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Una marcia nel Chianti per dire basta ai veleni in agricoltura

Centinaia di persone, da Radda a Gaiole nel Chianti, sono scese in strada per protestare contro l’uso dei pesticidi in agricoltura, una nuova coscienza sta prendendo finalmente il sopravvento sull’uso indiscriminato di pesticidi e veleni in agricoltura.

 

 

Oltre quattrocento persone hanno manifestato nel Chianti contro i pesticidi. Una marcia che, nonostante la pioggia battente, si è protratta per 9 chilometri da Radda a Gaiole, toccando i centri di la Villa, Vistarenni, San Donato in Perano e Vertine. Un corteo pacifico che ha voluto manifestare la propria contrarietà all’uso di veleni in agricoltura, sostanze altamente nocive per la salute umana, che inevitabilmente finiscono nei nostri organismi, inquinando la natura distruggendo l’ecosistema.

 

Questa manifestazione si è svolta nell’ambito della Giornata nazionale organizzata da Wwf, in oltre 30 città italiane,  per sensibilizzare l’opinione pubblica in primis ed i nostri governanti, ad ogni livello di responsabilità ( Comuni, Regioni e Governo centrale ), per vietare i veleni in agricoltura, al fine di salvaguardare la salute pubblica.

 

 

Alle manifestazioni hanno aderito i comuni di radda e Gaiole e molte altre associazioni , tra le quali Slow Food, Legambiente, Fridays for future (il movimento internazionale avviato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg ), l’Aiab (Associazione italiana agricoltori biologici), il Biodistretto di San Gimignano,il Biodistretto del Chianti (50 aziende agricole produttrici di vino Chianti),  il Cai (Club alpino italiano), i medici dell’International society of doctors for environment, i Comitati difensori della Toscana, la Fiab (Federazione amanti della bicicletta), Officina solidale, Salingolpe, Tiravento, Animaterra, il Circolo per la decrescita felice del Chianti, la Comune di Bagnaia, il Gruppo di acquisto solidale “Melograno” e il gruppo musicale Bandao.

 

“Basta veleni”, “Stop al glifosate”, “Per un’agricoltura che rispetti la natura” solo alcuni degli slogan e degli striscioni del corteo.

 

 

Ha dichiarato Roberto Stucchi Prinetti, presidente del Biodistratto del Chianti che ha preso parte alla marcia contro i pesticidi : “Il 37% del territorio del Chianti Classico ha la certificazione biologica. Prima si trattava di piccole aziende. Ora ci sono anche le grandi.

 

La conversione al biologico è in forte espansione. Il vino biologico è molto apprezzato soprattutto dai compratori stranieri ma anche in Italia è sempre più richiesto. Coltivare senza veleni non solo tutela l’ambiente, la salute nostra e degli altri esseri viventi ma all’agricoltore costa anche meno. E non è vero che le rese sono inferiori”.

 

 

Annotazioni

E’ auspicabile che anche in altre regioni e località italiane ( e nel mondo ), nascano queste iniziative da parte di cittadini sensibili alla salvaguardia del pianeta, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, ricordo solamente che nella zona del Delta del Po / Valli di Comacchio le anguille sono in via di estinzione, con un calo di oltre il 90%.

 

 

 

Cosi’ come sono in via di estinzione le rane nei fiumi, risaie e canali ; cosi’ come sono in via di estinzione le lucciole e le api.

Solo degli incoscienti possono ancora girare la testa dall’altra parte, facendo finta di nulla, ne va della sopravvivenza del pianeta e dei nostri eredi !