Home Arrabbiature Cazzago, sequestrata cantina vinicola e declassato vino destinato a diventare Franciacorta

Cazzago, sequestrata cantina vinicola e declassato vino destinato a diventare Franciacorta

A completamento degli accertamenti, l’Asl ha provveduto a prelevare alcuni campioni di vino che saranno sottoposti ad analisi chimica per verificare la rispondenza ai parametri di legge. L’azienda agricola è stata altresì sottoposta a diffida ai fini della regolarizzazione delle inadempienze riscontrate

 

Brescia, 6 marzo 2015 – L’Asl di Brescia sequestra cautelativamente una cantina vinicola a Cazzago San Martino e declassa vino destinato a diventare “Franciacorta”. Si tratte della conseguenza dei controlli nel settore agroalimentare, in virtù anche dell’evento Expo 2015, nell’ambito dell’attività programmata per la verifica dei requisiti igienico sanitari delle cantine di vinificazione.

 

Il personale dell’Unità Operativa Igiene e Medicina di Comunità, riscontrate numerose problematiche dal punto di vista della sicurezza alimentare e commerciale, ha sottoposto l’intera cantina a sequestro cautelativo, per poter eseguire ulteriori accertamenti. Il 6 marzo i tecnici Asl, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari Lombardia, eseguiti i necessari controlli, hanno contestato sanzioni amministrative per mancanza di tracciabilità nella filiera produttiva e nell’etichettatura dei prodotti. 4800 litri di vino, destinati a diventare vino “Franciacorta”, sono stati declassati a vino generico in quanto tagliati con vini bianchi generici. Si precisa che l’azienda agricola non appartiene al Consorzio dei produttori di vino Franciacorta.

 

A completamento degli accertamenti si è provveduto a prelevare alcuni campioni di vino che saranno sottoposti ad analisi chimica da parte del Laboratorio di Sanità Pubblica della ASL di Brescia per verificare la rispondenza ai parametri di legge. Alla LUCE delle nuove normative in campo agroalimentare, l’azienda agricola è stata altresì sottoposta a diffida ai fini della regolarizzazione delle inadempienze riscontrate; pertanto al momento i prodotti non possono essere commercializzati.

 

( Fonte il giorno.it )

 

Ed ancora

Anche un vino brindisino tra quelli “spacciati” in Danimarca per frutto di uve pregiate

 

 

 

 

BRINDISI – C’era anche anche il vino di una cantina brindisina (totalmente estranea alla frode) tra quelli spacciati in Danimarca, da una cantina veronese, come frutto di uve pregiate. A scoprirlo è stata la guardia forestale del capoluogo veneto. Gli agenti hanno verificato, infatti, che vino rosso generico da tavola, privo di denominazioni di origine o indicazioni geografiche, veniva venduto come prodotto di maggior pregio con etichette ingannevoli.

 

È la punta dell’iceberg di una serie di illeciti a carico di una nota ditta del veronese emersi dall’attività congiunta del Corpo forestale dello Stato di Verona e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Nord-Est di Susegana (Treviso) condotta in seguito a una segnalazione pervenuta allo stesso ispettorato.

 

L’operazione ha condotto al sequestro di 19.680 bottiglie di vino da 0,75 litri per un valore all’ingrosso di circa 35mila EURO, con l’accusa di violazione di una norma che stabilisce disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento comunitario relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, imputando alla ditta di aver utilizzato nella presentazione del prodotto delle indicazioni atte a trarre in inganno l’acquirente sull’origine dello stesso.

 

La ditta del veronese avrebbe venduto ad una catena di supermercati danese vino generico da tavola spacciandolo per vino realizzato con uve locali di pregio: Corvina, Rondinella, Cabernet Sauvignon e Croatina.

 

 

Gli agenti si sono recati presso la ditta per verificare la tracciabilità del vino ed hanno individuato IL LOTTO, poi sequestrato, che dai registri di cantina risultava essere stato realizzato con un taglio di vino acquistato da cantine ubicate in provincia di Brindisi ma anche in provincia di Oristano, in Sardegna.

 

 

La Procura della Repubblica di Verona ha iscritto nel REGISTRO degli indagati il titolare dell’azienda per presunta frode in commercio, oltre a disporre il sequestro penale delle bottiglie già oggetto di fermo amministrativo, oltre che di numerosi documenti relativi al caso e rinvenuti durante la perquisizione in cantina. Verifiche sono in corso anche su altri lotti venduti nel corso del 2014 dalla ditta veronese in Danimarca.

 

( Fonte quotidianodipuglia.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

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>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.