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A Sicilia en primeur 2015 qualità in ascesa, ecco i migliori vini assaggiati

Il dodicesimo appuntamento di “Sicilia en Primeur” si svolto da 16 a 18 Aprile nel bellissimo contesto di Taormina presso il Grand HOTEL Altantis Bay, è stata un’edizione da record con 40 aziende di Assovini Sicilia protagoniste ed oltre 100 giornalisti italiani ed internazionali presenti.

 

Sin dal convegno introduttivo leggi qui, guidato da Francesco Ferreri neo presidente, si è respirata un’aria estremamente positiva di fiducia e di crescita, vuoi per la vendemmia 2014 d’altissimo profilo, vuoi perché questa nuova generazione di imprenditori che adesso hanno preso il comando della Sicilia del vino ha le idee chiare, è in linea con le aspettative future dei consumatori, ha coscienza del passato ed è pronta a capitalizzare gli sforzi dei padri predecessori.

 

Più di altri anni, di edizioni di Sicilia en Primeur ne ho fatte ben undici, appare evidente come il dinamismo fatto di viticoltura sostenibile, sviluppo ecocompatibile, rispetto massimo del territorio e del paesaggio, crescente esigenza di valorizzazione dei vitigni autoctoni, renda la Sicilia un laboratorio vitivinicolo fatto di sperimentazione ed innovazione, sia per le produzioni convenzionali che per quelle biologice e biodinamiche.

 

sicilia en primeur 2015 i sommelier AIS

 

L’incontro di Assovini Sicilia, che ha come obiettivo di promuovere e presentare alla stampa sia l’ultima vendemmia che le annate già in commercio, come ogni anno si è svolto in due differenti sale, una con i vini a richiesta serviti ai giornalisti dai sommelier AIS, ed un’altra con i banchi dei produttori pronti ad accogliere per raccontare la loro storie e le aspettative.

 

L’analisi degustativa frutto di oltre 350 assaggi:

 

I vini nati dalla splendida vendemmia 2014 e dalle annate precedenti delle 40 aziende presenti hanno mostrato nel bicchiere le fisiologiche differenze che il continente vinicolo Sicilia è in grado di dare, il dato che mi piace sottolineare è che è sempre minore la presenza di uve dai vitigni internazionali ed in continua crescita quello delle autoctone vinificate in purezza.

 

I bianchi siciliani continuano nel loro trend di crescita, sono evidenti le differenze date dai vitigni di composizione e dalla provenienza territoriale, ma da un numero sempre maggiore di bicchieri emergono le carte vincenti freschezza olfattiva e gustativa, anche se per la verità è necessario perfezionare in tanti vini la riconoscibilità del vitigno

 

Tra i bianchi il grillo, che vede un vero e proprio boom produttivo, da grandi soddisfazioni, anche il catarratto e l’inzolia qualitativamente continuano a sorprendere, crescono di numero i vini da vitigni aromatici vinificati secchi, mentre il carricante etneo ha un fascino del tutto particolare.

 

Tra i rossi il nero d’Avola è sempre meno concentrato indipendentemente dalla territorio di provenienza con profumi più varietali, il nerello mascalese è l’asso nella manica della viticoltura siciliana, il frappato esprime vini interessantissimi e gli internazionali che sposano gli autoctoni pur apportando importanti caratteristiche si sentono sempre meno all’assaggio.

 

Indubbia la crescita, non solo numerica, ma sopratutto qualitativa dei spumanti metodo classico e dei vini rosati.

 

 

 

I 20 più interessanti bianchi ’14 e ’13:

 

Cottanera Etna bianco ’14 carricante dal naso di fiori bianchi, toni agrumati e speziati, grande piacevolezza in bocca tra sapidità e ritorni fruttati.

 

Baglio di Pianetto Ficiligno ’14, da insolia e viognier, inebria con pesca bianca,melone, ortica, bocca particolarmente lunga tra frutto e mineralità.

 

 

 

Caruso & Minini Grecanico ’14, accattivante e fresco olfatto di glicine e magnolia, pera, pompelmo ed erbe aromatiche, sorso vibrante.

 

Cusumano Cubia Tenuta Ficuzza ‘13 insolia, vino con una precisa identità, ginestra, pesca gialla, calibrata vaniglia, sorso pieno e persistente che non stanca.

Donnafugata Prio ’14 catarratto, floreale di ginestra, fruttato di pera e note agrumate ed erbacee, sorso fresco e corrispondente.

 

 

 

Fazio Aegades ’14 grillo, olfatto di ginestra, melone bianco, pesca e agrumi, beva fresca e composta.

 

Feudo Maccari ’14 grillo, floreale di zagara ed agrumi, pesca bianca, sorso materico e particolarmente sapido.

 

Girolamo Russo Etna Bianco Nerina ’14 carricante, floreale di ginestra, mela e pesca bianca, erbaceo e minerali, sorso di freschezza agrumata e mineralità.

 

Graci Etna Bianco Arcuria ’13 naso fruttato, agrumato con ricordi vegetali, palato teso e lungo tra richiami salini ed agrumati.

 

 

 

Masseria del Feudo Grillo ’14, aromi di glicine, pesca bianca e mela, piacevolmente speziato, assaggio varietale.

 

Occhipinti SP68 bianco ’14, da moscato d’Alessandria e albanello, composto naso aromatico, ha sorso fresco, lungo e minerale.

 

Planeta Cometa ’14 fiano, olfatto ricco di floreale di acacia, ginestra, pera, pesca e susina, bocca piena, fresca e lunga.

 

Pietradolce Etna Bianco Archineri ’13 carricante, floreale di tiglio ed acacia, note agrumate, lime e salvia, assaggio sapido e lungo.

Rallo Beleda ’14 catarratto, naso intenso di ginestra e glicine, pesca gialla, sorso freschissimo ma bilanciato, lunga persistenza tra floreale ritorni agrumati.

 

 

 

Rapitalà Vigna Casalj ’14 Alcamo catarratto, fresco al naso di ginestra, pera e pesca bianca, piacevoli note speziate bianco, bocca fresca e piena.

 

Tasca d’Almerita Cavallo delle Fate ’14 grillo, dal naso di acacia, ginestra, pesca bianca e salvia, bocca viva e lunga.

 

Tenuta di Fessina Etna Bianco A’Puddara ’13 carricante, intenso di biancospino e ginestra, fruttato di pera e pesca gialla, note agrumate, sorso pieno lunghissimo.

 

Terre di Giurfo Suliccenti ’14 insolia, bel naso di zagara, pera e pesca bianca ed erbe aromatiche. Bocca fresca e di gradevole sapidità.

 

 

 

Valle dell’Acate Zagra ’14 grillo, floreale e fruttato di pesca bianca e agrumi, ha bocca fresca e composta.

 

Zisola Azisa ’14 grillo e catarratto, naso di gelsomino, pera, pepe verde, bocca di corpo e lunga piacevolezza

 

 

 

I 20 più interessanti Rossi ’14- ’13 -’12-’11-’10:

 

Baglio del Cristo di Campobello Lù Patri ’12 nero d’avola, effonde marasca ed amarena, chiodi di garofano, eucalipto, pepe nero e vaniglia, assaggio fresco di lungo finale frutto-sapido.

 

Baglio di Pianetto Cembali ’10 nero d’avola, sorprendente per naso di mora, ciliegia, spezie e note balsamiche, bocca corrispondente, lunga e piacevole.

 

Caruso & Minini Cutaja Nero d’Avola ’12, naso di viva ciliegia e amarena, liquirizia e pepe nero, spina acida e velatura sapida nel finale fruttato.

 

 

Donnafugata Sharazade ’13 nero d’avola, intenso fruttato di ciliegia, amarena e spezie al naso, bocca fresca e godibile nell’allungo finale varietale.

 

Duca di salaparuta Duca Enrico ’10 nero d’avola, eleganza e potenza al naso, frutto e polpa in bocca, frutto vivo, vaniglia spezie nel lungo finale

 

Feudi del Pisciotto Versace ’12 nero d’avola, naso tra lamponi, amarene, tabacco e spezie dolci, sorso vellutato e di persistenza fruttata.

 

 

Feudi Principi di Butera Deliella ’12 nero d’avola, naso di marasca ed amarena, pepe nero, note mentolate e vanigliate, sorso tra freschezza e sapidità.

 

Firriato Favinia Le Sciabiche ’11 perricone e nero d’avola, vino particolare per il naso di frutta scura, mora e prugna, note erbacce, chiodi di garofano, espansione gustativa pimpante, tannica e lunga.

 

Girolamo Russo Etna San Lorenzo nerello mascalese ‘13, olfatto di rosa rossa, lampone, gelso, note mentolate e speziate, sorso fresco e tannico.

 

Graci Etna Rosso Arcuria’12 nerello mascalese, fruttato di lamponi, ribes, terra bagnata e macchia mediterranea, sorso vivo e lungo.

 

Masseria del Feudo ’14 nero d’avola, tutta la piacevolezza ed il varietale del vitigno principe siciliano in gioventù sia al naso che all’assaggio, chiude di persistenza di ciliegia e pepe nero.

 

Occhipinti Siccagno ’12 nero d’avola, gran riconoscibilità varietale e territoriale all’olfatto ed al gusto, lungo e persistente di frutto, spezie e balsamo.

 

 

Pietradolce Etna Rosso vigna Barbagalli ’11 nerello mascalese, sprigiona una girandola di floreale di viola, fruttato di ribes, macchia mediterranea, tabacco e china. Bocca sottile d’acidità e mineralità lunghissima.

 

Planeta nero d’avola-nocera ’14, godibile di viola, fragola e amarena, sorso fesco e giustamente caldo, di persistenza fruttata e speziata.

 

Spadafora Schietto ’10 nero d’avola, naso di spezie, mora, ciliegia, timo e note minerali. Al palato tannini fitti e persistenza.

 

Tasca d’Almerita Perricone Guarnaccio ’13, olfatto di marasca, lamponi e spezie, bocca tra frutto e freschezza.

 

 

Terre di Giurfo Belsito ’14 frappato, sorpresa di gran spessore, bouquet freschissimo di ciliegie e lamponi, muschio e spezie, sorso fresco, giustamente tannico, lungo e spezizto

 

Tenuta di Fessina Etna Rosso ’10, descrittori di rosa rossa, ciliegie, erbe aromatiche, note minerali di roccia e spunti mentolati. Sorso tra freschezza e calore con lunghi ritorni fruttati e minerali.

 

Zisola ’12 Noto nero d’avola, profuma di ciliegia, mora ed erbi fini, ha beva fresca e sapida, dal tannino composto, personalità nella lunga persistenza fruttata.

 

Valle dell’Acate il Moro ’12, naso di gran varietale, mora, marasca, note balsamiche e speziate, sorso di spessore con ritorni fruttati e minerali.

 

La sicilia è terra vocata per la produzione di vini dolci, tutti godibili quelli presenti, con due fuoriclasse assoluti:

 

 

Donnafugata Ben Ryè ed. limitata ‘08 zibibbo, naso inebriante di fiori gialli, note fruttate di albicocca candita, miele, sentori agrumati, cedro e cannella, bocca sontuosa per freschezza e dinamicità, equilibrata dolcezza tra sapidità e persistenza.

 

 

Florio Marsala Superiore Semisecco Aegusa ’64 grillo, bouquet d’infinita complessità, effluvi di frutta candita, carrube, mallo di noce, erbe mediterranee essiccate, note fumè e tostate, sorso mirabile, denso, pieno ritorni olfattivi amplificati e d’interminabile lunghezza.

 

 

Sicilia en Primeur 2015 chiude con il saluto finale dei quaranta produttori riuniti con al centro il presidente Francesco Ferreri.

 

 

( Fonte Giornalevinocibo.com-Luigi Salvo )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.