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I MAGNIFICI VINI DI CASALE DEL GIGLIO

Molti anni fa avevo incontrato i vini di questa azienda durante uno dei miei primi Vinitaly, poi non ho piu’ avuto occasione di incontro. Ho sempre seguito sul web i premi vinti ai concorsi enologici, da questa azienda cosi’ come di molte altre, ed all’ultima edizione del Berliner Wine Trophy, diventato il concorso di vino più influente in Germania e il più grande concorso internazionale di vino al mondo sotto il patrocinio dell’OIV e dell’UIOE, questa azienda si è aggiudicata una Grande Medaglia d’Oro assegnata solo a 6 vini italiani in concorso.

 

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AZIENDA CASALE DEL GIGLIO

Strada Cisterna – Nettuno Km 13 – 

04100 Le Ferriere LT

Tel. +39.06.92902530 • Fax +39.06.92900212 • 

info@casaledelgiglio.it

web : https://www.casaledelgiglio.it/contatti/

l’antico casale

 

LA STORIA

DITTA BERARDINO SANTARELLI & FIGLI

Il 5 Marzo 1914, in Amatrice, con Atto Notaio Onofri Giovanni di L’Aquila, Emidio, Isidoro ed Antonio Santarelli costituiscono la “Ditta Berardino Santarelli & Figli”, che porta il nome del Fondatore Berardino, Mercante di Vino.

Venendo a tempi piu’ recenti nel 1967, Dino Santarelli, affascinato dall’Agro Pontino, crea “Casale del Giglio”, a Le Ferriere, non lontano dall’antica Città di “Satricum”, in provincia di Latina circa 50 Km a sud di Roma.
Questo territorio rappresentava, rispetto ad altre zone del Lazio e ad altre Regioni d’Italia, un ambiente nuovo, tutto da esplorare dal punto di vista vitivinicolo.

Nello stesso periodo, i “Vini & Olii” vengono ceduti, ad eccezione di quello di Piazza Capranica che, da Enoteca, viene trasformato in Ristorante, ancora di proprietà della Famiglia.

ANTONIO SANTARELLI & PAOLO TIEFENTHALER

 

a sx l’enologo PAOLO TIEFENTHALER, a dx ANTONIO SANTARELLI

A partire dagli anni ’90, il figlio Antonio, seguendo l’intuito paterno e avvalendosi della collaborazione del giovane Enologo trentino Paolo Tiefenthaler, svilupperà un intenso progetto di ricerca e sperimentazione, che ha condotto a ragguardevoli risultati.

I Vini di “Casale del Giglio” hanno così conquistato, come primo, il mercato romano e laziale, per poi estendere la loro presenza a livello nazionale ed estero.

GLI ASSAGGI

VINO RADIX 2016 BELLONE BIANCO LAZIO IGT/IGP GR.14

 

CENNI STORICI

Bellone, varietà antichissima, già nota in epoca romana e citata da Plinio come “uva pantastica”, conosciuta anche come “uva pane”, non si sa bene se per via della sua buccia spessa e consistente o perché i contadini erano soliti mangiarla col pane.
È conosciuta e coltivata quasi esclusivamente nella Regione Lazio, a partire dai Castelli Romani fino ai Monti Lepini, includendo anche l’area litorale di Anzio e Nettuno; i vecchi contadini solevano ripetere che il più buon Bellone viene sul mare.
Vitigno molto vigoroso, preferisce suoli di medio impasto-sabbiosi, ben drenati ma freschi, come quelli intorno alla città di Anzio.

UVAGGIO E VINIFICAZIONE

Bellone 100%.
La macerazione avviene a temperatura ambiente (18°-20°C.), in tonneaux (botti da 400 litri) messi in piedi e aperti in alto, onde poter ottenere una forte estrazione dalle bucce. La fermentazione alcolica a contatto con le bucce a temperatura ambiente dura circa due giorni, dopodiché ha luogo la pressatura soffice.

Grazie a lieviti indigeni, la fermentazione alcolica ha una durata di circa due settimane in tonneaux ,dove poi il Bellone resta a contatto con le fecce nobili per circa due anni, senza svolgimento della malolattica.

Al termine di tale periodo, è previsto un passaggio in “Anfora” dove il Bellone potrà “respirare”, recuperando, molto lentamente, piccole porzioni di ossigeno, che gli restituiranno un equilibrio perfetto.
Dopo essere stato illimpidito dal lievito, viene messo in bottiglia, dove affina per almeno sei mesi.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Vino particolare ed originale, adatto a sopportare un lungo invecchiamento: paglierino di buona intensità ; naso pulito, franco, note di pesca e fiori gialli ; in bocca è secco, intenso, sapido, particolare e molto originale, unico, di buona soddisfazione. Si espande bene nel centro bocca e permane a lungo.

Un vino da classificare Eccellente 91/100

VINO PETIT MANSENG LAZIO IGT 2021 GR. 13,5

 

CENNI STORICI

Vitigno del Jurançon, zona prossima ai Pirenei francesi atlantici. Forma superiore del Gros Manseng, presenta bacche particolarmente piccole dalla buccia spessa, che producono esigue quantità di mosto e possono restare sulla pianta fino ad autunno inoltrato, sì da concentrare lo zucchero con un processo di appassimento detto in francese “passerillage”.
L’interesse per le potenzialità di questa varietà è in continuo aumento nel nostro Agro Pontino, dove nasce a Le Ferriere (Latina) a circa 50 km a sud di Roma.

UVAGGIO E VINIFICAZIONE

100% Petit Manseng da uve ben mature che, però, conservano un ottimo tenore di acidità che garantisce la massima espressione varietale.
Vinificazione in bianco con breve macerazione a freddo (7–8° C.) per 10–12 ore.
Pressatura molto lenta e soffice, nel massimo rispetto del frutto, seguita da decantazione statica naturale del mosto a 14–16° C.

Avvio spontaneo della fermentazione (per esaltare le caratteristiche varietali ed aromatiche) con inoculo di lieviti al secondo giorno di fermentazione.
Dopo 10 giorni, finita la fermentazione (avvenuta a 18–20° C.) il nuovo vino viene travasato e raffreddato onde evitare la fermentazione malolattica.
Imbottigliamento verso marzo/aprile, dopo lunga permanenza sui lieviti.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Anche dopo tanti anni c’è sempre qualcosa da scoprire, ci sono sempre nuove tipologie di vino a noi sconosciute, o conosciute solo di nome. Questo è uno dei casi citati : paglierino di media intensità, limpido e brillante ; naso coinvolgente, frutta a pasta bianca, intenso, di bella espressione ; bocca intensa, sapida, si distende bene nel centro bocca, ampio di bella espressione, permane a lungo per minuti, in equilibrio sensoriale.

Eccellente 92/100

VINO VIOGNER LAZIO IGT BIANCO 2021 GR. 13,5

 

CENNI STORICI

Vitigno a bacca bianca originario della Valle del Rodano che si è diffuso nel Sud della Francia. Famoso il pregiato “Condrieu”.
Molto resistente alla siccità, si adatta bene ai climi caldi.
Le uve in maturazione assumono un color giallo carico ed i grappoli si presentano piuttosto compatti.
Ama terreni sciolti e poco fertili che permettono una maturazione lenta e graduale esaltando così gli aromi di pesca e di albicocca.

UVAGGIO E VINIFICAZIONE

100% Viognier.
Vinificazione in bianco con uve raccolte in due tempi: una prima frazione nel momento della maturazione ottimale per preservare una buona acidità ed evidenziare così le caratteristiche varietali.
Una seconda parte nel momento in cui le uve risultano molto mature (in leggera surmaturazione).

Queste uve vengono sottoposte ad una breve criomacerazione (macerazione a freddo) a 7/8° C. per 8-10 ore.
In quest’ultimo caso segue una pressatura soffice e lenta.
La fermentazione si avvia spontaneamente e si protrae per circa 10 giorni ad una temperatura di 17/18° C.

Conservazione in serbatoio inox sui propri lieviti fino alla primavera successiva a bassa temperatura (8/10° C.) onde evitare la fermentazione malolattica.
Imbottigliamento a fine Marzo.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Paglierino di media intensità, limpido e brillante ; naso integro, intenso, con note di frutta a pasta bianca : pera e mela ; in bocca è eccellente, molto gratificante, grande intensità gusto/olfattiva, si espande in maniera superlativa in senso orizzontale, sapido e molto lungo nel finale, dove permane minuti.

Eccellente 93/100

CONSIDERAZIONI FINALI

 

 

Una azienda tra le prime del Lazio e d’Italia, per l’alta qualità riscontrata su tutta la linea produttiva, vini di alto livello, con una piacevolezza di beva disarmante, da inserire di diritto tra le aziende preferite.

“ Grandi sono gli uomini che sanno trasformare in questa maniera i frutti della terra e portarli a noi per l’appagamento dei nostri sensi “

Complimenti vivissimi !

Roberto Gatti