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PINOT GRIGIO CORVARA Valdadige doc 2019

Correva l’anno 2005 quando veniva organizzato il primo concorso internazionale del Pinot Grigio a Brentino Belluno, protrattosi per alcune edizioni e poi caduto nel vuoto, cosi’ ne scrivevo :

“ Il pinot grigio è una mutazione genetica, e quindi lo possiamo paragonare ad un figlio o perlomeno parente stretto,  di quel grande vitigno che è il pinot nero, come ho scritto in diverse occasioni, può dare origine a dei vini stupendi soprattutto all’olfattiva, raggiungendo vette di finezza ed eleganza aromatica difficilmente riscontrabili in altre tipologie.

E’ auspicabile che , in un futuro quanto mai vicino, i nostri produttori si convincano, spinti soprattutto dal mercato, ad elaborare dei pinot grigio degni di tale nome e quindi in tonalità ramata od a buccia di cipolla .

Posso capire le difficoltà degli anni 70/80, dove il colore tendeva dopo poco tempo all’ossidazione, ma ai giorni nostri , con le nuove tecniche di cantina ( iperossigenazione del mosto ecc. ) il colore ramato del pinot grigio può essere stabilizzato tranquillamente, non capisco perchè ci dobbiamo ritrovare nel bicchiere , dei vini bianco-carta, pallidi ed anemici, che solo a guardarli ci fanno venire la depressione e non ci invogliano certo a berli.”

A distanza di 15 anni devo registrare che questo auspicio non si è concretizzato, se non in minima parte, evidentemente il mercato è piu’ attratto dall’anemia cromatica piuttosto che da quanto riportato sopra.

 

Azienda Albino Armani

Località Ceradello
Via Ceradello, 401
37020 Dolcè (Verona)
Italy
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Phone +39 045 7290033
Fax +39 045 7290023
info@albinoarmani.com

Web : https://www.albinoarmani.com/

STORIA E PENSIERO

” Quattrocento anni nella vigna e la passione per il vino. Nella Valle dell’Adige la storia della mia famiglia e quella della viticoltura camminano insieme da molto tempo. Tutto cominciò il 7 dicembre 1607, quando Domenico Armani firmò il documento notarile, ora custodito nell’Archivio Storico di Trento, che gli consegnava i terreni con “arbori e vigne” appartenuti al padre Simone. E’ una storia collettiva, che da quel momento prende il nome di una famiglia.

Quattro secoli che sono diventati tradizione, una tradizione che ogni giorno mi insegna il metodo, il rispetto e la tenacia. E mi stimola a crescere ancora. Con la convinzione che il mio sia il più bel lavoro del mondo, che mettere le mani nella terra per farla diventare vino, sia il più bel mestiere che potesse capitarmi di fare nella vita.

Mi ispira un pensiero semplice e allo stesso tempo potente: rispettare la terra e i luoghi dove sono cresciuto. Dove fin da bambino, insieme a mio padre, ho imparato a giocare fra le botti della cantina e le vigne della campagna; dove ho imparato cosa fosse la vita e cosa fosse la vite. Poi ho imparato ad amare e a rispettare anche altri luoghi e altre terre, quelle che ho conosciuto più in là negli anni, in Veneto, in Valpolicella, nella Marca Trevigiana, in Friuli. Luoghi e territori che piano piano, con pazienza, sono diventati anche i miei luoghi e i miei territori.

Sono convinto che la viticoltura sia un bene prezioso da proteggere con scelte precise e ragionate. Ma al centro ci deve essere sempre l’uomo, il suo eccezionale sforzo per far crescere la vite e per trasformare l’uva in vino. L’uomo che conosce la tradizione e la tramanda, confrontandosi sempre, con la sfida dell’innovazione. Perchè la tradizione, da sola, non basta.

In campagna e in cantina, mi hanno insegnato, si fa quello che si deve fare: naturalmente e senza compromessi.
Il risultato sono i miei vini.

 

 

Albino Armani

 

Vino Pinot Grigio Corvara Valdadige doc 2019 gr.12,5

 

Scheda Tecnica

In Val d’Adige, Terra dei Forti, il clima è caratterizzato da forti escursioni termiche e dal soffiare costante del vento. Queste condizioni climatiche e la grande esperienza con cui i nostri uomini curano ogni grappolo, dalla sfogliatura alla doppia raccolta, rendono questa l’area più vocata alla coltivazione del Pinot Grigio.

Zona di produzione: località Corvara a Dolcè (VR), in Valdadige.
Composizione del suolo: morenico.
Sistema di allevamento: pergola trentina e guyot. Potature invernali rigorose e interventi sulla vegetazione per il controllo dell’apparato fogliare e della produzione. Difesa dai parassiti secondo le indicazioni della lotta integrata.
Vendemmia: manuale, indicativamente a metà Settembre.
Vinificazione: spremitura d’uve intere a bassa pressione. Lunga fermentazione a 20 °C in serbatoi d’acciaio inossidabile. Affinamento a contatto con i propri lieviti.
Profilo sensoriale: colore giallo paglierino con riflessi lievemente cinerini tipici del Pinot Grigio. Al profumo note di fiori bianchi e pera matura. In bocca grande struttura ed equilibrio, lungo e complesso.
Abbinamenti consigliati: antipasti delicati, risotti, paste mediterranee, pesce, formaggi a pasta morbida, verdure al vapore. Piacevole anche come aperitivo.
Temperatura di servizio: 10 – 12 °C.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

 

Paglierino di media intensità, limpido e brillante ;

naso intenso, franco e fruttato, note floreali di bell’impatto olfattivo ;

in bocca dona il meglio di se : bella beva piena e soddisfacente, leggermente sapido, ritornano le note intercettate al naso e chiude con una Pai molto lunga.

Un vino Eccellente 90/100

Roberto Gatti

 

 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.