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“Il giorno che il Grillo” a Mozia, il vitigno siciliano nelle sue migliori espressioni

Bella l’idea del Consorzio Doc Sicilia di far un mirato focus sul Grillo, il vitigno siciliano a bacca bianca più in voga del momento. Lo scorso 25 giugno nel suggestivo scenario dell’isola di Mozia nello stagnone di Marsala stampa e operatori hanno avuto l’opportunità di seguire l’interessante convegno d’apertura con il prof. Attilio Scienza, l’enologo Giacomo Ansaldi ed il presidente del consorzio Antonio Rallo, e di poter assaggiare 28 etichette da questo vitigno. Nel pomeriggio dalle 17 in poi l’evento è stato aperto al pubblico.

 

L’arrivo sull’isola di Mozia è sempre affascinante, un posto perfetto per parlare del grillo, qui vi sono 8 ettari di vigneto di grillo coltivati ad alberello, le viti affondano nella roccia calcarea, argillosa, morbida e friabile, è l’azienda Tasca d’Almerita che conduce i vigneti in agricoltura biologica non irrigua, sotto la tutela dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.

 

Il grillo è tra i vini siciliani più richiesti ed ha un gran successo commerciale, è il più giovane tra i vitigni autoctoni isolani a bacca bianca, è possibile definirlo contemporaneo, gli studi molecolari sul Dna hanno dimostrato che è frutto dell’incrocio nel 1874 tra catarratto bianco e zibibbo da parte dell’agronomo ed ampellografo barone Antonio Mendola (1827-1908) di Favara (AG).

 

L’idea di Mendola era quella di dar vita ad un nuovo vitigno che si adattattasse perfettamente alla vinificazione dando al Marsala una componente aromatica maggiore.

 

In epoca recente il boom di questo vitigno è evidente, nel 2000 la superficie vitata era di 2141 ettari, già nel 2005 si contavano 2483 ettari, nel 2008 crescevano sino a 4118 ettari.

Oggi (Fonte Irvv su Agea dati 2015) in tutta la Sicilia sono presenti 6.576 ettari dei quali 5.753 (87%) sono in provincia di Trapani e 785 (12%) nel restante territorio siciliano.

 

 

Giacomo Ansaldi, “Nel corso degli studi effettuati nel 2003-2009 per il progetto regionale sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani sono stati individuati due biotipi (A e B) il primo con caratteristiche di maggiore freschezza, che nel bicchiere ricorda il sauvignon blanc, il secondo più potente e più alcolico.

 

Attilio Scienza: “E’ importante capire se del Grillo si vuole fare un vitigno identitario o elitario, vogliamo farne un vino siciliano che si produce in ogni angolo o vogliamo farne un vino selezionato e particolare, è necessario scegliere una precisa strategia.

La Sicilia, come altre regioni è vittima delle mode, il successo va conservato e trasformato in cosa preziosa, una indiscriminata politica di impianti in tutta la Sicilia, senza selezionare le zone più vocate, potrebbe rivelarsi non ottimale.

Il grillo è un vitigno recente, non affonda la sua storia nell’antichità, essendo contemporaneo abbiamo la possibilità di operare su di lui con facilità, sarebbe bello poterne fare il primo vitigno italiano con i geni di resistenza alla malattie attraverso la tecnica del genoma editing, sarebbe un momento di comunicazione molto forte”

 

Ho degustato tutti i Grillo presenti, ecco la panoramica completa:

 

Alcesti Grillo Edesia 2015: esprime semplice naso tra fiori bianchi e frutta a polpa gialla, bocca morbida lievemente sapida 82

 

Alessandro di Camporeale Grillo Vigna di Mandranova 2015: naso elegante e varietale, floreale di ginestra, fruttato di pera, pesca bianca, note di erbe aromatiche ed agrumate, bocca piena, fresca e lunga. 91

 

Baglio Cristo di Campobello Lalùci Grillo 2015: intenso ventaglio olfattivo di fiori bianchi, note di salvia, pera e pesca bianca, palato di vitale nota acida e di gran persistenza. 91

 

Baglio di Pianetto Timeo Grillo 2015: alla sua prima annata, articola toni floreali e fruttati di buona maturazione, sorso più vivo, fresco e carezzevole di persistenza fruttata. 87

 

Birgi Trisole Grillo 2015: semplice connubio tra freschezza e morbidezza al naso ed al gusto, finale lievemente mandorlato ed amaricante. 83

 

Cantine Europa Eughenes Grillo 2015: unito ad una percentuale di moscato che ne amplifica la piacevolezza all’olfatto ed al sorso, coniuga freschezza e dolci note fruttate ed aromatiche. 85

 

Colomba Bianca Grillo Kore 2015: dal bicchiere note di fiori gialli, pesca di buona maturazione, sorso di gentile morbidezza. 83

 

Cantine Paolini Gurgò Grillo 2015: versione pronta beva del vitigno, olfatto semplice e gusto con note morbide lievemente sapide. 80

 

Cantine Petrosino Vignammuri Grillo 2015: bel naso di biancospino, pera, pesca bianca, erbe di campo, ingresso in bocca di piena freschezza e buona lunghezza. 86

 

Cantine Rallo Bianco Maggiore 2015: naso intrigante di acacia, ginestra, pesca gialla, ritorni agrumati e minerali, bocca di viva acidità e bella sapidità. 89

 

Cantine Settesoli Costadune Grillo 2015: glicine, pera, erbe aromatiche e rimandi salini, dal palato pieno e di gran bevibilità. 86

 

Caruso&Minini Timpune Grillo 2015: olfatto varietale dai toni freschi e pieni, pesca gialla, agrumi e ortica, in bocca dal carattere sapido e di morbidezza glicerica. 89

 

Cusumano Shamaris 2015: percezioni di biancospino, pesca gialla, note agrumate e pepe verde, sorso dinamico ed avvolgente 88

CVA Canicatti Fileno Grillo 2015: grande impatto olfattivo, di sambuco, frutta fresca, bosso, bocca di gran spalla acida, lunga ed avvolgente 92

 

Donnafugata SurSur Grillo 2015: naso semplice e godibile, sorso fruttato fresco e morbido, chiusura giustamente sapida. 87

 

Feudo Arancio Grillo Feudo Arancio 2015: naso delicato, sorso leggiadro su toni di maturazione. 83

 

Feudo Principi Di Butera Grillo 2015: ha olfatto semplice di fiori bianchi e frutta a polpa gialla, il sorso e’ bilanciato tra calore, morbidezza e lieve chiusura sapida. 84

 

Firriato Altavilla Grillo 2015: naso varietale, bocca che coniuga freschezza, materia e lunga scia erbacea. 87

 

Fondo Antico Grillo Parlante 2015: perfetta corrispondenza naso e bocca con note di glicine, ginestra, pera williams, piacevole note erbacee, lunga chiusura fresca e sapida. 92

 

Gorghi Tondi Kheirè Grillo 2015: naso su toni fruttati e di erbe aromatiche dolci, bocca tesa e di gran bella lunghezza. 89

 

Masseria del Feudo Grillo 2015: naso composto, sorprende al palato per le fresche note varietali e la lunga chiusura frutto sapida. 88

 

Tasca D’Almerita Cavallo delle Fate 2015: profilo olfattivo particolare tra floreale fruttato e note erbacee, bocca marcata da fresca cremosità. 88

 

Tasca d’Almerita Mozia Grillo 2015: effonde biancospino e ginestra, pesca bianca e agrumi, sorso pieno e persistente. 91

 

Tenute Rapitalà Tenuta Rapitalà Grillo 2015: apre con naso flebile tra il floreale ed il fruttato varietale, bocca più intensa e di buon registro. 85

 

Valle dell’Acate Zagra Grillo 2015: quadro olfattivo tra fiori bianchi, fieno, pera e pesca bianca, bocca lunga tra bel calore e piacevole freschezza. 90

 

 

( Fonte Giornalevinocibo )

 

 

Annotazioni a margine

Da alcuni hanno scrivo ed affermo che, a mio parere, il vitigno Grillo è  tra i bianchi siciliani, quello che raggiunge le migliori performances qualitative. I risultati ottenuti nei vari concorsi internazionali ne sono una conferma !

https://www.winetaste.it/concorso-vinitaly-5-star-wines-i-risultati/