalla amicizia e dalla contiguità delle vigne di tre produttori, in località Zegla, nei dintorni di Cormons, zona vocata per un grande Tocai, oggi chiamato Friulano, in seguito alla spinosa vicenda del ricorso ungherese sull’origine del nome Tocai, per cui oggi noi italiani non possiamo piu’ chiamarlo in tal modo.
Ma per chi Vi scrive, che arriva da lontano nel tempo in fatto di degustazioni, questi vini saranno sempre e solo Tocai.
I magnifici tre “ moschettieri “ che hanno dato origine a questo progetto zonale sono :
Blazic Michele -www.blazic.it
Renato Keber – www.renatokeber.com
Keber Edi e Kristian – http://www.edikeber.it/
Località Zegla, –
34071 Cormons
Liberamente tratto dal sito :
http://www.poliphenolica.com/zegla-e-i-tre-moschettieri-del-friulano/
“ Zegla è la prima di tre colline che si estendono sul vicinissimo confine sloveno (a poche decine di metri) tanto che i registri catastali della zona si trovano nel poco distante comune di Medea ( conseguenze della ripartizione dei territori dopo la guerra…). Il terroir di Zegla è costituito da ponca – marna arenaria di origine eocenica, mista ad argilla, quindi non c’è la necessità di irrigare. Il Monte Quarin fa da scudo alle correnti marine ma dalle Alpi Giulie arrivano venti dal nord, tanto che, al contrario di altri vigneti non lontani, a Zegla la vendemmia non è ancora cominciata. Le escursioni termiche fanno bene alle vigne… Tre sono gli elementi fondamentali: il territorio, la miglior varietà delle uve e la cultura, intesa come capacità dell’uomo di individuare luoghi e fattori climatici per ottenere prodotti di qualità. Renato Keber, Kristian Keber e Michele Blazic hanno a Zegla i loro vigneti più vecchi dai quali saranno prodotti i tre Friulani uguali nel nome ma diversi per carattere. Vini da uve biologiche, anche se la forte umidità, che spesso attanaglia le vigne, rende faticoso il percorso; quantità minime di zolfo e rame, il 2017 è stata una buona annata, con pochissime malattie. –
Se il Collio è universalmente riconosciuto come una delle enclave di qualità del vino, a livello mondiale, Zegla, minuscola frazione di Cormòns (Gorizia) sconosciuta ai più, ne rappresenta il fiore all’occhiello. Un terroir che sembra nato apposta per la produzione di vini di qualità: colline bellissime, a pochi metri dal confine sloveno; una ‘base’ di marna arenaria mista ad argilla, il Monte Quarin a proteggere le vigne, escursioni termiche importanti. Proprio da queste considerazioni nasce il ‘Progetto Zegla Cru’, che vede in prima fila tre importanti produttori della zona: Renato Keber, Michele Blazic e Kristian Keber, i quali hanno messo a punto un vero e proprio disciplinare, con regole precise e condivise, volte alla ricerca di una qualità estrema per la realizzazione di vini che siano autentica espressione di queste colline.
“Le uve, 100% Tocai Friulano, dovranno provenire – spiegano – esclusivamente dalle vigne di Zegla. Tre giorni di macerazione e quindi avvio di fermentazioni con lieviti autoctoni, affinamento in legno per 2/3 anni. Infine le bottiglie vengono messe a dimora per 5 anni”. Il vino inoltre sarà prodotto soltanto nelle annate migliori e messo in commercio con un’etichetta comune (frutto del talento di Maurizio Armellin, grafico e artista già molto attivo sul territorio) che vedrà il nome della singola cantina esclusivamente nella retroetichetta.
il vino ZEGLA “Friulano” 2012 , presentato dai tre giovani vignaioli della località collinare cormonese adiacente alla Goriska Brda e cioè Kristian Keber, Michele Blazic e dallo stesso Renato Keber.
Si tratta di un vino ottenuto dalle migliori uve di Tocai friulano di vigne vicine tra loro e tutte gestite con metodi rigidamente bio, al netto di anticrittogamici e antiparassitari tossico nocivi, esteri fosforici, diserbanti vari etc. Zolfo (antiodidico) e Rame (antiperonosporico) ridotti allo stretto necessario. Segue una vendemmia medio tardiva con una attenta macerazione delle uve, decantazione a freddo Al travaso di fine inverno, il vino Friulano delle tre aziende viene assemblato , per godersi poi un affinamento non inferiore ai 5 anni. Trattasi di un vino bianco dal bel colore giallo dorato, con struttura decisa e gradevole bevibilità, con assenza di “solfiti aggiunti “. Tutti naturali i 14 gradi alcolici, ben armonizzati con un’acidità garante – insieme agli altri parametri- di altri anni di evoluzione positiva. “
Note di degustazione di Roberto Gatti
Collio Friulano Doc 2012 gr.13
Az. Blazic Franco
Paglierino in bella tonalità, carico con riflessi dorati,brillante ; naso di bella eleganza, in sottofondo mandorla, con prevalenza di note floreali ed eleganti ; in bocca è molto piacevole, giustamente caldo nel centro bocca, equilibrato, elegante, fine di grande piacevolezza gusto/olfattiva : frutti tropicali, erba medica, fieno molto lungo nel finale !
Eccellente
Az. Keber Renato
Bello fin dal colore giallo paglierino di buona intensità, limpido e brillante ; al naso note di mandorla, ma anche frutta a pasta gialla ; in bocca ha una buona struttura, è caldo e potente, equilibrato, succoso ; lungo nel finale di bocca. Un Tocai tipico e territoriale !
Eccellente
Az. Kristian Keber
Colore invitante, giallo paglierino di buona intensità ; al naso è intenso, franco e netto con note di frutta a pasta gialla, albicocca, mandorla in sottofondo ; in bocca è equilibrato, invitante e succoso, sapido nel finale di bocca e lungo.
Un’altro grande tocai
Eccellente
Note conclusive
Oggi il Tocai o Friulano, rispetto a qualche decina di anni fa, è molto piu’ elegante, fine e godibile. Probabilmente i nuovi cloni, l’affinamento ed evoluzione della coltivazione della vite, le tecniche di cantina hanno permesso di raggiungere questi risultati, tenendo conto che in questi vini non sono stati aggiunti solfiti, quindi vini di grande salubrità e genuinità.
Complimenti
Roberto Gatti